lunedì 30 dicembre 2013

Highlights 2013

Gennaio
La prima pagella di prima elementare del nano che, anche se non era eccezionale, è comunque un momento saliente che non si dimentica;
Febbraio
I nani mascherati dalla mattina alla sera da Ironman e Thor per tutto il mese e oltre;
Marzo
La prima settimana perché con marzo inizia il mese della primavera, delle giornate più lunghe e del profumo nell'aria;
Aprile
La prima puntata di The Voice a Milano anche se era un giorno di festa: l'adrenalina subito prima della diretta e il crollo emotivo alla fine;
Maggio
La festa per i miei quaranta organizzata dall'Arch perché è stata memorabile e perché sono sopravvissuta a questo terrificante traguardo senza troppi intoppi;
Giugno
Il concerto di Jova a Milano e il fine settimana a Ponza con H gentilmente offerto dalle MdVR;
Luglio
La settimana in Puglia dalla collega alta, le nuotate con lei al largo, le case a punta e le cene nel quadrato dietro casa;
Agosto
La settimana all'Altro Mare tutti insieme;
Settembre
Quando ho visto per la prima volta la Maestra Roberta Santa Subito e ho capito che era "lei";
Ottobre
Quando per poco non mi sono ritrovata a mimare le uscite di emergenza nel salottino di pelle umana del mega direttore galattico;
Novembre
L'ago sotto i 53;
Dicembre
Il quinto compleanno del Mezzonano con i suoi amici preferiti il 5 e a natale i pacchetti di H sotto l'albero, per me.
Buon 2014 a voi che passate sull'erba..

domenica 29 dicembre 2013

Non sopporto

Non sopporto quelli che mangiano con la bocca aperta,
che parlano con il boccone in bocca,
che puliscono le posate con i tovaglioli o, peggio ancora, con la bocca.
Non sopporto quelli che interrompono un discorso per dire una cosa inutile e banale che spesso non c'entra niente;
quelli che a loro è successo sempre di più di quello che è successo a te, quelli che so' tutto io,
quelli che non ascoltano,
quelli che non capiscono,
che non approfondiscono
e parlano per luoghi comuni e per sentito dire.
Non sopporto gli uomini anziani che fanno i giovani, quelli simpatici a tutti i costi e gli uomini che si tingono i capelli.
Non sopporto i tuttologi,
quelli che parlano del tempo,
quelli che bestemmiano,
quelli che tirano le cartacce dal finestrino,
quelli che fumano dove non è permesso,
quelli che parlano al cinema e quelli che non si lavano.
Non sopporto la prepotenza, non sopporto quando faccio una domanda e nessuno mi risponde,
quando vorrei essere da un'altra parte e non posso, quando nemmeno chiusa in bagno trovo un po'di pace.
Non sopporto l'arroganza, la finzione, le bugie inutili e l'aridità.

Eppure M è in vacanza da 9 giorni.

lunedì 23 dicembre 2013

La storia di Mirella

Mirella è sposata. Ha tre figli piccoli. Un marito che non ama e un lavoro.Un giorno incontra un uomo. Se ne innamora follemente, follemente ricambiata.
Per un senso di dovere e responsabilità verso i figli, Mirella per anni vive due vite, abita in due case, e continua a lavorare.
Quando i figli diventano grandi sono proprio loro a consigliarle di andare da lui.
Lei fa la sua scelta. Si separa dal marito e si risposa.
Per dieci anni vive la storia d'amore che aveva sempre desiderato e mai creduto possibile.
Una mattina come le altre lui esce per andare a lavorare "ciao ci vediamo stasera", e sparisce.
Ma non è come quegli uomini che escono a comprare le sigarette e non li vedi più.Non ha un incidente, un malore, semplicemente sparisce.Il giorno dopo lei chiama l'ufficio di lui.
"Non sappiamo cosa dirle signora, la macchina è qui".
Lui era un agente della Cia.
Sono passati dieci anni e lei per sopravvivere ha dovuto inventarsi la sua morte perchè ci sono volte in cui la morte non è la cosa peggiore.
Mirella oggi ha circa 65 anni. E' una bella signora americana elegante e discreta che vive a Roma ormai da sempre. Continua a lavorare e quando la vedi non diresti mai che nasconde una storia che è più di un romanzo, più di un film, ma che semplicemente è la sua vita.

mercoledì 18 dicembre 2013

Lettera a Babbo (Natale)

Caro H,
quest'anno abbiamo apportato qualche piccola modifica al nostro menage familiare nell'intenzione di portare beneficio a tutti.Ti sei iscritto in palestra, passi le mattine del sabato e della domenica pedalando e sudando su un bicicletta senza ruote, la sera esci per andare a tirare due pugni a un sacco appeso al soffitto e giochi a tennis con regolarità. Questo significa che nel fine settimana ti risparmi quelle mattine che ti vedevano, unico maschio adulto, con i bambini al parco o nel giardino sotto casa o sul campo di pallone. E significa anche che quando torni sei più contento di vederli, più rilassato e pronto per stare con noi, più sorridente e soddisfatto. Sono molto contenta di questo perchè te l'ho consigliato io e sapevo che ci avrebbe fatto bene perchè è la qualità del tempo speso a contare, non la quantità, ne sono convinta.Dal canto mio, io continuo a nuotare felice la mattina e ho anche aggiunto una quarta ora di piscina al nuoto settimanale per un totale di 16 ore di nuoto al mese che tradotte in km sono circa 40. Sono convinta che dare l'esempio ai bambini di come si possano serenamente conciliare interessi personali, impegni lavorativi e esigenze familiari, nonchè insegnare loro l'importanza dell'autonomia e dell'indipendenza all'interno di una coppia sia una cosa sana e giusta.Adesso avrei una novità da sottoporre alla tua attenzione. Mi piacerebbe a giugno andare a fare un fine settimana di swim trekking che sarebbe nuoto con maschera, pinne, muta e boccaglio intorno a un'isola con un guppo di persone, una guida e un istruttore, ognuno con un piccolo barchino a chiusura stagna legato in vita per contenere le proprie indispensabili cose. Non sono ammessi bambini sotto i 12 anni e quindi non posso portare i nani, nemmeno chiusi dentro il piccolo barchino stagno. Mi piacerebbe che venissi anche tu, ma so quanto consideri noioso nuotare, come a te piacerebbe che ti accompagnassi al cinema a vedere i film da maschi, ma a me proprio non piacciono. In ogni caso se vuoi venire sei il benvenuto (santi nonni).A me nuotare piace parecchio, soprattutto nel mare e ancor di più nel mare delle isole, quindi vorrei provare. Sceglierei comunque una destinazione vicina e facilmente raggiungibile.Verrebbe anche la collega alta che di figli al suo H ne lascerebbe tre, quindi alla fine c'è sempre chi sta peggio.
Pensaci che giugno è ancora lontano,
baci
M

martedì 17 dicembre 2013

Stronzo

Stasera rientrata dall'ufficio M è stata come sempre accolta calorosamente dalla muta Mar.
I nani erano invece parte integrante del dvd degli Avengers che ultimamente ha rimpiazzato quello di Goldrake.
"Ragazzi sono tornata.. possibile che nemmeno mi salutiate?"
...
"Cosa avete fatto oggi? Com'è andata a scuola? E il calcio? Che mi raccontate?"
...
"Basta nano dammi il telecomando..ecco fine. Parliamo un po'.."
"Uffa che pizze!"
"Ma come che pizze non ci vediamo da stamattina avete voglia di stare un po'con me o no?"
...
"Dai Mezzonano vieni qui raccontami qualcosa di oggi che sono curiosa"
"Non voglio pallale"
"E dai una cosa di oggi, che io non ci sono mai, non so cosa fate, che vi succede.."
"No"
"Dai una sola, per me.. la vostra mamma adorata.."
"Okkeeei...solo una pelò"
"Va bene solo una.."
"Lui mi ha detto stlonzo."
(Ma perché uno non si fa mai i fattacci suoi? Non erano meglio gli Avengers?)

lunedì 16 dicembre 2013

Indovinello

"La magrezza ti invecchia"
"..."
"Non ti avevo riconosciuto! Ma sei dimagrita? O forse sono i capelli scuri..."
"..."
"È la prima volta nella tua vita che dimostri l'età che hai"
"..."
"Bisogna stare attenti che qualcuno ti porta via a te adesso"
"..."
"Oltre a essere più magra sei anche più sorridente"
"..."
"Sei sempre giù da quando digiuni"
"..."
"Sei riuscita ad avere dalla cintola in giù il corpo da maschio che tanto volevi"
"..."
"Sbaglio o non ti ho mai visto così magra da quando ti conosco?"
"..."
"Ma stai male? Sei innamorata?"
"..."
"Secondo me ci hai perso, avevi quella bella faccia tonda.."
"..."
"Dimmi subito cosa hai fatto che, qualsiasi cosa sia, voglio farlo pure io!"
Queste sono alcune delle frasi che M ultimamente si è sentita ripetere. Alcune sono di amiche e colleghi vari. Una di queste è di NonnaG, una dell'Arch, una di H.
Provate a indovinarne la paternità..

domenica 15 dicembre 2013

Dall'altra parte

Questo fine settimana è venuta a trovarci la zia giovane. La zia giovane è la sorella piccola di H, quella di cui M ha scoperto l'esistenza solo mesi dopo aver conosciuto H, perché lui le parlava solo dell'altra sorella, quella grande. Tra H e la zia giovane ci sono 15 anni, che - dicono - segnano il passaggio da una generazione all'altra. Si può dire quindi che H e la zia giovane sono di generazioni diverse.
Era la prima volta che qualcuno dormiva qui in casa con noi. Ed era la prima volta che la zia giovane ci veniva a trovare da sola, senza il suo fidanzato storico.
I nani sono stati super contenti della sua presenza in casa, H forse non se ne è nemmeno accorto e M ha approfittato per fare qualche domanda sulla fine delle relazioni che è un tema che la appassiona assai e di cui ha una certa conoscenza diretta.
In particolare a M interessava molto capire come si sta dall'altra parte, cioè dalla parte di colui che decide, ché l'esperienza di M è invece quella di colui che subisce la decisione altrui.
In ogni caso la zia giovane sta bene: è in forma, dorme, mangia con gusto, gioca con i nani senza spazientirsi e chiacchiera volentieri.
Dall'altra parte di sta decisamente meglio.

giovedì 12 dicembre 2013

Debutto televisivo

M sta lavorando nella redazione dei panini da luglio. Tutti i venerdì sera invece di andare al cinema con H come d'abitudine, va negli studi televisivi con il collega siamese, in una stanzetta gelida affollata e puzzolente di fumo perché nel mondo dello spettacolo sono tutti un po' nervosi e si fuma parecchio.
Il suo lavoro di svolge dietro le quinte in totale anonimato.
Ieri sera. Puntata speciale in seconda serata. Nella redazione dei panini ore 22.30.
"Ehi conduttore mi raccomando siamo venuti fin qui a quest'ora io e il collega siamese, 4 figli in 2 che oggi non abbiamo manco visto..Non dimenticarti di lanciare la domanda che sennò vengo in studio e ti meno!"
"Bella idea! Vieni in studio!"
E così quaranta minuti dopo una M microfonata e spazzolata veniva ripresa per una manciata di secondi intenta a ricordare al conduttore di lanciare la domanda.
Livello di vergogna 11.
Oggi pomeriggio, dal parrucchiere che porco mondo ha toppato completamente colore.
DRRRINNN DRRRINNN
"Pronto?"
"Ciao M sono il collega autore"
"Ciao dimmi"
"Sono qui davanti alla tua stanza.Volevo parlarti.."
"No oggi pomeriggio non ci sono..puoi dirmi per telefono?"
"Avrei preferito di persona..ma ok.Senti il conduttore vuole che dalla puntata di domani sera sia tu a lanciare la domanda.."
"..."
"Ti siedi tra il pubblico e lui a un certo punto fa M qual è la domanda di oggi? E tu la domanda è questa.."
"..."
"Poi alla fine della puntata dai i risultati sempre seduta tra il pubblico.."
"..."
"Ok per te?"
"No"
"Come no! Ma ti sei rivista?"
"No guarda non mi sono né vista ne rivista, siete pieni di ragazze giovani carine spigliate che fanno questo di mestiere e che non vedono l'ora sicuramente.."
"Il conduttore vuole te. Ti ha rivista e vuole te."
"Ma io vengo malissimo..nei filmini di Natale poi ho una voce tremenda.."
"Senti lascia giudicare ai professionisti ok?"
"..ma..aspetta.."
"Si comincia domani. Ciao"
Livello di vergogna 111.

mercoledì 11 dicembre 2013

Santa Subito

"Lei è la mamma del nano..."
"Sì complimenti che memoria!"
"Bè sto facendo un ripasso.. approfitto.. si accomodi.."
(mi siedo)
"Suo figlio mi fa disperare!"
"..."
"Sì dico sul serio!"
"..bè come incipit non c'è male.. che faccio mi alzo e ne proviamo un altro?"
"Ma no! Iniziamo dalle cose brutte ok?"
"..."
"Suo figlio è disgrafico.."
"..."
"..disordinato.."
"..distratto.."
"...chiacchierone.. si gira sempre a chiacchierare con i compagni del banco dietro di lui.."
"..."
"Disattento, ha una curva dell'attenzione brevissima.."

"..è infantile.. certe volte mi ha anche fatto vedere le lacrime.."
"..."
"..è agitato, anche quando andiamo in palestra corre salta.. per metterlo in riga ci vuole una pazienza.."
"..."
"..vuole dirmi qualcosa?"
"..no, mi chiedevo le cose belle quando cominciano.."
"..guardi è molto sveglio, se non il più sveglio uno dei più svegli della classe, è molto intelligente, ha una proprietà di linguaggio inusuale per la sua età, fa i compiti, legge speditamente, nel dettato riesce a seguirmi, oggi gli ho messo nove.. il copiato non gli piace invece perché da solo si distrae.. insomma il mio giudizio non può che essere positivo"
"..mi fa molto piacere.."
"E poi è un bambino educato e si vede che è molto seguito a casa.."
"..."
"..lei è..molto attenta alla grammatica?"
"..bè.. io abbastanza.. per me è importante.."
"Glielo chiedo perché suo figlio mi dice che lei gli spiega le regole, mi ha raccontato della regola dell'accento: della a che cade se incontra un'altra a e al suo posto lascia un apostrofo.."
"..."
"..e poi che se non si ricorda una cosa, una suddivisione in sillabe per esempio la cerca sul telefono e cerca anche la regola per capire e potergli spiegare come funziona e perchè.."
"..."
"Guardi che non si deve vergognare.. è una cosa positiva, molto. Mi dice che la sera fate il gioco dello spelling e della divisione in sillabe.."
"..sì.."
"Bene, se voi a casa lo seguite in questo modo e io a scuola anche, il bambino ha grandi potenzialità"
"..ci proviamo.."
"Bravi."
(mi alzo)

"Ci vediamo il 21 alla festa di natale"
"Sì certo, arrivederci"

"Arrivederci"

Oggi c'è stato il primo colloquio con i maestri del nano.
M è stata contenta delle cose del tutto condivisibili che ha detto sul nano la maestra RSS.
Meno di quelle che ha detto su di lei.

martedì 10 dicembre 2013

Sexy

Questa settimana sono venuti a trovarci gli Altri Nonni. Quando vengono loro M si riposa un po', smette i panni del Bianconiglio, non pensa alle cene e non fa la spola tra una scuola l'altra la piscina il campo da calcio.
M è grata agli Altri Nonni che vengono troppo di rado e quando vengono cercano di essere  il più possibile utili e di non dare fastidio a nessuno.

Quando ci sono loro M trova la spesa fatta, la cena pronta con diversi menù per diversi palati, la pasta e la piada fatte in casa, il profumo del forno e la muta Mar in un angolo un po'diffidente e un po'divertita.
Ieri sera, al rientro a casa dall'ufficio. In cucina.
"Buonasera..mmm che profumo buono..mannaggia a voi..tutta sta fatica.."
"Dai che per tè c'è sciolo la carne e l'inscialata!"
"Sì sì..e la piada, i biscotti con le mandorle.."
"Ma dai che scei magriscima! Hai visto muta Mar com'è diventata magra la scignora?"
"Oh sì she's sexy!"
"..."
"Yes m'am very sexy now!"
La muta Mar non parla mai. Se deve comunicare qualcosa a M le scrive un sms dalla sua camera al soggiorno. Ma di fronte all'allegria degli Altri Nonni anche lei si è lasciata trasportare, ha trovato il coraggio e ha detto la sua.

lunedì 9 dicembre 2013

Independence day

Sabato mattina verso le 11 M e i nani si recavano dal Maresciallo, che non c'è più ma comunque resta il brand un po' come la Apple dopo Steve Jobs, a comprare 53 euro di pile per le nuove macchine telecomandate e tre quaderni per la Maestra RobertaSantaSubito.
Per chi non lo conosce, il maresciallo è un negozio dove puoi torvare qualsiasi cosa, dai detersivi ai giocattoli, dalle candeline alle caramelle, dalle maschere di carnevale ai più stagionali addobbi di natale.
E' per questa varietà di offerta che una volta dentro M e i nani si sono separati: lei si è avviata verso il corridoio dei quaderni perchè la Maestra RSS ha precedenza su tutto e i nani verso quello dei giocattoli.
Una volta alla cassa, M ha chiamato a rapporto i nani ma soltanto uno di loro si è prersentato al suo cospetto. E stranamente quello più disubbidiente.
"Vai a chiamare tuo fratello che andiamo"
"Mio fratello non c'è"
"Dai vallo a cercare e digli che stiamo andando"
"Mamma davvero mio fratello non c'è!"
"Allora vai a vedere se sta qui fuori dalla porta e se lo trovi sgridalo che lo sa che non deve uscire, io intanto pago le duemila pile e i tre quderni"
"Mamma? Fuori non c'è..."
"..."
"Davvero non c'è fuori.. ora che fai lo sgridi tantissimo?"

"..."

M ha lasciato pile e quaderni alla cassa e si è messa alla ricerca del mezzonano prima tranquilla dentro il negozio e poi un po' più agitata fuori.
Ha cominciato a chiamarlo per nome, ma il nome le ritornava indietro senza risposta.
"Sta cercando un bambino?" le ha chiesto una signora.
"Sì.. era qui con me nel negozio.. ha un giubbotto verde.."
"L'ho visto uscire dal maresciallo e allontanarsi-con-un-signore".

A quel punto, erano passati almeno 4 minuti dall'inizio della ricerca e M ha sentito il cuore fermarsi, ha iniziato a percorrere tutto il marciapiede, si è diretta in giardino, ha arruolato Mister Brown, il portiere atipico nella ricerca, ha incontrato il papà degli amichetti del quarto piano e anche lui ha iniziato a cercare il Mezzonano.
Ma di lui nessuna traccia.

Dopo circa 12 minuti M che era entrata in tutti i negozi della strada, ha girato l'angolo e continuando a urlare il nome del mezzonano con sempre più forza ha cominciato a temere il peggio. Si è vista inquadrata a Chi l'ha visto? con le foto del mezzonano in mano. L'identikit del "sginore" con il quale si era "allontanato" sullo sfondo.
M era quasi in lacrime quando, all'edicola 100 metri più avanti, ha scorto il Mezzonano e H (che sarebbe dovuto essere in palestra), intenti a chiacchierare con un amichetto di scuola e il suo papà (il signore di cui sopra), tranquilli come se niente fosse.

Una signora affacciatasi da un portone le ha detto "non ho figli signora, ma ho perso dieci anni con lei stavolta!"
M ha avuto una crisi di pianto. Ha cancellato le immagini di Chi l'ha visto?, ha abbracciato il Mezzonano che la guardava come se fosse pazza ed è tornata in sè.
"Ma perchè sei andato via senza dirmi niente?"
"Ho visto lolo che passavano, non ti tlovavo più e sono andato con lolo..al bal e poi all'edicola che c'ela anche babbo.."

L'indipendenza è una cosa con cui M deve ancora fare i conti.

domenica 8 dicembre 2013

Messia o Papa

Caro Mezzonano,
che giovedì hai compiuto 5 anni e hai festeggiato con i tuoi cugini, l'amichetto del terzo piano e i sette compagni di classe che preferisci, che forse sono i primi che ti sono venuti in mente e te li sei tenuti così perché io li ho interpretati come preferiti.
Che sei un bambino atipico perché non hai mai chiesto un regalo, un giocattolo, una bustina qualsiasi all'edicola.

Tu che se qualcuno ti porta un regalo, ti assicuri che ce ne sia uno anche per tuo fratello che se fosse per lui si terrebbe anche il tuo invece.

Tu che non hai mai fatto un capriccio nemmeno quando eri tutto giallo e nudo sotto una lampada, appena nato, che non sei nemmeno potuto venire a casa subito ma hai dovuto aspettare una settimana prima di lasciare l'ospedale.
Tu che ti sei attaccato al tuo ciuccio il giorno numero uno e non hai chiesto mai niente altro e a un certo punto hai deciso da solo che non ne avevi più bisogno.

Tu che non hai mai bevuto un goccio di latte materno e non ti sei mai ammalato, mentre tuo fratello ha straziato la mia unica tetta da allattamento (la destra) per 10 mesi senza sosta né pietà e a tre mesi era ricoverato per bronchiolite.

Tu che sei il bambino più dolce che c'è, che non chiedi niente  e per questo ottieni l'amore incondizionato di tutti, l'altra sera alla festa del tuo compleanno sei riuscito a spiazzarmi per l'ennesima volta quando dopo aver scartato il primo regalo, ti ho dato il secondo dicendoti "questo è di Diego" e tu hai chiamato Diego e gli hai detto "Diego tieni questo è pel te" perché, anche il giorno della tua festa, non puoi pensare di non regalare qualcosa anche agli altri e quando ti ho detto che i regali accatastati erano tutti per te mi hai guardato con un'aria interrogativa e mi hai chiesto un po' preoccupato "e loro niente?"

Se non sei il messia, tu sicuramente sarai Papa.
Per il momento buon quinto compleanno.

giovedì 5 dicembre 2013

Non mi disturba affatto

Oggi pomeriggio ore 5.30.
Museo dei bambini.

DRIIINNN DRRRIIINNN
"Pronto buonasera è la segretaria del direttore, il direttore le vuole parlare. Può venire qui? Lei è in ufficio in questo momento?"
"Ehm no in effetti sono fuori.."
"Già immaginavo.."
(Ma come “immaginavo" , io sono SEMPRE in ufficio a quest'ora oggi è un caso speciale..è il compleanno del Mezzonano che non chiede mai niente è felice di tutto e è il bambino più adorabile che c'è)
"Senta aspetto un attimo che sento il direttore e vedo se le vuole parlare per telefono"
(Oddio speriamo di no ho 14 bambini sotto i 5 anni da controllare..)
"Ok.."
"Pronto cara.."
"Sì..direttore.."
"Ti disturbo?"
"No..cioè sono in effetti al museo dei bambini..è il compleanno del Mezzonano.."
"Ah carini.. sì senti..allora volevo sapere il tuo pensiero sulla mia proposta di venerdì"
(Vedi direttore io ho il terrore dei cambiamenti, delle novità..sono un'abitudinaria cronica, sono una che comunque resta, ho paura dell'ignoto, del salto nel buio, dei posti che non conosco e delle persone che non sanno chi sono; faccio fatica a socializzare, non vario mai gusti del gelato a prescindere dalle stagioni e la pizza è solo margherita; sono noiosa e l'esploratività non fa proprio per me..)
"Si certo bè.. sono stata appena promossa..da Lui tra l'altro..per me conta molto..lasciarlo così adesso non mi sembra leale né giusto. Poi stiamo aspettando una risposta dal personale alla sua proposta di farmi formalmente responsabile di un gruppo.."
"..capisco..lo immaginavo..anche io stimo molto Lui..si vede che questo non è il momento per noi di lavorare insieme.."
(Se solo mi avessi salvato dal mio Dir bavoso un anno fa..)
"Già.."
"Ok ciao cara.."
"..."

Oggi il Mezzonano ha compiuto 5 anni. Su suggerimento di H, che non si esprime mai in queste occasioni ma quando lo fa si rivela risolutivo, è stata organizzata una festa al museo dei bambini. Durante la festa M ha ricevuto la telefonata del direttore che la scorsa settimana le ha proposto di lavorare con lei. E contro i consigli di tutti, familiari stretti, parenti, amici, astrologi e semi sconosciuti, ha rifiutato l'offerta, ha ringraziato il direttore e va avanti. O resta ferma nel suo caso.

lunedì 2 dicembre 2013

A good wife

La prima a parlargliene era stata anni fa NonnaG, perché lei anche se ancora non ha ben capito come si allega un file a una mail, la sa davvero lunga e in molte cose è avanti.
Per secondo, gliene aveva parlato il suo amico della chat, quello che non vede mai, ma con cui ogni tanto si scambia pareri su film libri ristoranti e serie tv.
Una volta poi le era capitato per caso di vederne i primi cinque minuti; ne era stata ipnotizzata e rapita, ma poi aveva preferito uscirne subito, prima di rimanere impantanata mani e piedi in una storia che forse non avrebbe avuto mai fine.
La settimana scorsa è stata la volta di (ex) compagnadicorso di nuoto. Lei, sceneggiatrice di professione e intuitiva di nascita, le ha semplicemente ordinato "devi vederla, è perfetta per te, la protagonista è una Iron lady; ti piacerebbe tantissimo e poi c'è un cazzo di triangolo che dura cinque stagioni con equilibri sempre nuovi".

Ed è così che, un po' per il triangolo per il quale nutre una passione incondizionata e un po' per questa Iron lady, M ieri pomeriggio, approfittando dell'assenza dei nani, ha iniziato la visione di A good wife. Ne ha viste quattro puntate di seguito nonostante il disturbo del buffering continuo.
E stasera che H si è rimpossessato del pc, sente già salire l'astinenza.

domenica 1 dicembre 2013

Sulla bilancia

su un piattino:
gli ultimi quattordici anni con Lui
la sicurezza del noto
l'abitudine
certe consuetudini quotidiane
la stanza di legno e la vista dal sesto
il ruolo faticosamente raggiunto e oggi riconosciuto
la macchinetta con l'amica trimamma
il nuoto la mattina e il ritiro dei anni a scuola il pomeriggio
il collega siamese e l'attività con lui inventata da zero che resterebbe orfana di madre
gli impegni presi
potersi permettere a volte il lusso di vivere di rendita
la strada vecchia che si sa quel che si lascia
i numeri e le statistiche
l'autonomia e la libertà

sull'altro piattino:
il salto nel vuoto
il buio totale
la pigrizia di ricominciare da zero e la fatica di dover riconquistare la stima e la fiducia
mettersi alla prova e dover  dimostrare qualcosa agli altri
una realtà più grande e affollata dove si rischia di perdere l'identità
l'ignoto
la strada nuova che non si sa quel che si trova
scrivere
la creatività
il senso di sfida delle novità
le vertigini delle prime volte
lasciare le cose a metà e non rispettare gli impegni presi
la fiducia tradita
la mancata gratitudine...

cazzo cazzo cazzo