martedì 27 settembre 2016

#Jova50

Beh te li hanno fatti tutti sti auguri e te li voglio fare anche io per benino che 140 caratteri non mi sembrano sufficienti. 
Te li ha fatti la  Bignardi che mica lo sapevo ti volesse così bene e Saturnino certo che invece lo sapevo e te li ha fatti la Soncini che sa essere cinica con molti ma si vede che tu fai parte dei pochi.
Te li ha fatti il quotidiano che io leggo tutti i giorni e anche quello che non guardo nemmeno la prima pagina.

Te li ha fatti anche il Doodle di Google che però ha fatto finta di festeggiare i suoi 18 invece dei tuoi 50, che da come ve li portate sembra che Google ci sia da 50 anni mentre te a vederti sembri ancora il ragazzino che eri.

Era il 1992 quando per la prima volta sono venuta a un tuo concerto e da allora tutte le volte che sei andato in tour io c'ero eh e sono passati davvero 24 anni a pensarci bene.

Era il 2006 quando è nato il mio primo figlio che porta il tuo nome è non è un caso.

Era il 2013 quando alla torta dei miei 40 è partita "Bella" che è la prima canzone che hai scritto per "lafrà".

Sei la colonna sonora della mia vita, sei talmente familiare da essere diventato amico. Conosco la tua risata e la tua voce, la tua andatura e la tua energia contagiosa, la tua fedeltà nei secoli che somiglia un po' alla mia.

E allora buon compleanno Jova, anche da qui




giovedì 22 settembre 2016

TEN

Il primo giro di boa
Il primo numero doppio
L'ultimo anno alle elementari
Il voto che hai preso in matematica in pagella, che è il più alto che c'è.

L'ultima volta che puoi usare le mani, per rispondere alla domanda "quanti anni hai".

Da poco più di 40 centimetri che stavi tutto nella mano di babbo, al metro e mezzo di oggi che abbiamo lo stesso numero di scarpe io e te.

Tu, divertente e ironico
Cacacazzi e sensibile come nessun altro
Bello come il sole, con quei denti grandi e storti che correggeremo e poi ci mancheranno
Tu che sei abbastanza grande da chattare con i tuoi amici, ma non per dormire senza "lucione" acceso.
Che cammini dondolando e corri col baricentro basso e anche tutti con la divisa uguale in campo ti riconoscerei tra mille.
Che sai aggiustare l'ipad di NonnaG, ma non ti sai ancora soffiare il naso
Che sei pieno di contraddizioni e domande.
Che sei così dal primo minuto che ti ho visto e sei anche così diverso che a volte non ci credo che sei lo stesso.

Tu che non ricordo quando hai smesso, ma non piangi più, proprio tu che per farti smettere le abbiamo provate tutte senza riuscire mai.

Ieri hai compiuto dieci anni.

Se sono pochi o sono tanti non lo so perchè sembra ieri che non c'eri, e sembra anche che ci sei da sempre.

Buon compleanno, ragazzo.
M