giovedì 28 marzo 2013

Macedonia

"Ehi ciao come stai?"
"Bene te?"
"Bene.. bè leviamoci i caschi e diamoci un bacio di buona pasqua.."
"Certo..!"
"Allora che mi racconti? Le tue ragazze?"
"Tutte bene... certo non è facile.."
"Bè è un bell'impegno lo so bene..i miei sono pure maschi.."
"Sì ma i tuoi sono grandi ora.. la mia piccola ha due anni..siamo ancora nel tunnel.."
"E la tua lei?"
"Quale?"
"Non lo so quale dimmi tu.. ne hai più di una?"
"No.. ma solo perché non ho abbastanza energia.. ma sai che ti dico?"
"Cosa.."

"Io credo che non sia sano stare tutta la vita con la stessa persona.. non è naturale, non è normale.."
"..."
"A meno che.."
"A meno che?"

"A meno che uno non trovi l'altra metà della mela.. che poi st'altra metà della mela.. esiste?"
"Bé.. forse per qualcuno.."
"Io non l'ho trovata l'altra metà della mela.. anzi sai come mi sento?"
"No.."

"Mi sento come una susina che ha incontrato un melone."

Oggi M ha incontrato il suo fidanzato storico per gli auguri di pasqua e per l'ennesima volta ha tirato un sospiro di sollievo per non essere lei il melone, perchè sicuramente non sarebbe stata susina, come quindici anni fa non fu l'altra metà della mela. 

martedì 26 marzo 2013

Quando "per sempre" fa un po' paura

Giorno 1
"Guarda che bello!  Non è pazzesco?? Guarda come luccica! Non è come quello normale vedi? Non ci sono imperfezioni! Pazzesco.. solo 30 euro e dovrebbe durare 3 settimane pensa, anche se vado in piscina.. se non crescessero sarebbe per sempre ti rendi conto che svolta?"

Giorno 5
"Guarda non è cambiato nemmeno un po'! Era vero quello che aveva detto lei: non si toglie mai, non si rovina.. nemmeno il cloro, nemmeno se lavi i piatti.. io non ci avevo creduto e invece.. guarda.."

Giorno 10
"Si comincia a vedere un po' la crescita ma comunque è ancora luccicante e perfetto! Nessuna scalfitura.."

Giorno 15
"Adesso però sono cresciute troppo e la parte nuova è diventata un po' evidente.. comunque se vedi lui non è cambiato di una virgola a parte qui che ho dato una botta in piscina alla corsia e si è un po' rovinato.."

Giorno 20
"Pronto? Sì ciao volevo venire a levarlo perché bé sì ecco il fatto che non se ne vada mai insomma mi sta cominciando a mettere un po' di ansia e volevo venire a toglierlo..che da sola mi hai detto che non si può levare.. ah oggi non puoi.. forse martedì.. ma martedì è tra 4 giorni.. non credo che io.. ok va bene ciao"

Giorno 21
"H non ce la faccio più, mi sento male non se va in nessun modo.. ho provato con l'acetone puro quello che tieni in cantina con le vernici.. e niente, guarda non si è mosso di una virgola.. ho fatto un impacco di acetone per mezz'ora e niente... ma come faccio?? non ce la faccio.. non lo voglio, devo toglierlo!.. Sto male! Come si fa??"

Un'ora dopo
"LEVATO!! l'ho scartavetrato via con la limetta.. sì un macello tutte rovinate lo so ma non c'è piùùùù!!! Evviva evviva!! Ho vintooo!"

M un mese fa è entrata nel fantastico mondo dello smalto semipermanente. Alla fine della terza settimana ha avuto un attacco claustrofobico all'idea di non poterlo levare da sola. Di fronte a un attonito H, dopo un semi-attacco di ansia, è riuscita nella sua mission impossible. Adesso le unghie sono più corte di quelle dei bambini e sottili come carta velina, ma lei si sente una donna libera.

lunedì 25 marzo 2013

Peccati capitali: l'invidia


Il quaderno di Susanna
Il quaderno di Susanna è ordinato, ha le pagine lisce e le scritte ordinate. Le c e le o hanno i riccioli, i titoli dei dettati sono scritti in rosso. Le frasi occupano perfettamente lo spazio del foglio. Può capitare che Susanna faccia un errore di ortografia e che la maestra glielo corregga, ma il tutto è talmente preciso e armonico che nemmeno te ne accorgi.
Susanna scrive il testo dei problemi in stampatello e la domanda da risolvere la scrive con la matita rossa perché sia bene in evidenza. Usa le virgolette per le parole strane e si appunta i compiti da fare a casa con una precisione infallibile.
Susanna si veste di blu, di bianco e di grigio, e solo per questo ha già vinto, ha la fascia nei capelli, è magra e castana ed è la prima della classe.

Oggi M ha visto i suoi quaderni.

L'altro quaderno (diverso)
E ha pensato a quelli del nano che insospettabilmente frequenta la stessa classe. Lui i riccioli invece di farli alle lettere li fa alle pagine, che sono tutte spiegazzate e accartoccate su se stesse. La matita rossa non la usa mai perché per cambiare colore ci vuole tempo e lui non ne ha da perdere in stupidaggini.

Figuriamoci se ha tempo per mettere le virgolette alle parole strane, lui piuttosto le parole strane non le scrive proprio, le salta a piè pari. Le lettere sono tutte diverse l'una dall'altra e le frasi non sono mai ordinate: o superano i margini del foglio oppure si fermano a metà riga per riprendere alla riga successiva.
Eppure si veste anche lui di blu di bianco e di grigio.


domenica 24 marzo 2013

Figli piccoli problemi piccoli

Quando sono nella pancia ti preoccupi perché speri che vada tutto bene, che siano sani e che non succeda niente e ti chiedi continuamente se sarai all'altezza.

Appena nati ti preoccupi perché quando piangono non capisci di cosa abbiano bisogno e ti sembra di non essere al'altezza.

A un anno ti preoccupi perché non mangiano niente, non dormono mai e quando piangono inizi a capire di cosa hanno bisogno e ti sembra di non essere all'altezza.

A tre anni ti preoccupi perché hanno iniziato l'asilo e fanno già parte di una banda e quando piangono ti urlano in faccia di cosa hanno bisogno e non ti senti all'altezza.

A sei anni iniziano le elementari. Sei molto preoccupata perché dovranno imparare tante cose in poco tempo, perché iniziano le responsabilità e i doveri e non ti sembrano pronti e tu non ti senti all'altezza del momento.

E quando incontri qualcuno con i figi grandi che già vanno al liceo e ti senti dire "non lamentarti, adesso sono piccoli e figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi..", dentro di te sai che ha ragione perché ora, se ti guardi indietro e pensi a quando erano piccoli come una bottiglia d'acqua e non dormivano mai,  non ti sembra più così grave anche se allora ti sembrava un problema insormontabile.

E a guardare avanti, un po' tremi.

giovedì 21 marzo 2013

Proprietà di linguaggio

"Il contrario di colorato?"
"Bianco!"
"In coro tutte e due bianco.. bravi"
"E certo perchè se una cosa non la colori resta bianca."
"..."

"Questa è difficile.. Il contrario di appetitoso?"
"Disgustoso"
"Bravo nano, non era facile!"

"Il contrario di silenzioso?"
"Chiacchieloneee!"
"Ok bravo"

"Di appuntito?"
"Facile! Appiattito!"
"Mmm non ci avevo pensato.. bravo!"

"Il contrario di gentile?"
"Scortese"
"Bravo nano!"
"Mamma?"
"Sì mezzonano?"
"Ma il contlalio di gentile non è sgalbato?"
"..."

Sono diventati troppo bravi, M non si diverte più  a fare il gioco dei contrari con loro. Forse deve cominciare a farlo con H.

mercoledì 20 marzo 2013

Imprevisti e possibilità

M va in piscina tre volte la settimana.
Quando M va in piscina è munita di una borsa della piscina molto pesante e ingombrante.
Dopo la piscina la borsa della Piscina con tutte le cose bagnate dentro diventa pesantissima.
Siccome M fa fatica a trascinarla con sé la lascia parcheggiata sulla pedana del motorino, sotto la copertina paragambe tutto il santo giorno tre giorni su cinque.
M ha ereditato dall'Arch delle cose buone e delle cose cattive: tra le cose cattive c'è la propensione alla depressione e l'ansia per il tempo che passa, la totale assenza dell'arte diplomatica e gli incisivi separati (poi corretti dal dentista); tra le cose buone la generosità, l'ottimismo e la fiducia nel prossimo.
M quindi lascia da anni la borsa della piscina sul motorino.
Oggi all'uscita dall'ufficio è andata a prendere il motorino.
Pioveva.
Ha percorso il marciapiedi per tre quattro cinque volte leggendo tutte le targhe guardando tutti i modelli senza mai riconoscere il proprio.
Dopo 15 minuti ha realizzato che il motorino non c'era più e nemmeno la borsa della piscina e le è venuto da piangere. Ha chiamato H che non faceva altro che dire "poveriiiiinaaaa" e mentre era al telefono con lui a elencare tutto il contenuto della borsa pinne comprese, l'ha visto. Parcheggiato in mezzo alla strada, perfettamente coperto dalla copertina paragambe.
Il motorino era stato spostato da qualcuno senza apparente motivo.
M ha pensato che nella vita ci sono imprevisti e possibilità come nel gioco del Monopoli. L'imprevisto è il furto de motorino con o senza borsa della piscina.
La possibilità è ritrovarlo a pochi metri di distanza.

martedì 19 marzo 2013

Qui siete tutti pazzi

Sono piccoli, ma senza dubbio ingegnosi.
E se ne inventano una al giorno, se va bene.
L'ultima inventata dal nano è succhiare qualsiasi cosa gli capiti sotto mano.
Da premettere che lui non ha mai preso il ciuccio, non ha mai succhiato il dito, né il lenzuolo come faceva un bambino conosciuto in sardegna che dalla nascita ciucciava il suo "uouo" che altro non era che un lenzuolino, sempre lo stesso dalla nascita che arrotolava con un estrema destrezza di lingua e infilava interamente in bocca.
Il nano non ha mai messo in bocca niente nemmeno di commestibile, figuriamoci.

Adesso arrivato a sei anni e mezzo, è diventato un succhiatore provetto: laccetti dei cappucci delle felpe, maniche, camicie, orecchie dell'orsetto con cui dorme e zampe anche, tutto schifosamente fradicio di bava.

Domenica pomeriggio M era sul lettone con il mezzonano mentre di là H e il nano guardavano Harry Potter, nuova saga del weekend  dopo guerre stellari.

"Ma nano cosa fai???"
(silenzio)
"Ma è mai possibile che ogni giorno te ne inventi una?"
(silenzio)

"No adesso questa me la spieghi.. cosa stai facendo??"
(silenzio)
"..Ma guarda qui come ti sei ridotto... ma che è.. ma perché???"
(silenzio).

M si è alzata e è andata in soggiorno.
"Che succede? Che ha fato il nano?"
"Ma che ne so che gli prende.. si è ciucciato la manica della camicia fino al gomito.. sto ciucciatore.. me che è?? ma perchè?? ma come bisogna fare.."
"Lo so è un po' che lo fa forse si coccola.."
"..."
"..forse è un modo per sentirsi protetto.. per volersi bene.."
"..."
"..una regressione.. non so.. credo che sia l'espressione di un bisogno.."
"Qui siete tutti pazzi".

lunedì 18 marzo 2013

I piccioncini

"Ehi H guarda lì fuori"
"Cosa"
"Guarda lì sul cornicione di fronte.."
"Sì mbè?"

"Mbè.. ci sono due piccioni che si baciano.."
"Ah sì è vero.."
"Bè non sono carini"
"..."

"Ragazziii venite a vedere!"
"Che c'èèè??"
"Venite qui.. guardate lì sul cornicione di fronte ci sono due piccioni che si baciano.."
"Dove?"
"Lì nano, li vedi?"

"Sì.."
"E tu mezzonano?"

"Sì li vedo.. possiamo andale ola?"
"..sì.."

"Venite venite!"
"Che c'èèè?"
"Adesso guardate si sono messi uno sopra l'altro!!"

"E che fanno mamma?"
"Fanno l'amore..i piccioncini.."


"Ma M cosa dici ai bambini???"
"Bè scusa H ma uno si è messo sopra l'altro.. e secondo te cosa stanno facendo?"
"Sì.. certo.. fanno l'amore.. i piccioni.. bambini i piccioni sul cornicione si amano.."

domenica 17 marzo 2013

Milano

A Milano la pioggia non bagna. E' fitta e sottile e quasi invisibile. Leggerissima. Non fa i cerchi nelle pozzanghere e se non porti l'ombrello non senti le gocce, senti solo l'umidità.

A Milano si possono mangiare delle cose che qui non trovi: i panzerotti di Luini, quelli salati; i macaron che sono quei pasticcini freschi che a vederli sembrano dei mini hamburger e a mangiarli delle meringhe farcite.

A Milano i tassisti non parlano mai e quando lo fanno sono sempre arrabbiati con qualcuno o per qualcosa.

A Milano ti danno sempre tutti del lei e non va bene.

A Milano a mezzogiorno i bar e i ristornati sono già pieni di gente che pranza, e non sono stranieri.

A Milano ci sono i negozi delle cose inutili dove trovi presine di gomma a forma di pesce, bretelle per tovaglioli, leggii per leggere a letto e pantofole sotto vuoto.

A Milano M ha vissuto per qualche tempo nella sua vita precedente, frequantava alberghi e divise, non conosceva nessuno e mangiava la sera in camera davanti alla tele.

A Milano M è tornata la settimana scorsa e ha trovato tutto invariato, dalla pioggia che non bagna ai tassisti arrabbiati o muti, dal "lei" ai negozi delle cose inutili.

E la cosa più piacevole come al solito è stato il viaggio in treno nella mai sperimentata carrozza silenzio, diventata immediatamente la sua preferita. Peccato che il viaggio su quel treno sia sempre più breve.

giovedì 14 marzo 2013

Habemus papam/2

"Mezzonano il nuovo papa si chiama come te.."
(silenzio)
"..perché il tuo nome è il nome dei buoni..è il nome del santo più buono che c'è.."
(silenzio)
"..questo santo aveva rinunciato a tutto, a tutte le sue cose, le sue ricchezze, i suoi giochi..era rimasto senza niente..amava gli animali, i poveri.. era buonissimo con tutti.."
(silenzio)

Voce fuori campo

"Mamma???"
"Si nano? Che c'è? Sto parlando con tuo fratello!"
"Ma il papa non ha scelto il mio nome per le cose brutte che ho fatto ieri?"

Martedì il nano ha fatto cose brutte brutte alla lezione di basket.
M l'ha messo in punizione in camera sua, sul soppalco da solo e senza giochi negandogli anche il piacere della cena in compagnia.
M non ha dormito.
Le è venuto un herpes durante la notte, si è fatta molte domande e non ha trovato altrettante risposte.
Lui i giorno dopo ne ha fatta solo una, sulla scelta del nome del papa e come sempre ha vinto.

mercoledì 13 marzo 2013

Habemus Papam

"Bambini avete visto? Noi viviamo nella città più importante del mondo!"
"E perché?"
"Bè vedete tutte quelle persone alla tele sotto la pioggia, guardate quanti ombrelli.. sono venute da tutto il mondo per conoscere il nuovo papa"
"E chi è?"
"E' quel signore tutto vestito di bianco.. è un prete speciale , il capo di tutti i preti e vengono da tutto il mondo per conoscerlo e salutarlo e noi siamo molto fortunati perché abitiamo in questa città che è la più importante del mondo"
"Ma cosa dici ai bambini..."
"Perché scusa H non è la città più importante del mondo?"
"Ma cosa dici??"
"Ma sì scusa a parte il papa, la nostra è la città più importante del mondo.. scusa quale altra sarebbe? Atene?"
"Ma cosa dici..."
"New York? Parigi? Instambul?"
"..."
"Ma dai H "Roma caput mundi" non l'hai mai sentito??? Mica me lo sono inventata io!"
"Sì.. lo dicevano i romani.."
"Bè io sono romana."

Oggi alle 19.06 la fumata bianca dal comignolo di piazza san Pietro ha annunciato l'elezione del nuovo papa: Papa Francesco, che solo per la scelta del nome a M piace già. E M, tendenzialmente atea, si è fatta prendere dall'entusiamo capitolino, di fronte a uno scettico H.

martedì 12 marzo 2013

Playboy si nasce

"Mamma lo sai che amicoG è fidanzato con Giorgia?"
"Davvero? Ma pochi giorni fa non avevi detto che si baciava sotto il banco con Alisia?"
"Nooo ma quella era una storia vecchia... si sono lasciati..."
"..."
"Adesso sta con Giorgia.."
"Ma scusa Giorgia non sta nemmeno in classe vostra.."
"Sì ma quando eravamo andati a cena da L.. ti ricordi?"
"Sì certo che mi ricordo!"
"..Ecco a una certo punto eravamo tutti in camera di L e Giorgia ha chiesto a amicoG se voleva fidarzarsi con lei.."
"Ah.."
"..e lui ha detto di sì e si sono dati un bacio vero!"
"E come è fatto scusa un bacio vero?"
"E' sulla bocca e è luuuungo!"
"Ma scusa se lo sono dati lì in camera di L davanti a tutti?"
"Sì.."
"E voi?"
"Noi guardavamo.."

"Ma scusa alla tele quando si baciano ti vai a nascondere sotto i cuscini e urli che schifo! e loro che si baciano lì davanti a te, li guardi?"
"Loro sono amici miei."

Adesso il Prof ha un'altra pagina da stampare e conservare a futura memoria con la fierezza che merita.

lunedì 11 marzo 2013

Piove sul bagnato

"Buongiorno, dovrei fare un duplicato del tesserino.."
"Sì.."
"..sono andata al comissariato per denunciare lo smarrimento ma mi hanno detto che non è più necessario.."
"Infatti, le hanno detto bene.. non serve più, adesso basta un'autocertificazione"
"Bene.."
"Allora ecco carta e penna scriva.. Io sottoscritta.. nome cognome numero di matricola.. dichiaro di aver smarrito in data e luogo incerti il mio tesserino aziendale. Data e firma"
"Ok.. ecco"
"Bene me lo dia che le faccio subito la copia.. vuole rifare la foto?"
"No no"
"Ok.. allora vediamo matricola 570... Ammazza che bella foto!"
"..."

"Davvero molto molto bella! Le credo che non vuole rifarla!!"
"..."
"Bellissima..in confronto a oggi era più..più..forse più.. piena in viso?"
"Ma non saprei.. direi che ero solo più giovane.."

"Ah perché è di tanto tempo fa?"
"Dieci anni.."
"Ahhhhh ecco."

domenica 10 marzo 2013

Buona parte del viaggio

"Ragazzi mamma adesso è un po' depressa.."
"Perché?"
"Perché dopo aver visto tutte queste foto.. tutto il tempo che è passato.. tutte le cose che abbiamo fatto... si sente molto vecchia.."

"Ma no mamma tu non sei vecchia"
"Bè ma in confronto alle foto siamo molto vecchi babbo e io.."
"Babbo.. ma te non sei vecchia come babbo."

M si sarebbe forse dovuta sentire meglio dopo questa consolante risposta del nano, ma dopo un'ora trascorsa a vedere sullo schermo 37 pollici della smart tv di babbo circa un migliaio di vecchie foto, alcune scattate prima dell'avvento dei nani e altre ad avvento appena avvenuto, la depressione si era impossessata di lei.
Non solo e non tanto per il tempo che è passato, per lo sguardo più giovane, per la pelle più tesa, per quella inconsapevole attesa verso il poi; quanto per quello che è successo negli ultimi dieci anni: un compagno per la vita, tre traslochi, un mutuo trentennale, due pance e due parti, un viaggio di nozze in tre, due battesimi, qualche candelina, un paio di vacanze da soli e altre in quattro, tanta strada insomma.
Magari non tutto il viaggio, ma buona parte.

giovedì 7 marzo 2013

Paradiso e infermo

C'è un posto dove non si può parlare.
Dove non si deve disturbare gli altri, non si può chiacchierare al telefono e nemmeno farlo squillare. Dove l'unico rumore che si sente sono le pagine sfogliate dei giornali. Dove fuori c'è lo stesso silenzio che c'è dentro tra montagne, pianura, alberi e piccoli fiumi. Un posto piccolo e poco conosciuto, frequentato da singoli personaggi un po' orsi e in cerca di pace.
E' la carrozza silenzio del Frecciarossa.

E ce n'è un altro in cui il casino stordisce. La musica è sparata ad alto volume e il suono dei videogiochi non dà tregua. Dove mandrie di bambini e adulti allo stato brado urlano e si rincorrono festanti. Dove le feste di compleanno e le torte e i tanti auguri a te e le palle che rotolano sulle piste si affiancano metro dopo metro. Dove non ci sono finestre, solo buio e luci che si alternano.
E' il bowling.

Oggi M è passata dall'uno all'altro senza soluzione di continuità. E non è stato facile.

mercoledì 6 marzo 2013

Adam

Adam è un ragazzo di 27 anni.Serio gentile educato. E' fidanzato da 12 anni con Rachel, ragazza di ottima famiglia, piccoa nel fisico e grande nell'animo, un bellissimo viso.
Tra un anno convoleranno a nozze.
Si sono conosciuti quando erano molto giovani durante un campeggio fuori città. Non hanno conosciuto altro amore se non quello che provano l'uno per l'altra. La ragnatela che è cresciuta intorno a loro in dodici anni è rete di sostegno e gabbia insieme.
Hanno un'unica famiglia, un solo gruppo sociale, identiche abitudini e riti che si ripetono sempre uguali. Vivono felici della reciproca appartenenza, trovando sicurezza l'uno nell'altra, come sospesi in un mondo chiuso e certo.
Ma arriva Ellie.
Ellie è la cugina americana di Rachel, giovanissima bella come le modelle del calendario Pirelli, dannata e sola.
Per Adam basta un momento.
Tutto cede.
La ragnatela tessuta in dodici anni con pazienza e volontà diventa una gabbia soffocante. La rete sociale un mondo da cui fuggire. Rachel una presenza troppo ovvia e costante.
Da una parte la certezza dall'altra la pazzia, l'incognito.
Adam lotta, cede, torna indietro.
Alla fine resta.

Ieri sera M è uscita con amiche del Club di lettura. Hanno discusso dell'ultimo libro letto. E hanno scoperto, parlando tra loro della trama del libro e della vita, che qualcuna è Adam e qualcun'altra no. E che Adam si nasce e non si diventa.

lunedì 4 marzo 2013

Il gioco dei contrari

Stralcio di conversazione telefonica con NonnaG.

"Quanto gli piace il gioco dei contrari.."
"Ah sì?"
"Sì al mezzonano moltissimo ma anche il nano apprezza.."
"Noi ci giocavamo un po' di tempo fa poi abbiamo smesso.."
"Oggi per esempio mentre tornavamo da scuola ci abbiamo giocato..il mezzonano è bravissimo"
"E quali contrari avete fatto?"
"Bè lungo corto.."
"..sì.."

"Alto basso, lento veloce, forte piano.."
"..bene.."
"Con salato sono un po' in difficoltà.."
"Sì perché per loro il contrario del sale è lo zucchero.."
"Infatti non dicono sciapo, dicono dolce.."

"..lo immaginavo.."
"Ma il contrario di dolce è amaro, non salato.. e allora poi il nano fa il furbo e comincia a fare i contrari con il non davanti"
"Tipo?"
"Trasparente? Non trasparente, lucido? non lucido.."
"Che furbetto.."
"Però devo dire che oggi mi ha proprio stupito.."
"Perché che ha fatto?"
Ha fatto un contrario che mai pensavo.."
"E sarebbe?"
"Il contrario di maritata"
"???"

"Gli ho chiesto  qual è il contrario di maritata?"
"E lui?"
"Pulzella."
"Cioè il nano ti ha detto che il contrario di maritata è pulzella???"
"Te l'ho detto che mi ha stupito!"
"..."
"E' una parola che non si usa più, non so dove l'abbia sentita, però è giusta!"

E un immediato sospetto si è insinuato in M: Mariadora.

domenica 3 marzo 2013

L'oste/2

Venerdì mattina alle 10.30 M era in ufficio da mezzora.

DRIIIN DRIIIN
"Pronto?"
"Pronto buongiorno, la mamma del nano?"
"Sì.."
"Buongiorno sono la supplente.. il nano si lamenta dice che ha mal di pancia.."
"Guardi non è la prima volta.."
"Dice che non ce la fa a restare a scuola.. vorrebbe che qualcuno venisse a prenderlo.."

"Ok adesso mi organizzo e in qualche modo facciamo.."

Alle 10.50 M nell'androne della scuola firmava l'autorizzazione per l'uscita anticipata.
"Mamma????"
"Ciao nano"
"Ma che ci fai qui???"
"Sono venuta a prenderti..mi ha chiamato la maestra..dice che hai talmente mal di pancia che non riesci a rimanere a scuola.."
"Sì ma.. nonna dov'é?"

"Nonna?"
"Sì nonna!"
"Non lo so nano sarà a casa"

"Ma io volevo che nonna mi veniva a prendere.."
"..venisse...Eh no invece sono venuta io.."
"Ma mi porti a casa dei nonni ora?"

"No ti porto a casa"
"Ma io voglio andare dai nonni a giocare con l'ipad!"
E invece tesoro mio ti porto a casa così ti riposi e ti passa il mal di pancia e non mangi niente a parte il riso in bianco e non guardi nemmeno la tele."
"Ma il mal di pancia mi è passato.. posso andare dai nonni?"
"No."


Lui si era fatto il suo programma, ma aveva fatto i conti senza l'oste.