mercoledì 31 luglio 2013

Coscienza sporca e lacrime di coccodrillo last minute

Tra dieci giorni M andrà all'Altro Mare.

Ora, chi viene sull'erba abitualmente sa bene cosa significhi per M andare all'Altro Mare e che tipo di ansie le susciti il pensiero di dover affrontare i "local", o meglio le "local".
Tuttavia quest'anno ci sono delle aggravanti ad aggravare una situazione già di per sè grave:
1) nel periodo settembre - oggi M non ha fatto un solo giorno di dieta, nemmeno dopo le vacanze di natale, la pastiera della NonnaG, le settimane in compagnia degli Altri Nonni;

2) nel periodo settembre - oggi M non ha effettuato alcun trattamento di bellezza, non una puntura, un massaggio, una cavolo di carbossiterapia, niente di niente;

3) nel periodo settembre - oggi M non ha mai fatto un metro di corsa, nemmeno per prendere il tram, rincorrere i nani, fare finta;

4) la scorsa settimana M è stata vittima delle tentazioni continue del marito della collega alta che l'ha insidiata con bombette fritte, cassate cistranesi, super alcolici, pasta di mandorle in tutte le salse e taralli ai mille gusti "perchè quando vai in un posto devi gustarne tutti i sapori, altrimenti che ci sei andata a fare";

5) ieri sera M è andata a cena con le MdVR per i saluti prima delle rispettive partenze e ha ordinato l'ice cream brownie ignara di cosa le sarebbe arrivato.

ice cream brownie

M spera vivamente che nemmeno quest'anno ci sia la tanto paventata bilancia al casello dell'uscita per l'Altro Mare, perchè lei è certa che non supererebbe la prova e sarebbe rispedita a casa sotto gli occhi imbarazzati di H e gli sguardi accusatori e schifati delle barbie under 50chili.

Ma se M non mangiasse fino al 10 agosto ce la potrebbe fare?



martedì 30 luglio 2013

Casa dolce casa

Esistono posti che appartengono a M più di altri. Sono i posti che M ama di più, quelli dove si sente in pace con il mondo e con sé stessa, quelli dove non ha paura di niente, dove si sente a casa.
Alcuni di questi posti M se li porta dietro dall'infanzia, altri li ha aggiunti mano a mano, strada facendo.
C'è qualcosa che rende questi posto simili tra loro.

1) il dondolo di casa Piacentini prima con i cuscini arancioni e oggi con quelli verdi con il bordo rosso perché su quel dondolo insieme a MK ha passato le estati della sua infanzia e della sua adolescenza tra chiacchiere litigate primi amori e barbie;
2) i lavandini di Caprera perché il mare ci si specchia mentre bagna i piedi all'alba e al tramonto e perché in quel posto M si é ritrovata quando si era persa e non trovava più la strada;
3) la veranda di Lampedusa dove é tornata con H l'anno scorso a distanza di 12 anni dalla prima volta per vedere se le faceva ancora quell'effetto lì e piacevolmente scoprire che sì glielo faceva;
4) la panchina di VR che rappresenta la vita numero tre di M, quella delle scuole, dei bambini, delle amiche mamme che sono prima amiche e poi mamme; quella dove ci si trova per caso o su appuntamento con le buste della spesa, il pallone e la piazza bianca;
5) il quadrato nel giardino della collega alta in Puglia con il barbecue, il tavolo per mangiare, il muretto a secco che gira intorno e il tramonto lontano; quello che profuma di salvia e di sardegna.
Il quadrato in Puglia

lunedì 29 luglio 2013

La vacanza ideale

M, H e i nani sono tornati ieri dalla loro settimana di vacanza in Puglia ospiti della collega alta.
M ci ha pensato e ripensato ed è arrivata alla conclusione che questa settimana in Puglia ha avuto tutte le carte in regola per essere definita la "vacanza ideale".

Ingredienti per la vacanza ideale (per 4 persone):
il mare azzurro a destra e a manca
il bagno in camera
il bel tempo sempre
il giardino per mangiare fuori la sera e la mattina
il sonno continuo senza interruzioni la notte
la compagnia piacevole e affettuosa degli amici
la sana e robusta costituzione
(e cioè l'assenza di qualsiasi malattia fosse anche un raffreddore)
le nuotate di ore al largo con le pinne e la maschera
la mancanza di qualsivoglia tipo di ansia
tempo con H qb
nessun contatto con Lui o con l'ufficio in generale
la vicinanza fisica con i nani e le chiacchiere con loro
un pizzico di risate
la condivisione di un passato un po' così
la sensazione di stare a casa
anche se sei in un posto dove non eri stato mai.


giovedì 25 luglio 2013

Il padre

Fosse stato per lui M sarebbe tornata a casa rotolando. Certo la strada sarebbe dovuta essere in discesa ma forse con una buona spinta sarebbe rotolata anche in pianura. Fosse stato per lui M sarebbe stata ubriaca sette sere su sette. Avrebbe cominciato a bere al ritorno dal mare e sarebbe andata avanti fino al collasso "che tanto non devi guidare devi fare tre metri per arrivare alla porta della camera.."
Fosse stato per lui M avrebbe assaggiato gnummereddu e bombette di carne fritte con una punta di cacio cavallo dentro, ma solo una punta, e a chiudere avrebbe finito con una cassata cistranese "che una volta che sei qui non ti puoi rifiutare".
Fosse stato per lui M all'Altro Mare quello delle barbie, non si sarebbe potuta presentare tra tre settimane e probabilmente manco tra tre mesi. Che già nella sua versione pre Puglia M si sentiva inadeguata e in colpa. 

Per fortuna lui non è riuscito in tutti i suoi intenti perché M e' più forte di una cassata cistranese. Ma i dolcetti alla pasta di mandorle l'hanno rovinosamente battuta sei a zero.

mercoledì 24 luglio 2013

La piccola

È magra e alta e si muove già come un'adulta. Cammina ondeggiando e ha sempre i capelli spettinati che le coprono gli occhi. Parla a voce alta per farsi sentire. Si è creata un suo spazio perché arrivata per ultima non ne ha trovati di liberi. Ha un rapporto di amore e odio con il medio, si menano, si trattano male, dichiarano di non sopportarsi davanti al primo che passa. Venera la grande e la emula anche se è dotata di un carattere molto diverso. Fa la sentinella di tutti e se qualcuno non si comporta bene va subito a dirlo in giro. Ha i ricci scomposti raccolti in una treccia ma farebbe subito a cambio con i capelli di M perché li vorrebbe lisci e più chiari, che noi donne non siamo mai contente dei nostri capelli anche a sette anni. Odia le donne sirene e le principesse classiche.
"Scusa quali sono le principesse classiche?"
"Cenerentola, Bella, Ariel..quelle col principe."
È già questo la dice lunga. 
Ha spesso il muso e M appena l'ha conosciuta ha trovato una forte somiglianza caratteriale con il nano. Quando glielo ha detto, lei se l'e' presa parecchio. Poi però le e' passata e sono tornare amiche.

martedì 23 luglio 2013

Il medio

"Mi dai il tuo numero di telefono?"
"Si ok"
"Ti memorizzo come M.."
"Memorizzami come M amica di mamma"
"No ti memorizzo come M cognome di M"
"E come fai a sapere il mio cognome?"
"Me lo ha detto mamma e io mi ricordo tutto.."
"..."
"So anche che tuo padre e' ricco..è che facevi la hostess e che hai portato Jovanotti in aereo.."
"..."
"Che suoneria vuoi quando mi chiami? Ho una suoneria diversa per ogni persona..ma ti avviso le più belle sono tutte occupate.."
"Be non saprei.. Jovanotti c'è l'hai?"
"No ma lo scarico ok?"
"Ok grazie.."
"Ti dico una cosa"
"Dimmi"
"Non somigli per niente alla foto della tua festa.."
"Me l'ha detto anche tua sorella.."
"Lo so ma lei ti ha detto che sei più bella dal vivo invece per me sei più bella nella foto.."
"Be sono truccata, pettinata, vestita bene.."
"Già.."
"Ti puoi truccare domani?"

lunedì 22 luglio 2013

La grande

M, H e i bambini sono partiti sabato alla volta della Puglia dove stanno trascorrendo una settimana ospiti della collega alta e della sua famiglia in un posto perso nel verde degli ulivi e diviso dal resto del mondo dai muretti a secco.

La famiglia della collega alta è composta da cinque persone: la collega alta, il marito della collega alta e tre figli, la grande di 11 anni, il medio di 9 e la piccola di 7.
M sabato appena arrivata ha cercato di conoscerli un po'.
La prima che ha approcciato è stata la grande.
"Ciao"
"Ciao lo sai che sei più bella cosi che nella foto?"
"Quale foto scusa"
"La foto della tua festa quella dove eri truccata, vestita.. io odio tutti i trucchi sei più bella così"
"Ah grazie.. quindi mamma ti ha fatto vedere le foto della festa?"
"Sì certo!"
"Ah.. bello.. e senti mi puoi dire un aggettivo per ognuno dei tuoi fratelli?"
"Bè posso provare.."
"Ok allora la piccola?"
"La piccola.. acida direi no anzi permalosa.. in ogni caso ha davvero un brutto carattere"
"Ok e il medio?"
"Il medio..un aggettivo per il medio è sicuramente strano"
"Ah.. e strano come?"
"Strano per essere un maschio.. lui non gioca con i giochi da maschio, fa solo giochi da femmine.. e anche a scuola non ha amici maschi ha solo amiche femmine.."
"Ah..e secondo te perchè?"
"Non lo so proprio..ma comunque è diverso dagli altri maschi.. forse perchè è in mezzo tra me e mia sorella..non lo so.."

M non ha figlie femmine e quindi non può fare paragoni ma questa ragazza di 11 anni alta quasi quanto lei, bella, ironica, intelligente e arguta le è sembrata davvero speciale.

giovedì 18 luglio 2013

James e la vita numero due

Oggi M è tornata nella casa dove ha trascorso la sua vita numero due. 
Quella della rinascita e della perdizione, della libertà e della solitudine, quella dove è nato l'amore con H e dove è nato il nano.

Ci è tornata per farla vedere a James, un collega in cerca di fissa dimora. O almeno se non proprio fissa, comunque in cerca di dimora.
James ha 31 anni, la faccia da antipatico, il corpo di un atleta e l'intelligenza spiritosa che tanto piace a M. E' divertente, simpatico, single e non ama molto la compagnia, nè la condivisione di spazi troppo piccoli. Però adora il pane.

"E' fighissimo qui!"
"Sì è bello..io ci sono stata molto bene.."
"Ma ci stavi da sola?"
"Sì ci sono stata da sola per 4/5 anni, poi in due e poi per cinque mesi in tre"
"In tre???"
"Sì con mio figlio.."
"Scusa ma come facevate a starci in tre?"
"Bè il divano non era qui come adesso ma lì e qui c'era il lettino del nano.."
"..bisogna volersi molto bene per stare qui in tre.."
"..sì ce ne volevamo molto..ma non abbastanza da restarci"
"..."

In effetti H non vedeva l'ora di avere un ambiente separato da quello del nano, mentre M sarebbe rimasta lì per sempre perchè i traslochi la terrorizzano e l'ignoto la paralizza e i traslochi verso l'ignoto peggio.

Alla fine della visita James ha detto che non si può permettere da solo la spesa per l'appartamento e che al momento non conosce nessuno così intimamente per poterlo condividere. 
Però insieme hanno fatto una piacevole passeggiata sono andati al forno del pane e hanno comprato mezzo filone appena sfornato e una ciambella dolce.

mercoledì 17 luglio 2013

La maledizione delle scarpe

Nell'ultima settimana M tutti i giorni ha rotto un paio di scarpe.

Tutto è iniziato quando le zeppe di corda qualche giorno fa mettendo il motorino sul cavalletto si sono scollate: da una parte la zeppa, dall'altra il resto. L'unica colla che M è riuscita a trovare in ufficio (liquida, per "tutti i tipi di carta") non ha avuto nessun effetto risolutivo né minimamente migliorativo sulla situazione.

Poi è stata la volta delle espadrillas: la suola si è staccata improvvisamente dalla scarpa nella parte anteriore, rendendo la camminata di M goffa e asimmetrica.

Abbandonati i tacchi M è tornata umilmente alle ballerine verdi che hanno perso il copri tacco di gomma e per una giornata intera l'hanno fatta camminare in bilico su due chiodini di metallo producendo un ticchettio insopportabile e imbarazzante che ha mandato ai matti il collega siamese.

Il giorno dopo il cinturino dei sandali nude look ultrapiatti si è aperto scoprendo al suo interno una orribile striscia di gomma bianca che li ha resi immettibili;

Ieri sera i sandali bianchi preferiti e nuovi di pacca l'hanno abbandonata all'ingresso del concerto dei Negramaro "senza speranza" ha assicurato il calzolaio stamattina. Per fortuna i sandali in questione sono stati sostituiti da un paio identico (nuovo) previa consegna dello scontrino datato 26 giugno.

Stamattina i sandali iper fighi di perline acquistati, in saldo e con lampo rotta l'anno scorso, si sono sciolti in un mare di perline rotolanti nella stanza dell'ufficio.

M sta seriamente pensando di andare con le Birkenstock domani in ufficio, venendo meno a tutti i suoi principi etici e morali.

martedì 16 luglio 2013

Apnea

Venerdì pomeriggio prima di partire per il mare H ha manifestato la voglia di vedere i nani.
"Lo sai che un po' mi mancano?"
"E certo che ti mancano, è normale!"
"Ah".

Dopo circa due ore, arrivati a destinazione, H già non ne poteva più. 
Gli sembrava che i nani urlassero invece di parlare e che con le loro vocine stridule monopolizzassero la conversazione.

"Ma cosa è successo a questi bambini?? Perchè urlano??"

La verità è che non è successo niente  questi bambini.
La verità è che H e M sono da un mese immersi nel silenzio della loro casa vuota. Passano le sere tra un libro e un film nella calma più assoluta e si sono totalmente disabituati al rumore dei bambini. Perchè spesso quando siamo immersi in qualcosa non ce ne rendiamo conto, è quando tiriamo un po' fuori la testa dall'acqua e iniziamo a respirare che poi è più difficile tornare sotto.

lunedì 15 luglio 2013

Rotondetta

Domenica pomeriggio in spiaggia.

"Ehi H guarda che bella ragazza sta passando sul bagnasciuga!"
"Dove?"
"Lì guarda.."
"Eh sì bellina.. che gambette e che culetto.. pensa ai genitori.."
"..."
"..no, anzi, pensa al padre.. quando lei esce la sera e lo saluta ciao pà io esco.. io sarei impazzito.."
"..ma tanto a noi difficile che sarebbe venuta una figlia così.."
"Hai ragione a noi poteva venire o con i gambini secchi e pelosi come i miei.."
"..."
"..oppure bella ma rotondetta come te!"

giovedì 11 luglio 2013

La collega reiki

Quando era una ragazzina M tornava a casa da scuola con il 910.
Sul 910 c'era una ragazza più grande con i capelli castani lunghi e M pensava che da grande le avrebbe somigliato. Le sembrava di avere con lei qualche affinità.
Da allora spesso le capita di pensare d somigliare a qualcuno che incontra e di diventare così tra qualche anno oppure di essere stata così qualche anno prima.

In ufficio qualche mese fa M ha conosciuto una collega più grande, una signora molto alta e altrettanto robusta, ridanciana attenta curiosa empatica un po' strana e ha pensato immediatamente che tra qualche anno sarebbe potuta diventare come lei. Anche se questa collega è di gran lunga più alta, è bionda con occhi chiari, fuma e pratica il reiki che sarebbe una specie di pranoterapia prodigiosa contro i mali, "curabili" ha tenuto a specificare lei.

Oggi M al termine di una riunione molto affollata era in ascensore con il collega siamese la collega reiki e una terza persona.
La terza persona:
"Collega reiki ma tu vai sempre a nuotare la mattina?"
"Sì certo non potrei stare senza"
"E fai sempre tutte quelle vasche?"
"Bè dieci anni fa ne facevo anche 80.. adesso ne faccio una cinquantina..sono vecchia sono grossa ma ci vado sempre.."

Forse il nuoto non farà così bene come dicono e M farebbe meglio a mangiare meno, ma ci aveva visto giusto.

mercoledì 10 luglio 2013

Un'idea

Fino a qualche tempo fa M avrebbe desiderato il nano numero 3.
Non è mai stato un segreto per nessuno, nemmeno per i nani che da questo desiderio sono stati contagiati.
E' capitato spesso che il grande dicesse di volere un fratellino o una sorellina che si sarebbe docuta chiamare Luciana o che il piccolo se ne uscisse fuori con la voglia di un ghenghè da strapazzare e tenere in brazzo.
E' capitato che M facesse capire loro che il parere e il permesso del capofamiglia fosse indispensabile allo scopo e che la realizzazione di questo desiderio non potesse prescindere dal suo coinvolgimento.
M non è brava a spiegare certe cose e alla domanda a cosa servisse la partecipazione del capofamiglia, aveva risposto con il fatidico "semino", una cosa del tipo "bisogna che il babbo mi dia un semino perchè nasca un nuovo fratellino".

Qualche tempo fa eravamo in macchina, a M il desiderio era già passato da un po', ma i nani non dimenticano mai e il grande ha cominciato con la solita solfa del semino.
"Babbo glielo dai questo semino alla mamma??"
"Ma nano io glielo posso anche dare non è darglielo il problema, il problema è che dopo questo semino cresce e diventa un bambino come voi che piange, vuole mangiare, ha bisogno dello spazio.."
"Sì ma a quello ci pensiamo noi, io gli do il mio spazio, i miei giochi, il biberon..tu devi solo dare questo semino alla mamma e basta"
"No niente semino, siamo vecchi, siamo stanchi e non se ne parla di ricominciare da capo.."
"Uffa...."

Dopo qualche minuto di riflessione.

"Mamma! ho un'idea!!"
"Dimmi nano"
"Il semino te lo do io!!"
...

martedì 9 luglio 2013

Una favola vera

C'era una volta, tanto tempo fa, una signora che aveva portato i figli a giocare in un giardino pubblico. 
Si era seduta con loro nella sabbia e aveva cominciato a scavare e costruire piccoli castelli e formine. Giocando nella sabbia non si accorse che il suo anello le scivolava dal dito e si perdeva in mezzo ai granelli. 
Era un anello di famiglia, con un diamante al centro e due smeraldi ai lati.
La signora tornò a casa e ci mise un po' ad accorgersi dell'assenza del suo anello e quando finalmente la notò era troppo tardi per ricordarsi della sabbia e del giardino.
L'anello rimase lì affondato e nascosto nella sabbia per qualche tempo fino a quando un altro bambino, di tre anni, con il suo babbo non andò a giocare in quel giardino e lo trovò.
"Guarda papà cosa ho trovato nella sabbia!! Lo voglio portare alla mamma!"
"Ma lascialo stare lì dove lo hai trovato! Sarà tutto sporco.. quante volte ti devo dire di non raccogliere le cose da terra.. rimettilo dove lo hai trovato!"
Ma il bambino, testardo come tutti i bambini di tre anni sanno essere, quell'anello voleva proprio regalarlo alla sua mamma e così fece.
La mamma lo indossò ringraziandolo e notandone lo splendore lo portò a far vedere da un orefice. Così scoprì che si trattava di un anello autentico degli anni cinquanta.

Oggi il bambino ha trentuno anni e la sua mamma ha conservato quell'anello perchè lui lo regalasse alla donna che avrebbe scelto di amare. Quel momento è arrivato e l'anello troverà finalmente il suo senso.

lunedì 8 luglio 2013

Redenzione maxima

I nani sono al mare dal 14 giugno. 
M e H sono a Roma da soli e li raggiungono nel fine settimana. 
Loro son con i Nonni, prima con NonnaG e l'Arch per due settimane e adesso sono alla seconda settimana con gli Altri Nonni. Stanno bene, hanno la loro unica occasione annuale per mangiare bene, nuotano, imparano ad andare in bicicletta, crescono e giocano molto insieme. In una parola sono felici.

Tuttavia M si sente un po' in colpa quando sente le altre mamme che fanno le pendolari tutti i giorni per raggiungere i luoghi di villeggiatura dove abergano i loro cuccioli perchè senza non possono stare nemmeno un giorno. 
Si sente un po' in colpa quando le dicono "ma davvero riesci a non vederli dal lunedì al venerdì?"
Quando dentro di sè, nel profondo del suo animo, a volte pensa che il giusto equilibrio familiare si raggiunge proprio in questo mese estivo di libertà reciproca: i nani da M e M dai nani.
Ma sabato sera, al matrimonio del fratello giovane di NonnaG, M ha avuto la sua meritata riabilitazione davanti a se stessa e a quella parte di mondo che con lei divideva il tavolo "black jack" perchè quando gli sposi amano giocare a carte i tavoli si chiamano tresette briscola canasta bridge e anche mercante in fiera.
A questo tavolo una coppia di Milano ha raccontato di una mamma di tre bambine che all'annuncio della tata storica di tornare in Sardegna per accudire la propria madre malata, pur di non turbare la bambina di 9 anni "attaccatissima" alla tata, ha deciso di mandarla con lei e l'ha iscritta a una scuola nella campagna sarda.

La bambina ha frequentato, felice, la quinta elementare lì in mezzo alle pecore invece che nel centro di Milano in mezzo alle suore. 
E quando è tornata era in piena salute, sorridente e aveva un leggero accento isolano.
E M ha una voglia irresistibile di conoscere sua madre.

giovedì 4 luglio 2013

Progetto Moglie

Mi chiamo Don Tillman, Ho trentanove anni e sono un professore di genetica presso l’Università di Melbourne. Ho una posizione ben retribuita, seguo un’alimentazione strutturata e regolare, ho molta cura del mio fisico. Nel regno animale, non avrei alcuna difficoltà a trovare una compagna e a riprodurmi. Perciò, il motivo per cui sono ancora scapolo mi è oscuro. Tuttavia ho fatto una scoperta incredibile: statisticamente, gli uomini sposati sono in media più felici… e vivono più a lungo! Per questo ho dato vita a un progetto: il Progetto Moglie. 
Ho elaborato un algoritmo perfetto che mi consentirà di escludere le candidate inadatte, le fumatrici, le ritardatarie, le schizzinose, quelle troppo attente al loro aspetto e tutte quelle che non rispondono agli altri criteri che ho incluso nelle sedici pagine del mio questionario, come le persone inconcludenti, le disorganizzate, quelle che credono agli oroscopi e ai tarocchi, quelle ossessionate dalla moda, le fanatiche religiose, le vegane, quelle che credono nell’omeopatia.


Questo è l'inizio del nuovo libo di M e Don Tilliam è già un idolo per lei. D'altronde il suo Progetto Moglie non si discosta di molto dal Progetto Marito di M.

mercoledì 3 luglio 2013

Felicità

Ieri M non ha ricevuto nessun regalo da H perchè lui non ci pensa e dice che lei non ha gusti facili e non le piacciono i fiori e quindi niente. 
M è abituata, lo sa e non gliene importa niente, a lei piace fare i regali e continua per la sua strada.
Ieri però M ha avuto un grandissimo regalo da un altro ragazzo che l'ha riempita di felicità fino a farla commuovere (di brutto).

DRIIN DRIIN

"Pronto?"
"Ciao mamma sono il nano"
"Ciao nano come stai? Come va al mare con gli Altri Nonni? State bene? Vi divertite?"
"Sì sì tutto bene.. senti quando vieni abbiamo una sorpresa per te!"
"Ma davvero? Una sorpresa per me?? Ma che bello! E l'hai preparata tu?"

"No, l'ha preparata mio fratello però è una sorpresa e non la puoi sapere. Ora te lo passo"

Non le dire niente eh, non glielo dire che è una sorpresa ok?

"Plonto mamma?"
"Ciao amore ma davvero hai preparato una sorpresa per me?"
"Sì pelò io non ce la faccio a aspettale tutti i giolni fino a quando vieni e te la vollio dile subito!"

Nooo non gliela dire!!

"Ok mezzonano dimmi subito la tua sorpresa che sono curiosa"
"So andale in bicicletta da solo.."
"..."
".. non benissimo come mio flatello, ma ho fatto un bel pezzo lungo fino a casa dello sdentato da solo!"
"..."
"Mamma?"
"..."
"Mamma?"
"..."
"E un'altra cosa.. buon annivelsalio".


martedì 2 luglio 2013

Sara

Oggi M e H festeggiano sei anni di matrimonio. 
In realtà quando si sono sposati avevano già un figlio di 10 mesi, due anni di convivenza alle spalle e un altro paio di pendolarismo convulso e continuo.

Comunque stasera M ha pensato ancora una volta a Sara. 
Perché se le cose sono andate in questo modo e se stasera M e H sono usciti a festeggiare, è per Sara.

Sara è una ragazza molto carina, magra, bruna e con i tratti leggermente medio-orientali che la sera in cui M indossava il vestito verde al matrimonio dell'amica rausea, aveva attirato attenzione, sguardi e cuore di H.
Quando M si era avvicinata alla sposa per chiedere informazioni su H "chi è quel ragazzo con i capelli a spazzola e il pizzetto?" lei aveva risposto "lascia stare è pazzo di Sara". 
E la cosa era finita lì.

Però a Sara H non è mia interessato, nè quella sera nè mai. E dopo un anno H e M si sono incontrati di nuovo e in assenza di Sara, H si  accorto di M.. etc etc.

Questo per dire che se solo Sara avesse trovato H carino, se solo gli avesse dato una chance, M e H non sarebbero mai stati insieme, i nani non sarebbero mai nati e stasera probabilmente H avrebbe festeggiato con Sara e i loro figli medio-orientali, probabilmente femmine.

lunedì 1 luglio 2013

Il vestito verde

M e H sabato andranno a un matrimonio. Sono le seconde nozze dello zio di M, il più giovane dei fratelli di NonnaG, il pediatra dei nani e l'unico di sei figli ad avere i capelli rossi.
M ha deciso di mettersi il vestito verde.
Il vestito verde di M è il vestito che M ha messo a tutti i matrimoni ai quali è stata invitata tra il 1993 e il 2002.
Il vestito verde è stato ricavato dal vestito verde dei matrimoni di NonnaG.
Quindi quel vestito, nelle due versioni, di matrimoni ne ha visti parecchi.
Tuttavia era dal 31 agosto del 2002 che M non l'aveva più tirato fuori e quindi ieri sera quando lo ha riesumato dal fondo della cabina armadio perfettamente custodito e incellofanato, aveva qualche timore a provarselo perchè anche se M non è mai stata magra dopo i 13 anni, dal 2002 a oggi ne son successe di cose e due di queste hanno lasciato il segno.
"Mi sta!"
"Cosa?"
"Il vestito verde! Guarda ci entro! Mi sta ancora!"
"Sì lo vedo, ci entri"
"Come sono contenta!"
"..."
"E' bello no?"
"..sì.."
"Sono molto affezionata a questo vestito.."
"..."
"Lo indossavo quando ci siamo conosciuti la prima volta.."
"?"
"Sì! Al matrimonio della rausea in Puglia.. quando ci siamo conosciuti la prima volta! Avevo questo vestito ti ricordi?"
"Io quando ti ho conosciuto in Puglia avevi il costume"
"Ma no! Il giorno dopo, in spiaggia, sì avevo il costume, ma la sera prima, al matrimonio, avevo questo vestito verde!"
"Io non ti ho proprio vista al matrimonio e non ho mai visto questo vestito".

Il vestito verde reloaded