sabato 26 novembre 2016

L'utero, oggetto volante non conosciuto

Giovedì pomeriggio M si è presentata più o meno puntuale a prendere i nani alla fine dell'allenamento di calcio. Eccezionalmente era in macchina, essendo H questa settimana poco presente per motivi lavorativi.
Siccome M è sempre in motorino e non può mai offrire passaggi a nessuno, quando ne ha la possibilità vorrebbe riaccompagnare a casa tutti i bambini che incontra.

Giovedì è stata la volta dell'espaniolito.

Quando i bambini sono in macchina seduti dietro con un adulto davanti alla guida, succede questa cosa strana per cui l'adulto per loro scompare, come se esistesse un vetro impenetrabile tra la fila dietro e quella davanti, o come se la persona alla guida perdesse, una volta al volante, le facoltà visive e auditive.

Giovedì pomeriggio, appena saliti in macchina, chiuse le porte e messo in moto M è scomparsa ai loro occhi e loro tre si sono cimentati nel seguente discorso:

"A scuola abbiamo cominciato a studiare il corpo umano.." ha esordito l'espaniolito
"Davvero? E che avete studiato?" ha chiesto incuriosito il nano che evidentemente a scuola non ha ancora cominciato a studiare il corpo umano, anche perché a quanto ne sappia M sono cinque anni che studia i pianeti.
"Allora.. i maschi fanno la pipì dal pene.." ha continuato l'espaniolito
"Lo sappiamo questo!"
"Sì Sì e le donne dalla vagina.."
(Scoppio di risate dei tre, un leggero senso di agitazione per M)
"...ma le donne fanno la pipì anche da un'altra parte!!!"
"Da doveeee???" in coro i nani
"Dall'utero!" ha dichiarato soddisfatto l'espaniolito
"E che è il lutero?" ha chiesto serio il mezzonano
"Bè nella foto del libro l'utero è una cosa con una forma strana.. che se ci disegni gli occhi e la bocca dentro è uguale identico a un alieno!!"
"Mia mamma questo lutero non ce l'ha." ha dichiarato un po' deluso il mezzonano "la vagina sì, ma questo lutero no".

Rivalutare il maestro di scienze e la sua passione maniacale per i pianeti è stato un attimo.

venerdì 28 ottobre 2016

Nuvola

L'Arch è la persona più generosa che M conosca. 
Più di Babbo Natale e della Befana messi insieme.
E' generoso di cuore, sentimenti, anima. Di regali, pensieri, sorprese. 
E' generoso di tempo, di idee; regala vita.

La sua generosità non è selettiva e non è parziale, non ha occhi, nomi. E' pura, totale.

M ha beneficiato tutta la vita della sua generosità e non ha ancora smesso, tutti i giorni.

E' per questo che per una volta voleva lei fare un regalo a lui, una sorpresa.
Zitta zitta nelle ultime settimane ha provato a farlo partecipare a un evento molto importante, a cui lui teneva molto pur non avendo mai chiesto niente. 

L'evento è domani.

M poco fa ha saputo che l'Arch è stato inserito nella chiusissima lista degli invitati.
Lo ha chiamato subito.

- pronto papà ti disturbo?
- no dimmi tutto
- ho un regalo per te
(silenzio per qualche secondo poi..)
- no...
- eh
- no sì lo so domani su Rai1 alle 18..lo so.. lo vedo certo...
- no... non lo vedi tu sarai lì..
- no!!!
- sì..
- grazie che bel regalo grazie.. ma..
- ..ma?
- ..solo io?
- sì guarda la lista era chiusa e tu perché sei arch.. sono riusciti a inserirti..
- ok grazie.. mi dispiace molto per la mamma
- ...
- grazie mille davvero, un bellissimo regalo. chi devo ringraziare oltre te?

Beh, M quel no!!! se lo ricorderà per sempre.

Ma più di tutto quel "mi dispiace per la mamma".
Ma che bello è l'Amore

ps. special thanks to ME che ha reso possibile il tutto

martedì 25 ottobre 2016

Le telefonate di H

Interno in ufficio, tempo coperto, luce sulla scrivania accesa.
Ore 16:50 squilla il mio telefono. 
Sullo schermo la faccia di Husband. 

Ora, forse per le altre Wife, ricevere una telefonata dal marito in orario di lavoro è un'abitudine; per alcune financo un piacere, ma per M che MAI ha ricevuto una telefonata da H in orario di lavoro se non per ricevere questo tipo notizie:

lunedì devo andare a Buenos Aires per due settimane
oppure
mi hanno chiesto quanto tempo sono disposto a stare fuori consecutivamente perchè serve qualcuno che vada a Singapore per sei mesi
oppure
dovrò andare un paio di mesi a Sidney per la chiusura della gara
o ancora (di venerdì sera) 
lunedì vado a Caracas ma solo un mese (il nano aveva appunto un mese ed era in pieno periodo lupo)

ricevere una telefonata da H alle 16.50 è davvero una sorpresa, di più una novità.

Quindi, avendo già saputo da qualche giorno che la prossima settimana va a Buenos Aires per una decina di giorni, M risponde con un misto di ansia e curiosità.

- Pronto?
(silenzio)
- Pronto H??
(silenzio e rumore di fogli)
- Ehi... pronto???
(rumore sempre più vicino poi la sua voce)
-ma chi c'è qui???
- ...
- M sei tu??
- sì.. ma mi hai chiamato tu..
-ah deve essere partita la telefonata scusa

Click.

mercoledì 19 ottobre 2016

Rivalutazioni

Lunedì sera in motorino, io e il nano tornando a casa dopo la logopedia.
- mamma tu ci credi nel Diluvio Universale?
- insomma.. direi così così sai?
- ah..

Dopo qualche metro
- e nel topino dei denti? ci credi?
- sì nel topino dei denti sì, porta i soldi quindi è chiaro che esiste.
- ok..

- e.. a babbo natale ci credi allora perchè ci sono i regali..
- e certo quella è la prova
- ...

- e ai fantasmi? ci credi?
- no, perchè non si vedono
- ...

- mamma e a tutta la storia di Halloween che ci hanno raccontato l'anno scorso alla notte al museo?
- ...
- dai la storia di jack o'lantern quello con la zucca al posto della testa che alla fine non lo vogliono nè in paradiso nè all'infermo ..che aveva tradito il diavolo.. ed è per questo che poi è nato il purgatorio.. 
- no non ci credo però è una bella storia!
- sì...

- al Paradiso? ci credi
- a volte.. forse.. non lo so
- ah nemmeno io lo so

Quasi arrivati sotto casa
- mamma?
- dimmi
- e nell'amore, ci credi nell'amore?
- nano.. ma lo sai che a ripensarci il Diluvio Universale..non è tanto una cavolata?
- ...






martedì 11 ottobre 2016

In amore e in guerra

Domenica M vuole andare all'Auditorium, motivi suoi.
C'è un incontro inserito nel Film Festival, che non andrà a specificare.
M come in tutte e cose un po' pazze ha coinvolto KK in questa iniziativa e le ha chiesto di andare a comprare i biglietti.

I biglietti sono esauriti.

Ma M vuole andare e quando M ha un obiettivo finché non ha fatto tutto quello che è in suo potere per raggiungerlo, e chi la ferma.
M lavora in qualche modo nel mondo dello "spettacolo" e il Film Festival è spettacolo.

Quindi stamattina si è presentata dalla Donna Con La Valigia, il suo Direttore che ha preso un anno fa il posto di Lui, il giovano capo che M adora(va).
Le ha chiesto un incontro di pochi minuti, senza specificare i motivi.
Alle 12.30 la segretaria l'ha chiamata e le ha detto che erano arrivati i suoi pochi minuti.

(Livello di confidenza con la Donna Con La Valigia pari a 0,5 in una scala 0-10; argomenti extra-lavorativi dibattuti in precedenza con lei, 2: località frequentata in vacanza, numero e genere di appartenenza dei rispettivi figli. Caratteristica principale della Donna Con la Valigia: scarsa predisposizione per la parte emotiva della vita propria e di quella degli altri, M compresa; approccio maschile e quindi pratico alle situazioni. Empatia non rilevata.)

"Ciao DCLV scusa ti rubo solo pochissimi minuti..per una scemenza"
"..."
"sono qui non in veste di tua dipendente" 
(M giura su ciò che ha di più caro di aver detto proprio così)
"..."
"sono qui in veste di... AMICA" 
(M giura di nuovo)
"...beh in questo caso.. aspetta finisco di rispondere a un messaggio e sono da te"
"..."
(M in attesa, lei scrive sul telefono)
"eccomi dimmi tutto"
"beh ecco vorrei andare a un incontro all'Auditorium domenica pomeriggio.. all'interno del Film Festival e ho provato a comprare i biglietti che costavano tra l'altro 10 euro una fesseria e infatti sono esauriti e non li ho trovati e mi chiedevo se noi.. tu.. potevi richiedere un accredito per me.."
"Di che incontro si tratta?"
"Beh ecco diciamo che esula dall'ambito lavorativo è più una specie di PASSIONE"
"Lo immagino.. e con chi è questo incontro?"
"Jovanotti"
(un minimo senso di vergogna, per non aver detto Oliver Stone o Meryl Streep, ma nessun rinnegamento)
"..capisco.."
"..."
"A chi devo scrivere per richiedere questo accredito?"
"Davvero??"
"Sì certo, non ho nessun motivo per dirti di no e non mi costa niente, per cui.. a chi devo scrivere?"
(sorride)

In amore e guerra tutto è lecito.
Adesso aspettiamo risposta, e comunque KK, M se la porta lo stesso.

martedì 27 settembre 2016

#Jova50

Beh te li hanno fatti tutti sti auguri e te li voglio fare anche io per benino che 140 caratteri non mi sembrano sufficienti. 
Te li ha fatti la  Bignardi che mica lo sapevo ti volesse così bene e Saturnino certo che invece lo sapevo e te li ha fatti la Soncini che sa essere cinica con molti ma si vede che tu fai parte dei pochi.
Te li ha fatti il quotidiano che io leggo tutti i giorni e anche quello che non guardo nemmeno la prima pagina.

Te li ha fatti anche il Doodle di Google che però ha fatto finta di festeggiare i suoi 18 invece dei tuoi 50, che da come ve li portate sembra che Google ci sia da 50 anni mentre te a vederti sembri ancora il ragazzino che eri.

Era il 1992 quando per la prima volta sono venuta a un tuo concerto e da allora tutte le volte che sei andato in tour io c'ero eh e sono passati davvero 24 anni a pensarci bene.

Era il 2006 quando è nato il mio primo figlio che porta il tuo nome è non è un caso.

Era il 2013 quando alla torta dei miei 40 è partita "Bella" che è la prima canzone che hai scritto per "lafrà".

Sei la colonna sonora della mia vita, sei talmente familiare da essere diventato amico. Conosco la tua risata e la tua voce, la tua andatura e la tua energia contagiosa, la tua fedeltà nei secoli che somiglia un po' alla mia.

E allora buon compleanno Jova, anche da qui




giovedì 22 settembre 2016

TEN

Il primo giro di boa
Il primo numero doppio
L'ultimo anno alle elementari
Il voto che hai preso in matematica in pagella, che è il più alto che c'è.

L'ultima volta che puoi usare le mani, per rispondere alla domanda "quanti anni hai".

Da poco più di 40 centimetri che stavi tutto nella mano di babbo, al metro e mezzo di oggi che abbiamo lo stesso numero di scarpe io e te.

Tu, divertente e ironico
Cacacazzi e sensibile come nessun altro
Bello come il sole, con quei denti grandi e storti che correggeremo e poi ci mancheranno
Tu che sei abbastanza grande da chattare con i tuoi amici, ma non per dormire senza "lucione" acceso.
Che cammini dondolando e corri col baricentro basso e anche tutti con la divisa uguale in campo ti riconoscerei tra mille.
Che sai aggiustare l'ipad di NonnaG, ma non ti sai ancora soffiare il naso
Che sei pieno di contraddizioni e domande.
Che sei così dal primo minuto che ti ho visto e sei anche così diverso che a volte non ci credo che sei lo stesso.

Tu che non ricordo quando hai smesso, ma non piangi più, proprio tu che per farti smettere le abbiamo provate tutte senza riuscire mai.

Ieri hai compiuto dieci anni.

Se sono pochi o sono tanti non lo so perchè sembra ieri che non c'eri, e sembra anche che ci sei da sempre.

Buon compleanno, ragazzo.
M



venerdì 22 luglio 2016

La signora numero 819

Ieri pomeriggio ore 14.00
"Buongiorno ho un appuntamtno per una mammografia"
(pratiche varie)
"La chiameranno con il numero 820"

Pochi minuti più tardi.

"Numero 820?"
"Si buongiorno.."
"Venga, si accomodi qui e si spogli la parte superiore"
(svolgimento esame)
"Bene adesso aspetti qui in corridoio; se è tutto a posto le portiamo il referto, altrimenti verrà il dottore"
"Ok grazie".

Quindici lunghissimi minuti più tardi arriva un tipo, anziano, minuto, e senza camice.

"Signora M?"
"Si"
"Venga.."
"No guardi io già fatto l'esame, aspetto solo il referto.."
"Lo so sono il dottore B, mi segua"

(corridoio stretto e per fortuna breve)

Si entra in un stanza piccola,con una scrivania stretta e due monitor grandi in quello a destra il profilo di una tetta del 2015 e in quello a sinistra il profilo di una tetta (lo stesso) del 2016. 
Quella del 2015 è tutta uguale, come ricoperta da uno strato uniforme di nebbia. 
Quella del 2016, nella la nebbia, ha due buchi.

M si siede davanti alle tette del 2015 e del 2016.
Il dottore minuto senza camice si siede accanto a lei.
"Allora.. M ha detto?"
"Si, M"
Lui digita sulla tastiera il nome di M e le tette scompaiono dai monitor. Al loro posto altre due tette stessi anni ma identiche tra loro.
"Quindi quelle di prima non erano le mie?"
"Per sua fortuna, no"

Io non l'ho vista la signora numero 819, ho visto solo i profili delle sue tette del 2015 e del 2016 sul monitor, ma ho pensato a lei tutto il giorno ieri e ancora oggi sto pensando a lei.

Ieri è morta Irene Bernardini. Aveva una rubrica che M seguiva sempre sulla sua rivista preferita. Forse è stata anche lei una signora numero 819.
A lei è dedicato questo post.






martedì 2 febbraio 2016

A pranzo con la donna con la valigia

La prima volta che Lei l'ha invitata a pranzo, non era andata benissimo.
M aveva proposto di mangiare camminando ma Lei non aveva reagito bene.
Allora M aveva messo in campo il piano B e cioè mangiare sedute alle insalate.
Il posto scelto però non era vicinissimo e Lei aveva una borsa molto pesante.

Inoltre M si era sperticata nella descrizione di tutte le insalate che avrebbero trovato una volta giunte a destinazione e una volta giunte a destinazione lei aveva scelto la parmigiana di melanzane.

Alla fine mentre M era al telefono con H che era in trasferta in Sardegna e quando è in trasferta non chiama mai e quindi è bene rispondere quando lo fa, Lei era andata a pagare e M si era distratta, non ci aveva pensato e insomma erano tornate in ufficio e non l'aveva nemmeno ringraziata.

La seconda volta, oggi, Lei si è presentata senza borsa e senza cappotto pronta per una lunga passeggiata e per mangiare camminando. Sono andate a prendere una piadina (Lei sempre con le melanzane che però non sono la sua verdura preferita, che invece è il carciofo) e stava andando tutto decisamente bene. M si è offerta di pagare dopo essersi scusata per come fosse andata la volta precedente, ma una volta aperto il portafoglio si è accorta di avere solo i 5 euro che H le aveva prestato ieri per pagare il macellaio, dal quale si era presentata senza avere i soldi sufficienti per comprare le polpette.

Per fortuna, mentre stava quasi per soffocare dalla vergogna di chiedere a Lei di pagare anche stavolta, è stata felice di ricordare che aveva appena preso l'anticipo per la trasferta della prossima settimana e ha tirato fuori una busta con dentro svariate centinaia di euro in pezzi da 100 e, fiera, ha pagato.

Poi hanno passeggiato, chiacchierato, preso un caffè e sono tornate in ufficio rimirando le foto dei nani che M tiene nel portafoglio.

Non c'è due senza tre, speriamo.

giovedì 28 gennaio 2016

Succede

Succede che oggi pomeriggio, dopo una riunione con tra gli altri Numero 4, in cui proprio lui era stato messo al corrente di una situazione da risolvere e dalla quale era uscito piuttosto avvilito perché l'unica soluzione immaginata era contraria ai suoi principi più solidi, M abbia avuto una idea che forse poteva aiutarlo a trovare una soluzione  meno dolorosa e abbia pensato di contattarlo su whatsapp perché le telefonate sono troppo invadenti e gli sms antichi, e per lei che si occupa di digital, sono vietati come anche è vietato presentarsi alle riunioni con le stampe dei documenti o in treno con il biglietto cartaceo.
Quindi gli ha scritto un asettico messaggio su whatsapp:
"Sono M possiamo sentirci prima che tu faccia qualsiasi mossa? Forse possiamo ovviare.. grazie"

Poi è andata a prendere i nani a scuola e si è avviata al calcio.

E succede che poco più tardi nello spogliatoio con il mezzonano mezzo nudo e mezzo vestito, le squilli il telefono: Numero 4, e lei abbandoni il mezzonano mezzo nudo e mezzo vestito nello spogliatoio e si precipiti fuori.

"Pronto?"
"Pronto sono Numero 4 e sono tutto orecchi"
"Pronto.. si.. ciao.. senti.. mi è venuto in mente che bla bla bla bla e bla bla bla e anche un'altra volta era successo che bla bla bla.. e insomma.. io credo che tu vieni da fuori e hai sicuramente delle idee fighissime e una vision stratosferica, ma io sono tantissimi anni che lavoro qui e forse questa soluzione che a te sembrerà ridicola forse potrebbe essere quella giusta..."
"...interessante proposta..."
"..."
"...senti facciamo così, fammici pensare un momento..ok?"
"..."
"..oh e grazie eh molto preziosa questa tua osservazione, mi hai aperto un mondo..ciao"
"..ciao"

Insomma questo per dire che a volte succede che ci siano alcuni megadirettorigalattici che anche se vivono nel piano con i divani di pelle umana e la doppia porta imbottita perché la loro vita è piena zeppa di segreti aziendali importantissimi, che hanno in stanza una porticina nascosta dalla quale riemergono con cose da mangiare e da bere e che quindi secondo M è la cucina, ecco succede che alcuni megadirettorigalattici rispondano a un messaggio su whatsapp e restino in ascolto e che financo ragionino sulle cose che sentono al telefono.

E M è molto contenta che tutto questo succeda, che esistano megadirettorigalattici di tal fatta e soprattutto che si abbia l'immancabile occasione di poterci lavorare e spera di diventare culo e camicia (più camicia che culo) per Numero 4 perché ogni mezz'ora passata con lui si sente più alta di mezzo centimetro.

ps. il mezzonano è stato poi recuperato tre quarti nudo e un quarto vestito e portato a quattro quarti.

mercoledì 27 gennaio 2016

NonnaG, i compiti, la c e la q

Qualche pomeriggio fa.
In ufficio. 
Ore 17.30.
In stanza di M alla presenza di due colleghi venuti per una riunione informale.

DRIIIINNN DRIIINNN
"Pronto?"
"Ciao ho preso i bambini a scuola tutto ok, il grande è a catechismo e il piccolo a casa qui con me. hanno fatto i compiti ma vanno corretti!!"

"Ok va bene grazie"
"No aspetta dico davvero non può scrivere scuola con la c in quarta elementare!"

".."
"Sì dico davvero ha scritto scuola con la c!"
"Ma scuola si scrive con la c!"
"Ah.. davvero?? ma sembrava così strano a vederlo..."
"..."
"E come mai era strano?"
"Non lo so.. squalo si scrive con la q ma scuola si scrive con la c!"
"Ah certo squalo era squalo che ha scritto con la c!!! Non scuola!!!! Scusa ho fatto confusione! Il nano ha scritto squalo con la c!"

"Ok allora sì squalo con la c è sbagliato.. ma scuola è ok.."
"Ok.. ciao"
"Ciao"

"Era tuo figlio?"
"No, mia madre."


martedì 12 gennaio 2016

Numero 4

E’ molto gentile e non beve caffè. Lui prende il tè; se lo fa portare su un piccolo vassoio e lo gusta lentamente senza aggiungervi niente. 
Veste classico, è sicuramente più alto della media, ha occhi trasparenti, una leggera stempiatura bionda, tutto sommato una bella figura longilinea e curata. 

E’ molto educato, ha un accento del nord, è attento, ascolta tutti e non gli sfugge niente. Sorride volentieri anche se i lineamenti possono sembrare duri. E’ arrivato da un mese nell'ufficio di M in un ruolo apicale ed è un capo diretto per lei. Non in sostituzione dei precedenti, in aggiunta e precisamente il numero 4 e di fatto è capo anche degli altri tre. 
La prima volta che si sono incontrati l’ha voluta conoscere lui e M si è presentata a questo tete a tete incuriosita e piena di speranze e ancor più incuriosita e piena di speranze ne è uscita. Hanno chiacchierato di tante cose davanti alla sua tazza di tè in maniera amichevole e semplice. Da allora non si sono più incontrati da soli, ma in tutte le occasioni quasi quotidiane in cui sono stati nella stessa stanza, lui ha dimostrato preparazione, intuito, competenza, educazione innata e curiosità inusuale per uno nel suo ruolo. 

Nei prossimi giorni M e il collega siamese saranno impegnati nella prima vera attività da lui richiesta e M è molto motivata. E’ la prima volta da quando Lui, il suo ex giovane e iperstimato capo se ne è andato, che si sente in buone mani. 
E forse insperatamente ha trovato la luce in fondo al tunnel, il chiodo che scaccia il chiodo, il portone che si apre dopo la porta, l’altro papa dopo la morte del precedente, un nuovo Lui con la L grande. 

martedì 5 gennaio 2016

Le conseguenze del "niente tele la mattina"

Mattina, in ufficio.
DRIIIN DRIIN

"Pronto?"
"Ciao mamma.."
"Ciao nano sei già sveglio?"
"Sì.. volevo augurarti una buona giornata.."
"Grazie.. che carino.. "
"Ciao"
"Ciao"


Tre minuti dopo.
DRIIIN DRIIN

"Pronto?"
"Ciao.."
"Ciao..dimmi.."
"No niente volevo sentire la tua voce.."
"Ah.. bè sei molto dolce.. però ora devo finire una cosa ok?"
"Ok..ciao.."

Due minuti dopo
DRIIIN DRIIN

"..."
"Ciao mamma senti..un po' mi annoio.."
"Tuo fratello dorme?"
"Sì.."
"Va bene tra poco vedrai che si sveglia e allora non ti annoi più!"
"Ok..ciao.."

Cinque minuti dopo
DRIIIN DRIIN

"Pronto..."
"Ciao mamma il mezzonano si è svegliato!"
"Ah bene..adesso fate colazione ok?"

"Ok.."

Trenta secondi dopo
DRIIIN DRIIN

"..."
"Buongiorno (ride) è lei che ha ordinato una pizza?"
".."
"Dai mamma scherzavo!"
"..."

Dieci minuti dopo
DRIIIN DRIIN

"Pronto nano senti devo davvero finire cosa.."
"ok.."

un minuto dopo
DRIIIN DRIIN

"..."
"Finita???"
"..."

Le telefonate sono andate avanti parecchio con varie richieste/scuse con rapporto di 1 a 1:
posso invitare l'espoaniol?
l'espaniol può restare a pranzo?
mamma pensa che fortuna ho messo il canale rtl e c'è Pieno di vita la senti?? mi ha fatto subito pensare a te!"
possiamo invitare lo sdentato?
mamma puoi dire allo sdentato di portare il telecomando della play?
mamma posso dire "sculato"?

Dopodomani per fortuna ricomincia la scuola.

lunedì 4 gennaio 2016

2016 good intentions

Eccoci qui all'inizio, o come direbbe la rausea all'incomincio di un nuovo anno ed ecco come al solito, banalissima, la lista dei buoni propositi di M per questo nuovo anno così come le vengono in testa, in disordine:
1) passare il maggior tempo possibile con i nani, anche mentre stanno facendo altro e non se la filano di striscio, comunque essere lì con loro, presente, che tra poco oltre a non filarsela di striscio non divideranno più nemmeno gli stessi spazi;
2) esprimersi di più, parlare, chiedere, se necessario perché tenere tutto dentro non solo è inutile ma anche soffocante e le cose che non si dicono rischiano di diventare enormi che invece a dirle sembrano tutte banalmente risolvibili;
3) riprendere, con frequenza dell'obbligo, il cinema del venerdì sera, abitudine molto amata ma persa negli ultimi anni per una serie di motivi che non vale la pena elencare qui;
4) terminare la visione delle serie tv interrotta: nell'ordine Good Wife, House of Cards, In Treatment. E iniziare la visione di True Detective tanto sponsorizzata dalle amiche;
5) aumentare il numero di incontri del Club di Lettura perché negli ultimi tempi sono diventati troppo rari ma sempre preziosissimi e spesso illuminanti;
6) portare i nani sulla neve. capire se interessa loro l'articolo. Non una settimana intera magari, e non sulle Dolomiti sia ben chiaro, ma una montagna più umile, più facile perché non è giusto che se M odia la settimana bianca loro non abbiano la possibilità di farsi una propria opinione, che lei spera sia trasmessa geneticamente di generazione in generazione identica;
7) Leggere leggere leggere perchè da quando è iscritta a tutti i social network la principale attività serale è diventata farsi i fatti degli altri, seguirne le attività e gli aggiornamenti e i libri che compra e che ancora qualcuno le regala in formato cartaceo (e non smettete mai per favore) si impilano sul comodino e le storie che contengono restano sconosciute a M e rinchiuse ed è un peccato;
8) convincere H che il divertimento, lo svago, le vacanze sono lecite e utili;
9) continuare a nuotare nuotare nuotare che l'anno scorso M ha molto sofferto per non averlo fatto e quest'anno che, per la prima volta nella sua vita, ha cambiato piscina, M è contenta tanto che il nuovo istruttore meriterà senz'altro un post a sè;
10) ricominciare a venire qui sull'erba, se non tutte le sere, comunque più spesso di quanto M non abbia fatto negli ultimi mesi perché ne sente la mancanza e il bisogno, perché forse ha acquistato maggiore forza e soprattutto perché, cosa che lei mai aveva immaginato, i nani hanno cominciato a leggerla, previo lavoro di selezione da parte dell'autrice, e la adorano almeno quanto la adora lei. Ed è una cosa talmente bella e inaspettata che anche l'imperturbabile H ne resta commosso.

Buon incomincio a tutti voi che passate ancora saltuariamente di qui.