martedì 14 giugno 2011

Una proposta da valutare

Cari nanetti,
che fate il bagno nella vasca insieme e litigate per il posto da occupare, per i giochi da dividere, per chi deve essere lavato per ultimo, per chi apre il rubinetto, per chi si siede sul water alla fine. Che siete così diversi che a volte mi chiedo come sia possibile. Che vi cercate quando uno dei due non c'è, ma quando ci siete emtrambi fate finta che non vi importi. Che ieri sera avete riso fino alle lacrime a fare i salti sul divano tanto che alla fine vi faceva male la pancia, che già vi coalizzate contro di noi e fate gruppo.

Che vi sentite grandi anche se non vi sapete ancora allacciare le scarpe, lavare i denti, infilare le mutande e fare la capriola da soli. Che quando "ragazzi è pronto a tavolaaa" uno corre saltellando e si pecipita e l'altro alla decima volta che lo chiami tocca trascinarlo per un braccio e quello che c'è nel piatto non va mai bene. Che al mare vi addormentate insieme nella stessa stanza e prima parlate e ridete di cose incomprensibili. Che vi tenete compagnia mentre uno fa la cacca e anche per mano a volte che "stai attento e 'ezziti bene che cadi", che la vostra mamma è bella come una regina e brutta come una strega a seconda dei momenti e di cosa vi ha portato.
A voi che quando il venerdì vi vengo a prendere a scuola saltate dalla gioia e fate i pazzi, che richiedete amore incondizionato, pazienza infinita, tempo e impegno enormi e che ripagate tutto con uno sguardo, un sorriso, un abbraccio e un bacio "sbausciato". Che ogni mattina mentre mi trucco state lì attaccati, che andate a dormire con i vostri giochi preferiti, che avete sette anni in due e che in due avete già cinque anni di scuola alle spalle.
A voi che mi avete cambiato la vita, che mi sembra impossibile avervi costruito io, che siete la cosa più bella che c'è, che non vedete l'ora di avere sei anni ma che non volete andare alla scuola dove si fanno i compiti, che uno ama il mare e l'altro probabilmente la montagna, ma non lo appureremo mai, a voi due, soldi di cacio, vorrei fare una proposta: crescete ancora un po' fino a essere abbastanza grandi da soffiarvi il naso da soli, da fare la pipì dentro e da capire che essere fratelli ha il suo perchè, ma non tanto grandi da non credere a babbo natale, da dover studiare il pomeriggio e da vergognarsi di abbracciarmi davanti agli altri. E poi basta, fermatevi. Niente barbe, peli sotto le ascelle, puzze di piedi, parolacce e porte sbattute.
Vi concedo ancora una decina di centimetri per uno e poi ci si ferma. Che ne dite?

7 commenti:

  1. aspe chiariamo..nel senso di pisolo,mammolo,eolo,etc.ovvero bassi,col testone,il vocione e le mani piccole ma pelose?
    ;>
    (la penso come te..rallentiamo il tempo!)
    firmato ME

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  2. mi sono quasi commossa...fammi sapere se accettano!!
    ;-)dada

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  3. anche io vorrei che questo tempo non finisse mai...mi sono commmossa a pensare al presente ed al futuro...e comunque le foto dei tuoi nani sono bellissime!

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  4. mi hai fatto piangere.........
    G.

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  5. da quando nascono aspettiamo il giorno in cui diranno la prima parola, per scoprire come sarà la loro vocina, nn desideriamo altro che togliere il "pannolo" x vederli concentrati sul vasino con un libricino in mano, immaginiamo il primo giorno di scuola, tra pianti e giochi... poi un bel giorno ti accorgi che ha quasi 4 anni, le idee chiare, tanti amici e tanti impegni e che tu sei importante, importantissima ma nn indispensabile, e che arriverà il momento, prima di quanto aspettassi, in cui dovrai discutere x una telefonata o una cena insieme...
    detto ciò, anche se crescere un figlio è faticosissimo, ogni sforzo, urlo e lacrima è ripagato dall'amore più dolce e intenso che si possa provare, ma soprattutto dai baci sbavosi più appassionati...
    pappy

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  6. Visto che sono in lacrime mi concedo un commento ironico: la pipi' dentro non la faranno mai e tu che hai la sensibilità di una mamma e la saggezza di una donna lo sai già.

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