lunedì 30 settembre 2013

Segreti e bugie (speriamo)

"Ehi nano ma è vero che hai detto il tuo segreto a Susanna?"
"Sì"
"E cosa le hai detto"
"Che sono innamorato di lei!"
"...e lei?"
"Non ha detto niente.."
"E adesso che le hai detto il tuo segreto stai meglio?"
"Sì perché le cose belle vanno dette sempre"
"..."

"Ciao Susanna è vero che il nano ti ha detto il suo segreto?"
"Sì"
"E tu di questa cosa sei stata contenta, dispiaciuta o... niente?"
"Niente."
"..."

domenica 29 settembre 2013

Domenica

Mamma Emme scrive "Odio la domenica. Odio la domenica in casa. Odio la domenica in casa quando dovrebbe piovere e invece non piove mai."
M vorrebbe aggiungere:
Odio la domenica in casa quando dovrebbe piovere e invece non piove mai, ma anche la domenica che comincia a piovere appena decidi di uscire.
Odio la domenica mattina che si svegliano all'alba per giocare con le macchinine telecomandate nuove di pacca.
Odio la domenica mattina, dopo la sveglia all'alba, a fare i compiti col nano che ci mette dodici minuti a pensare un nome proprio di persona che inizia con la R e dopo dodici minuti quando gli dici dai hai un nonno con questo nome lui ti guarda e ti chiede "un aiutino".
Odio la domenica chiusi in casa con i nani impazziti come mosche sotto un bicchiere rovesciato.
Odio la domenica quando sei a dieta da un mese e i nonni vengono a prendere un ricco tè alle 5.
Odio la domenica quando i nonni che vengono a prendere il ricco tè portano la crostata fatta in casa.
Odio la domenica quando gli altri nonni che vengono anch'essi a prendere il ricco tè portano tre chili dei tuoi biscotti preferiti fatti in casa.
Odio la domenica sera quando sei stata tutto il giorno in casa con i nani impazziti come mosche, la pancia vuota, il cielo grigio e tutti a tavola che mangiano la pizza (anche non fatta in casa) a parte te.

giovedì 26 settembre 2013

10 anni

Era sabato.
Faceva ancora caldo la sera, che si poteva uscire in maglietta.
Lui aveva i jeans arrotolati sugli stinchi e le infradito blu.
In giro le luci erano tutte accese a illuminare la città e per le strade si riversavano folle di tutte le età.
Era la prima volta che la città si metteva a disposizione della notte che da nera diventava bianca.
M aveva i capelli lunghi una maglietta rossa sotto il giubbotto jeans comprato usato. Nelle foto è sorridente e giovane.
Lui aveva i capelli già brizzolati anche se il pepe avanzava sul sale, e la barba sfatta.
Erano andati in giro per monumenti e musei, si erano fermati a mangiare in un posto stretto e affollato con una coppia di amici e poi erano andati a casa di M per dormire insieme per la prima volta e iniziare la vita numero tre. Nemmeno si accorsero del black out che paralizzò la città.

Oggi sono passati dieci anni da quella sera. M ha di nuovo i capelli lunghi e H ha sempre la barba sfatta. Il sale ha superato il pepe sulla sua testa e invece di girare per monumenti e musei sono a letto a leggere.
In questi 10 anni hanno fatto molte cose insieme, traslochi di case e di città, scelte importanti, molti passi avanti e qualche passo falso.
E soprattutto due nani perfetti che dormono di là.

mercoledì 25 settembre 2013

La più dolcetta

Il nano non sa niente ma domani pomeriggio dopo la scuola Susanna viene a giocare a casa nostra. M non gli ha detto niente perché lui avrebbe chiesto "quanto manca" ogni minuto con dettaglio di ore minuti e secondi. E poi fino all'ultimo Susanna potrebbe cambiare idea e M non vuole che il nano affronti delusioni amorose anzitempo.
Perché Susanna per il nano è speciale.

"Ma che ha di diverso dalle altre femmine della classe? A me sembrano tutte più o meno uguali.." gli ha chiesto M qualche giorno fa fingendo spudoratamente perché Susanna è la ragazza perfetta, quella che ogni madre vorrebbe al fianco del proprio figlio, senza paillettes né grilli per la testa, ordinata, studiosa, la prima della classe.
"Lei è la più carina, mamma, la più intelligente e...anche..."
"Anche??"
"Lei è anche la più dolcetta" ha risposto lui leggermente imbarazzato.

martedì 24 settembre 2013

Meglio una gallina domani

Ieri sera a tavola.
"Babbo tu sai cosa vuol dire godere?"
"..."
"Lo sai?"
"No dimmelo tu nano.."
(M ha tremato dato che ha un'amica con un figlio in quinta elementare che la settimana scorsa le ha chiesto delucidazioni sulla masturbazione)
"Allora quando tu vuoi tanto una cosa..e ti dicono la vuoi subito oggi o vuoi aspettare magari la settimana prossima..tu cosa rispondi?"
"Rispondo che la voglio subito!"
"Sbagliato. Non sai cosa vuol dire godere."
"..."
"Eh sì perché se tu dici che la vuoi subito la cosa è già finita! Invece se tu aspetti una settimana per averla te la godi di più anche nell'attesa!"
(M ha tirato un sospiro di sollievo).
"È proprio una teoria molto giusta nano, chi te l'ha insegnata il maestro Omar?"
"No mamma non me l'ha insegnata nessuno, la sapevo già".

Stasera a tavola.
"Mamma possiamo guardare la tele mentre mangiamo?"
"No, potete vederla dopo"
"Ma io la voglio vedere ORA!"
"Ma amore se aspetti poi te la godi di più.."
"..."
M 1 nano 0, per una volta.

sabato 21 settembre 2013

Sette

Come i sette nani di cui tu sei sicuramente Brontolo.
Come i sette re di Roma, di cui saresti il primo perchè sei primogenito e comunque anche se hai un fratello che adori, ti piace considerarti "unico".
Sette come i peccati capitali di cui sei ampiamente provvisto:
la superbia, perchè  vorresti vivere in un mondo senza regole oppure al limite in un mondo dove sei tu a dettarle;
l'avarizia, perchè le uniche volte in cui ti mostri generoso è per avere qualcosa in cambio;
la lussuria, non lo so perchè sei ancora piccolo per certe cose, ma sei sicuramente più portato al piacere che al dovere con sommo dispiacere di tuo padre;
l'invidia, perchè come tutti i bambini a parte tuo fratello, quello che hanno gli altri è sempre più bello di quello che hai tu;
la gola, perchè come me ami mangiare schifezze tra un pasto e l'altro e niente di sano a tavola;
l'ira, che forse ti manca, almeno per ora ma hai comunque buone possibilità di conquistarla da grande;
e l'accidia perchè meglio di qualsiasi sport, pallone, corsa o movimento all'aperto è stare davanti ai videogiochi, fissi o mobili che siano.

Sette come il sette bello, che quando giochi a carte lo vai a cercare nel mazzo e te lo prendi perchè sempre meglio la certezza del possesso che la probabilità della sorpresa;
Sette come le sette meraviglie del mondo, di cui tu sei sicuramente una.

Sette, come il settimo cielo che tocco con un dito tutte le volte che mi sorridi, perchè il settimo è quello più felice che c'è.

Buon compleanno Lo

giovedì 19 settembre 2013

Richiesta di aiuto

M ha ordinato 200 quadratini di pizza al taglio di vari gusti.
Si è fatta fare una torta di Super Mario da due kg.
Ha comprato bibite e patatine per un esercito.
Candeline, piatti, bicchieri, posate e tovaglioli colorati.
Ha chiesto ospitalità per sedici palloncini per il ghiaccio al congelatore di me.
Ha ritagliato a mano 24 inviti rotondi per i compagni di classe e li ha distribuiti a scuola oggi per paura che la mail inviata ai genitori l'altroieri fosse andata perduta.

Al momento alla mail di convocazione per la festa del nano prevista sabato hanno risposto in quattro su quaranta.

Questo è un appello per chiedere aiuto in merito ai 200 quadratini di cui sopra e alla torta, nel caso davvero si presentassero in quattro. Che M è in digiuno forzato da 22 giorni e i carboidrati non li vuole avere a portata di mano. Grazie.

mercoledì 18 settembre 2013

Il Fight Club

"Pronto buongiorno sono una mamma della scuola P. Telefono per avere informazioni sulle arti marziali.. stamattina fuori dalla scuola mi hanno dato un volantino.."
"Sì, buongiorno mi dica"
"Ecco.. io non so niente di arti marziali e volevo sapere se.. sono pericolose?"
"Ma no signora! Anzi.. "
"No ma perché io proprio questa non l'ho mai sentita.. cioè di solito si sente karatè o judo ma questa... Hwa Rang Do sinceramente.."
"Guardi il Hwa Rang Do è la più antica arte marziale coreana.."
"E cosa prevede? Combattimenti?"
"I combattimenti il primo anno sono il 10% dell'attività.. il resto è preparazione atletica e figure.."
"Figure?"
"Sì calci, pugni, leve.."
"..."
"Poi dal terzo anno si cominciano a usare le armi.."
"Le armi?"
"Sì le antiche armi coreane ha presente?"
"Temo di no."
"Per lo più spade, lame..ma all'inizio è solo una preparazione fisica completa."
"..ho capito.. è previsto che si possa fare una prova?"
"Sì certo, iniziamo a ottobre e siamo lì a scuola"
"Sì ho letto.. ma quindi quest'anno non c'è più il basket nella palestra? Ci siete voi?"
"No no! Noi c'eravamo anche l'anno scorso! Noi non siamo in palestra siamo sotto, nel seminterrato in una stanzetta vicino al teatro.."
"..."
"Comunque le mando una mail con tutte le informazioni"
"Ok grazie"

E' stato un attimo alla parola "seminterrato" M ha immediatamente pensato al fight club dove la prima regola è non parlare mai del fight club. Ha pensato a corpi sudati lucidi nudi e muscolosi che si ammazzano di botte sotto nello scantinato della scuola.
E ha deciso di soprassedere. Decisamente non è pronta.

martedì 17 settembre 2013

Un successone

"Quest'anno mamma non voglio fale basket..vollio fale calcio!"
"Anche io voglio fare calcio con lui! Basta basket! Sempre basket basket basket.."
"Va bene ragazzi ho capito, io avevo scelto basket perché lo fanno a scuola non richiede una grande organizzazione e costa poco ma mi sembra giusto che decidiate voi che sporta volete fare e quindi che calcio sia".

Era cominciata così, nel migliore dei modi, con una conversazione civile e amichevole, la svolta calcistica della stagione 2013/2014.
M ha fatto il giro dei circoli sportivi del km quadrato; ha raccolto i volantini davanti alle scuole e ha fatto la sua scelta.

M si era spesa parecchio per far rientrare il mezzonano nel corso dei nati tra il 2006 e il 2007 anche se è nato alla fine del 2008 ed era riuscita a convincere il maestro a farlo provare.
Oggi c'era la lezione di prova.

Alla fine della lezione il maestro ha giudicato il mezzonano attivo e idoneo e M ha creduto di aver risolto.
"Allora ci iscriviamo? Vi siete divertiti? Vi piace?"
"Io no. Non voglio fare calcio voglio fare arti marziali."
"..."
"Io vollio fale calcio invece.."
"Bene!"
"..ma non qui..lo vollio fale in un altlo posto."

lunedì 16 settembre 2013

Musica per le mie orecchie

Io vengo da una quarta e non ero più abituata alla prima ma questi bambini li ho trovati un po' allo stato brado..
Ho ritenuto necessario chiedervi di portare una tovaglietta per la merenda in classe perché tutte quelle briciole sul banco..
Ho messo negli zaini di ognuno di loro la lista del materiale scolastico necessario dalla prossima settimana.
Mi dovete scusare se ancora non conosco i nomi di tutti ma per la prima riunione di classe li saprò senz'altro.
Ogni settimana li faccio stare in banco con un compagno diverso in modo che socializzino con tutti e non si creino i gruppetti..
Queste sono le poche frasi che la Maestra, senza alcuna inflessione dialettale, ha pronunciato in presenza di M.

Lista materiale
Unite alla dettagliata e meticolosa lista del materiale scolastico rinvenuta negli zaino del nano che prevedeva finanche i colori delle copertine dei quaderni (con i margini), queste frasi risuonano nella testa di M come campane a festa e la commuovono.

domenica 15 settembre 2013

Domenica

È in giorni come questi ti viene da chiederti perché.
Chiuderti in un mutismo isolatorio.
Dormire in orari improbabili.
Cucinare, addirittura, per poi accorgerti che ti manca l'ingrediente fondamentale e scoprire che nella credenza durante l'estate è venuta ad abitare una colonia di insetti svariati e forse è venuto il momento di buttare qualcosa.

È in domeniche di pioggia fitta e incessante come questa, con loro impazziti e molesti come mosche dentro a un bicchiere, chiusi in casa, con la tele accesa perché a un certo punto devi ammettere che ce n'è bisogno anche se si vede verde, che ti chiedi come fosse possibile desiderare davvero il numero tre.

giovedì 12 settembre 2013

L'abito non fa il monaco, né la suora

Nella redazione dei panini del mercoledì c'è Clelia. Clelia ha 25 anni, è siciliana, bella e molto appariscente. Sempre truccata, con labbra e unghie rosso fuoco, pantaloni skinny su vertiginosi tacchi e sgargianti top.
Clelia è seduta alla scrivania di fronte a quella di M.
Non si sono mai scambiate gran chiacchiere, ma tra di loro scorrono una simpatia e una reciproca curiosità.

Ieri sera, finito il lavoro, Clelia ha chiesto un passaggio in macchina a M e al collega siamese, che non prova simpatie né curiosità per alcuno.
"Mi pòtéte lasciare dòve volète poi prosèguo in taxi..sé vi ddico dòve abito vi mèttète a rridere ddi sicuro!"
"Perché dove abiti?"
"Abito in un convento ddi suòre..era il mio ssògno abitare in un convento di ssuòre.. Tutte lè mattine alle ssette vado a mmessa e se non cci vado rrecito il rròsario.."
"...tu abiti in un convento di suore?"
"Sì ma non cci potète crèdere a che bello che è..il silenzio, la pace.."
"Scusa Clelia ma tu non hai proprio il fisique du ròle di una che abita dalle suore.. Ma...sei.. illibata?"
"Sì..per òra, sì.."

E così M ha scoperto che Clelia scrive poesie passionarie, dorme in un letto singolo, ha la tele in stanza ma senza sky, mangia con le suore a colazione e cena, non può rientrare la sera dopo le dieci, a parte il permesso speciale ottenuto per il mercoledì, e non può ospitate nessuno.
E soprattutto ha scoperto che l'apparenza a volte inganna.

mercoledì 11 settembre 2013

Nel frullatore

M è rientrata mani e piedi nel frullatore delle attività della stagione 2013/2014.
Ieri era il primo giorno di scuola del nano. Orario 8.30-16.15.
M lo ha accompagnato a scuola.
E' andata in ufficio.
E' andata a prenderlo all'uscita.
Lo ha portato in tutte le cartolerie del quartiere alla ricerca del diario di Mario, inutilmente.
E' andata a prendere la macchina a casa dei nonni.
E' andata a prendere il mezzonano a casa.
Li ha portati entrambi alla festa del cuginetto Pisolo, che ha compiuto 5 anni.
Li ha riportati a casa.
Ha riportato la macchina a casa dei nonni.
E' tornata a casa.


Oggi ha portato il nano a scuola.
E' andata in ufficio.
Ha comprato online il diario di Mario.
E' andata al caf a ritirare i 730 suo e di H che servivano oggi entro le 14 per il caclolo dell'Isee.
E' andata in banca per ritirare l'attestato della quota residua del mutuo, inutilmente.
E' riusicta a avere l'Isee entro le 14 pur non avendo l'attestato.
Ha comprato due ulteriori quaderni a quadretti da 5 millimetri uno con margini e uno senza.
Alle 4.45 è andata a prendere i nani a casa.
Li ha portati in piscina.
Li ha guardati nuotare, uno diligente, attento e impegnato e l'altro distratto, giocoso e disubbidiente.
Alle sei meno dieci si è data il cambio con la muta Mar nello spogliatoio, passandole il mezzonano come fosse il testimone di una staffetta.
Alle 6 si è avviata nella redazione dei panini, perchè è mercoledì e le tocca la lunga.
Tornerà a casa a mezzanotte.

E domani ricomincia la scuola anche per il mezzonano.

martedì 10 settembre 2013

Coup de foudre con margini

Non è una seduttrice, almeno non ne ha il fisique du role. A metà tra la signorina Rottermaier e Mary Poppins, con la campanella per farli stare zitti e i capelli corti tagliati alla bersagliera. Ha un look sobrio, ma non è triste e soprattutto parla italiano. È la nuova maestra del nano che prende il posto di quella dell'anno scorso con gli zoccoli da schiava e le tette da concorso. Quella che "se non promuovo il nano non devo promuovere nessuno".
Per M è stato amore a prima vista oggi alle quattro all'uscita di scuola. Anche se M ancora niente sapeva di lei.
Solo a vederli uscire in fila per due invece che in quell'ammasso urlante e informe che formavano l'anno scorso si è emozionata.

Poi quando ha letto la lista delle cose da portare con la specifica dei margini, le è uscita una lacrima. Perché i quaderni con i margini, peraltro introvabili, sanno di ordine disciplina e attenzione.
Dai margini alle attaches per le orecchie ai fogli il passo è breve e M è qui in trepidante attesa.

lunedì 9 settembre 2013

Dubbia paternità

Il fidanzato storico di M è ormai un personaggio noto ai più. Anche i nani nel tempo ne hanno sentito parlare e, seppure non lo associno al papà che ogni tanto passa a trovarli con le sue girls, qualcosa di lui conoscono. Qualcosa che M ha raccontato loro e di cui a volte si dimentica.
Domenica mattina M era in riva al mare con il nano. Stavano entrando in acqua per uno degli ultimi bagni dell'estate.
"Mamma io sono solo di figlio di babbo o sono anche figlio di quello che non si sapeva allacciare le scarpe?"
"...scusa nano chi è quello che non si sapeva allacciare le scarpe?"
"Quel tuo fidanzato..."
"Ah sì... Ma che c'entra lui scusa??"
"Non eravate innamorati?"
"Sì..bé io sì.. ma era tanto tempo fa.."
"E dall'amore non nascono i bambini?"
"Sì..ma non sempre! Poi con quel fidanzato è finita.."
"Vi siete mollati?"
"..sì.."
"Allora io sono solo figlio di babbo?"
"Sì nano solo figlio suo."
"Ok, facciamo il bagno ora".

M al più presto deve insegnare al nano come si allacciano le scarpe.

giovedì 5 settembre 2013

Il tuttologo

M lo conosce da quattordici anni. Non si può certo dire che siano migliori amici, forse non hanno mai mangiato insieme e nemmeno si sono fatti una confidenza.
Hanno lavorato sullo stesso progetto più volte, qualcuna anche discutendo.

Lui ha le foto di qualche anno fa dei suoi bambini attaccate al muro, facce grandi su fogli a4. La femmina è bionda con gli occhi celesti e in una foto è ripresa dall'alto con la faccia all'insù e le braccia tese per essere presa in braccio. Il maschio è paffuto e carino.
Oggi hanno qualche anno in più dei nani.

Lui in ufficio non è che sia considerato tra i più simpatici, un po' spocchioso e piuttosto saputello si dichiara esperto nella maggior parte degli argomenti e bravo in tutte le attività.
Tutto è merito suo e come conosce lui una materia non la conosce nessuno.

M e le sue amiche dell'ufficio lo chiamano il tuttologo e seppure non abbiano legato più di tanto in questi quattrodici anni, qualche mail di stima reciproca se la sono scambiata e hanno condiviso frustrazioni e ingiustizie più di una volta.

Da qualche anno la moglie del tuttologo, mamma della ragazza bionda e del bambino paffuto, si è ammalata. E M non ha mai trovato il modo la forza il coraggio le parole per dirgli qualcosa, chiedergli novità, dargli un conforto, perché ci sono cose così grandi che ci rendono impotenti e immobili. Che ci fanno paura da morire e ci paralizzano.
Ma da come si guardavano quando si incrociavano nei corridoi M sapeva che era come se si parlassero.

Oggi pomeriggio la moglie del tuttologo è morta.
E M ha pianto tutte le sue lacrime. Per lui, per i bambini nelle foto, per l'ingiustizia, il dolore. E perché per una mamma lasciare i figli deve essere terribile, e lasciarli senza vederli crescere, sapere che uomini e donne saranno, è una tragedia.

mercoledì 4 settembre 2013

Io sono più forte

"Dove posso trovare qualcosa da mangiare?"

"E' arrivato il buffet!!"

"Posso aprire il pacco dei panini?"

"Se volete mangiare in fondo a destra"

"Aspetta che ne prendo un altro"

"Vado a mangiare e arrivo"

"Scusa che sto masticando.."

"Sono finiti i panini??"

M sta lavorando il mercoledì sera nella redazione di un programma televisivo. 
Divide la stanza con altri ragazzi che come lei, ognuno con il suo pc, contribuiscono alla realizzazione della puntata.

Alle 19.30 arrivano i pacchi del buffet e scatta la corsa la panino. 
Appena arrivati, ancora con il casco in testa, le borse dei pc a tracolla, il telefono in mano, corrono nella stanza in fondo a destra e ne riemergono masticando. Femmine maschi magri cicciotti, tutti con un panino in mano.
Come se non mangiassero da giorni, o pensassero di non poter mangiare mai più.

E M che non mangia "sel serio" da una settimana e non sa quando ricomincerà, li osserva con un misto di invidia e superiorità e si ripete "io sono più forte di un qualsiasi panino".


martedì 3 settembre 2013

Settimana 1

Colazione: un bicchiere di "bevanda al gusto di tè" della macchinetta e una merendina vitasnella alla marmellata di arance amare
Pranzo: due barrette dietetiche al cioccolato extra dark e acqua naturale a volontà
Cena 1: una confezione di bresaola
Cena 2: insalata mista poco condita anche se il collega siamese dice che le verdure rosse contengono carboidrati
Cena 3: zucchine lesse con il limone, una mela anche se la frutta seppur non rossa contiene zuccheri
Cena 4: come il pranzo
Cena 5: parmigiana di melanzane della NonnaG di nascosto dal collega siamese, ma dichiarata il giorno dopo e scontata con la cena 6
Cena 6: acqua naturale a volontà
Cena 7: insalata mista e una fetta di prosciutto.

Dopo la prima settimana di dieta M è uguale a prima solo un po' più triste.

Chiuso per motivi di forza maggiore

Ubi maior.. #IQNF