giovedì 28 settembre 2017

Scuola media annessi e connessi

Quest'anno il nano ha iniziato la scuola media e con lei sono entrate in casa nostra:
una cartella azzurra larga un metro per contenere i fogli da disegno;
un flauto avorio, elegantissimo nella sua custodia nera;
uno zaino trolley con le rotelle, pagato un occhio della testa e impossibile da trasportare in motorino;
un clearbook che altro non è se non un quadernone ad anelli, o almeno così lo ha interpretato M;
un porta-listini che sarebbe un porta fogli A4 (senza anelli), sempre nell'interpretazione di M;
riga da 50 cm e squadre di ogni foggia;
un indirizzo mail nuovo di pacca da utilizzare esclusivamente per le comunicazioni con la professoressa di inglese;
il primo paio di scarpe richieste come regalo, che fino ad oggi i vestiti e gli accessori non avevamo mai raggiunto il rango di regali, eccezion fatta per le divise delle squadre di calcio;
quattordici libri di testo, un terzo dei quali, a tre settimane dall'inizio della scuola, giace ancora indisturbato nella confezione di cellophane;
un numero non precisato di cd per l'ascolto di musica e delle corretta pronuncia delle due lingue straniere previste dal programma scolastico;
l'alzata degli occhi al cielo, accompagnata o meno dallo sbuffo del neo undicenne;
una crescente preoccupazione di M tendente all'ansia.

martedì 26 settembre 2017

La giornata della O

In ufficio ore 17:30 circa.
DRIIIIIINNNNNN
- Pronto mamma?
- ciao nano dimmi
- un aggettivo con la O?
- osceno, orribile, orrendo, ostico, ombroso..
- mamma mamma aspetta! Un aggettivo con O per me!.. quindi deve essere positivo!!
- ...
- dai io ho scritto ordinato.. ma ne serve un altro..
- ORDINATO????
- eh.
click.

Dopo dieci minuti. Sempre in ufficio.
DRIIIIIINNNNNN
- Pronto mamma?
- ciao nano dimmi.. ma non mi avevi chiamato cinque minuti fa?
- sì ma per un'altra cosa..
- ah ok dimmi
- allora sto scrivendo un testo sul primo giorno di scuola. te lo leggo che sono a metà così se ho sbagliato me lo dici e non devo rifarlo tutto ok?
- ok...
- allora "il primo giorno di scuola sono andato a piedi. C'ho messo mezz'ora.."
- ok come hai scritto c'ho?
- beh ci i o con l'accento
- ... nano pensaci bene come hai scritto c'ho messo?
- ah sì vero scusa ci o messo
- ok e o, com'è scritto ho messo
- o mamma o, la o hai presente?
- pensaci bene.. cosa è ho messo?
- ahhhh certo un verbo ci ho messo con l'acca!
- bravo e dove metti l'apostrofo?
- che apostrofo?
- eh nano l'apostrofo sì.. chi cade? ci ho messo, chi cade?
- mamma nessuno cade ci ho messo mezzora ma senza cadere.
click.

Sono qui e vengo dentro a prenderti

Non era più passato di qua e M erano mesi che non lo vedeva.
Oggi è arrivato, con la scia di muschio bianco che prima lo precede e poi lo segue è entrato nella stanza di M e si è seduto su una sedia.

"Ho venti minuti liberi, posso stare qui?" ha esordito.

Hanno parlato di vacanze, passioni, avventure, di futuri prossimi e di incontri speciali, di una fine certa e di un probabile inizio.
Hanno anche cantato un pochino e citato canzoni più o meno cult.

Tutto in stretto accento barese un po' perché Lui da lì viene e un po' perché ultimamente lo stanno parlando un po' tutti.

Lui era quello di sempre, barba lunga come piace a M, qualche chilo in più dall'ultima volta, probabilmente portato dal mare estivo, camicia con maniche arrotolate e le solite orribili scarpe a metà tra il paraplegico, la ginnastica e la scarpa da ufficio, rigorosamente nere.

M a volte si dimentica di Lui, ma ogni volta che lo sente o le capita di incontrarlo è tutto come prima, come se non fosse passato un giorno da quando sedeva due stanze più in là nel ruolo di capo diretto.

Oggi Lui non solo aveva venti minuti per M ma le ha anche portato una sorpresa speciale che si avvererà nel mese di dicembre, perché dicembre è il mese delle sorprese e dei regali.

Poi è andato via, così come era venuto, sorridendo e lasciando una M in trepidante attesa.

venerdì 22 settembre 2017

Eleven














Prima media
40 di piede
smorfie e gesti sconosciuti ma identici, tra voi pari
i tuoi youtuber e i loro video
la prima volta che chiedi "una cosa da vestire"
il mondo delle femmine visto con curiosità, e un po' più da vicino
i jeans sempre più corti
la felpa col cappuccio calato sulla fronte
e "lasciami all'angolo, ok?"

Ancora qualche buco in bocca, tra un dente e l'altro
le coccole la sera dopo cena e la vocina da ghenghè
la paura del buio e lucione acceso
e "mamma ma tu e babbo non vi lascerete mai vero?"
le cento telefonate che mi fai quando da solo non vuoi stare
i cartoni alla tele, a memoria
e "mi accompagni?"

Tu e le tue mille contraddizioni di ragazzo e di bambino,
tu che sei grande e piccolo allo stesso tempo
che credi di essere indipendente
ma hai gli stessi bisogni e le paure di sempre
Tu che tra qualche mese mi guarderai dritto negli occhi invece che dal basso
e sarà una prospettiva nuova  e sconosciuta per entrambi.
Tu che vuoi sapere sempre cosa c'è dopo e come va a finire e ancora non lo puoi capire che invece è così bello proprio perché non lo sappiamo mai.

Ieri hai compiuto undici anni, ma non starai correndo troppo?
Mica lo so se sono pronta io..

Buon compleanno primogenito adorato