venerdì 15 maggio 2015

Miracolo (e sfortune) a Milano

Oggi alle 13:30 M e il collega siamese da poco arrivati a Milano si apprestavano a raggiungere gli studi. Non prima però di comprare una bottiglia da mezzo litro di coca zero al supermarket sotto l'albergo. Spingendosi poco più in là avvistavano un supermarket più grande dove il collega siamese decideva di entrare per cercare il pacchetto di mandorle che non aveva trovato al primo supermercato. E qui va fatta una piccola postilla sull'alimentazione del collega siamese che consiste esclusivamente in proteine.

I due entravano così nel supermercato più grande con la bottiglietta di coca zero quasi finita in mano e ne uscivano pochi minuti più tardi con un pacchetto di mandorle e la bottiglietta di coca zero quasi finita nella borsa di M.

Appena usciti dal supermercato più grande.
"Scusate sono una guardia in borghese" tuonava una voce straniera alle loro spalle "avete una bottiglietta di coca zero in borsa e non l'avete pagata. Me la può far vedere?"
"Certo! Eccola..ma come vede è quasi finita.. non l'abbiamo comprata qui.."
"Se non avete lo scontrino per me l'avete presa qui."
"Ecco guardi miracolosamente... lo scontrino.. vede c'è scritto che l'abbiamo presa 10 minuti fa.. nel supermarket più piccolo qui vicino vede l'indirizzo?"
"Sì ma non c'è scritto che avete comprato una coca zero."
"..me vede qui? C'è scritto reparto bibite 1 euro e 29.. è la coca zero!"
"No..mi dispiace io non leggo coca zero, seguitemi."

E si inoltrava all'interno del supermercato grande, sotto gli occhi incuriositi degli altri clienti.

La storia non ha un lieto fine per la "guardia in borghese" che guardia non era, ma Said mero guardiano anti-taccheggio triplamente sfortunato 1) perchè M e il collega siamese erano miracolosamente muniti di scontrino, 2) perchè il formato di coca zero in bottiglia da mezzo litro non era nemmeno in vendita nel supermercato più grande e 3) perchè il collega siamese quando si incazza lo fa sul serio.

Probabilmente la guardia in borghese che guardia non era si beccherà una denuncia e nella peggiore delle ipotesi sarà rispedito al suo paese non essendo evidentemente munito di permesso alcuno, o nella migliore, passerà soltanto dei giorni orribili sotto la minaccia della denuncia.

Morale della storia: la regola non è più "mai buttare gli scontrini per terra una volta usciti dal negozio", bensì "mai buttare gli scontrini".



giovedì 14 maggio 2015

La ragazza con la valigia

Oggi è il compleanno di M.
Lo sanno tutti.

Lo sanno i nani che stamattina le sono saltati addosso ancora caldi di sonno.

Lo sa H con i suoi moti affettuosi sempre molto apprezzati, perché assai rari.

Lo sanno l'Arch e la NonnaG che le hanno telefonato di primissima mattina.

Lo sa il fidanzato storico che come tutti gli anni dal 1992 le scrive un messaggio di auguri a mezzanotte e 01.

Lo sa Google che per l'occasione le ha dedicato un doodle personalizzato, conquistandola per sempre. Così come lo sa Hangout il messenger che al primo accesso stamattina le ha fatto trovare un omino che le portava una torta multipiano su un carrello.

E lo sanno gli amici e le amiche di M che le hanno fatto auguri più o meno virtuali e regali reali.
Nell'ordine:
questa borsa












accompagnata da questo bigliettino di auguri









questo bracciale











due costatine di due tipi di marmellata diversi.

E poi ancora l'erba in due volumi 2013 e 2014 elegantemente rilegati, un lenzuolo matrimoniale da mille e una notte,  un telo da spiaggia, una lanterna cinese volata così in alto che non la si vedeva più e che probabilmente ora è diventata una stella,  una torta con le candeline.

Non male davvero.
Grazie a tutti....

domenica 10 maggio 2015

La festa della mamma tra Baglioni e l'Acea

Oggi è la festa della mamma.

La giornata di M è iniziata con una telefonata di fraintendimenti e tentate spiegazioni con l'Arch, iniziata al buio nel dormiveglia e finita camminando convulsamente per casa.

È poi proseguita con una colazione in 4, momento preferito dei week-end di M, finita con un'intera tazza di tè bollente rovesciata ovunque dal nano e la requisizione dei tablet dei bambini per mancanze varie del nano per cui hanno pagato entrambi.

Nel pomeriggio, nonostante fosse domenica, M è andata, come di consueto da otto mesi a questa parte, in ufficio e ha trovato il collega siamese di pessimo umore che non le ha rivolto la parola.

Rientrata a casa ha trovato ad attenderla una bolletta dell'Acea di cinquemilasettecentounidici euro virgola cinquantacinque, che potrà pagare in comode rate solo se ne farà richiesta entro il 20 maggio.

Fortunatamente oltre alla bolletta al suo rientro ha trovato anche le letterine dei nani del giorno della mamma e ha scoperto che nel nano, a sua e nostra insaputa, alberga un piccolo Baglioni.