lunedì 29 aprile 2013

Diventare grandi, o meglio to grow up

Qualche giorno fa a casa tutti e quattro stipati nel solito metro quadro.

"Io non vollio clescele.."
"Ecco uno che ha preso dalla mamma...."
"Grrr"
"Sai mezzonano anche la mamma non vuole crescere.."
"Ormai sono cresciuta però..anche se non volevo.."
"Io non vollio clescele plopio!"
"Per niente? Non vuoi diventare grande, fare le cose da grandi?"
"Sì un po sì, vollio clescele fino a quando ho un telefono mio che ci posso giocale semple come un lagasso"
"Io invece voglio crescere fino a quando ho una cosa con la u e una cosa con la a"
"E sentiamo nano quali sono queste cose con la u e con la a?"
"Facile! Con la u la wii.."
"..."
"E con la a... l'aipad!"

Il nano è al terzo anno di inglese su sei totali e M si domanda se basti così.

domenica 28 aprile 2013

Personaggi strani

In questi giorni di assenza M è andata in trasferta a Milano.

A Milano M ha incontrato personaggi strani:
1) la suora ipertecnologica:
nel vagone silenzio che ormai è diventato una sorta di anticamera lieve e pacifica prima della rutilante e adrenalinica vita della diretta televisiva, M aveva come vicina di posto una suora vestita da suora. Una suora giovane con scarpe da ginnastica che uscivano da sotto la lunga gonna. Appena salita sul treno la suora giovane si è infilata un paio di cuffie ipertecnologiche, simili a quelle che H usa per correre e ha acceso il pc. Sullo schermo del pc dopo pochi minuti è apparso un ragazzo non vestito da prete e i due si sono messi a chattare per ore. Ogni tanto la conversazione veniva interrotta da una telefonata e allora la suora giovane rispondeva in modo garbato al suo iphone.
 
2) l'addetto alla macchinetta:
arrivata a destinazione M aveva un certo languorino visto che non era riuscita a mangiare niente a parte un pacchetto di miseri biscotti in treno e si è recata alla macchinetta del caffè e delle merende. Lì davanti, indecisa tra un panino secco e un tramezzino ghiacciato, è stata raggiunta da un tale che le ha spiegato tutti i più reconditi segreti degli snack presenti all'interno della macchinetta e le ha suggerito la scelta migliore secondo le sue esigenze. La scelta si è rivelata vincente e M gli è stata molto grata. L'omino della macchinetta tutte le volte che M si è recata a prendere qualcosa era sempre lì disponibile e estremamente preparato.
 
3) il segretario di produzione:
personaggio alto e a dir poco effemminato, il segretario di produzione si è improvvisamente presentato a metà pomeriggio al cospetto di M e del suo collega siamese per iniziarli al fantastico mondo delle dirette televisive, per spiegare loro l'eccitazione della prima volta e la tensione che rimane addosso anche dopo quando si torna a casa e non si riesce a dormire per ore. Aveva un'enfasi e un entusiasmo non comuni e una risata eccentrica e leggermente imbarazzante.
E, come l'omino della macchinetta, aveva ragione.

martedì 23 aprile 2013

Repetita iuvant

Circa un anno e mezzo fa M aveva provato a iscrivere il nano alla scuola del Santissimo Savonarola senza successo. Aveva scritto una desiderata perfetta fatta salva una piccola svista che le era costata l'umiliazione in pubblica piazza. Aveva allegato alla desiderata tutti i brevetti e gli attestati del nano conseguiti nei primi 5 anni di vita e si era fatta inutilmente raccomandare da un amico di NonnaG.

Oggi, a distanza di un anno e mezzo, M che non si da per vinta molto facilmente, ha deciso di ritentare l'impresa e si è fatta accompagnare dalla mamma più bella del mondo al cospetto del vice savonarola per tentare l'iscrizione del nano alla seconda elementare.
Lui, un omino di piccola statura e pochissimo charme, le ha chiesto di presentare una nuova desiderata, identica a quella già presentata l'anno scorso e di allegare nuovamente tutte le prove che  è in grado di raccogliere sulla formazione del nano dalla nascita a oggi e di aspettare fiduciosa una Chiamata fino a settembre.

M, che per l'occasione indossava un tailleur pantalone nero riesumato dagli anni novanta, scriverà una nuova desiderata e recupererà gli attestati di basket nuoto inglese musica e teatro perché repetita iuvant, dicono.

lunedì 22 aprile 2013

L'amore ai tempi di skype

Hanno 15 anni, si sono conosciuti tre mesi fa su facebook, si sono paiciuti e hanno iniziato a sentirsi scriversi videochattate tutte le sere. Non si sono mai visti perche abitano in due citta diverse e lontane tutte e due sul mare. Poi hanno deciso di incontrarsi ma a 15 anni l'aereo non te lo fanno prendere senza l'autorizzazione di un genitore e allora i genitori li hanno dovuti coinvolgere in questa avventura e questo fine settimana lui e la sua mamma prenderanno un treno per andare a incontrare lei.

M oggi mentre ascoltava rapita questa storia raccontata dalla mamma del giovane innamorato ha pensato ai suoi rientri a casa la sera quando nessuno la saluta ne le risponde, quando il mezzonano la illude aspettandola sulla porta e la disillude un attimo dopo chiedendole in prestito il telefono pel giocale. E ha realizzato che se non le parlano oggi, a 15 anni con chi andranno a incontrare la fidanzatina lontana?

domenica 21 aprile 2013

Happy end

Vista dalla terrazza dei Nonni
Oggi pomeriggio M è andata a trovare i Nonni da sola.

Non succedeva dal lontano 2003 annus horribilis della storia di famiglia, fatto salvo l'incontro con H.
Si è presentata alle tre con vassoio di pasticcini e senza nessuno al seguito per una visita di chiacchiere a NonnaG, rientrata in mattinata dopo una notte in pronto soccorso per quello che, scambiato per principio di infarto, alla fine fortunatamente è stato riconosciuto come infezione del pericardio curabile con un antinfiammatorio.

A casa c'erano anche l'Arch e lo zio matto e, sarà per l'assenza dei nani, per il consueto passaggio in soffitta alla ricerca di un vecchio vestito, sarà per la merenda delle cinque servita impeccabilmente o per la sosta in terrazza senza l'angoscia che qualcuno si buttasse di sotto, è stato un po' come tornare giovane, single e negli anni novanta.

Al rientro a casa ha trovato i nani e H in giardino. M, per paura che si preoccupassero, non aveva detto niente ai nani riguardo NonnaG e il ricovero in ospedale.
"Mamma dove sei stata?"
"Sono stata a trovare la nonna"
"E perché?"
"Perché non sta tanto bene.."
"Ah è in ospedale?"
"..no.."
"Ah.. e perché no??"
"..."

Tutto bene quel che finisce bene.

giovedì 18 aprile 2013

Colloqui

"Se non promuovo lui, non dovrei promuovere nessun bambino della classe"

"Susanna non è normale, io mi spavento quando vedo il suo quaderno. Il troppo non va bene né da una parte, né dall'altra"

"Il disordine che ha tutti i giorni sul banco è lo stesso che deve regnare dentro la sua testa"

"Ha iniziato male, era lento credevo ci fossero dei problemi invece poi ha ingranato"

"Ha un'intelligenza fuori dal comune signora, davvero molto molto intelligente"

"Chiacchiera troppo, chiacchiera con tutti. Se lo lasciamo in banco da solo chiacchiere pure col muro"

"Sta seduto scomposto, in ginocchio sulla sedia e fa le torsioni"

"Vuole sempre giocare"
"E' maturato molto dall'inizio, è cresciuto"

"Dà consigli saggi ai compagni tipo a scuola si viene per imparare cose importanti"

"Si offende e fa i capricci"

"Se lo sgridi da un orecchio gli entra e dall'altro gli esce"

"Non ho ancora trovato la chiave per entrare nella sua testa e riuscire a interessarlo, ma per tutti i bambini c'è una chiave e la troverò anche per lui"

"Io lo adoro".

Ieri M ha avuto i colloqui con i maestri del nano e ognuno ha detto la sua.

mercoledì 17 aprile 2013

Abele

Qualche giorni fa camminando per la strada mano nella mano.

"Mamma io sono il flatello?"
"Sì sei il fratello del nano"
"E anche il nano è il flatello?"
"Sì è il tuo fratello"
"E come capisci quando sono il flatello sono io e quando invece è lui?"
"Bè se sto parlando di lui è il fratello grande forse.. e tu il fratello piccolo"
"No.."
"No? Hai un'idea migliore di questa?"
"Sì"
"Bene sentiamo"

"Lui è il flatello peggiole".

Forse M ha esagerato in questi ultimi anni a osannare il mezzonano come un santo e a denigrare il nano come un fetente.
E forse il mezzonano  si è montato un po' la testa.

martedì 16 aprile 2013

Giovannona

Stamattina alle 10 M aveva appuntamento con un collega mai visto prima che la aveva contattata la scorsa settimana per telefono.
Il collega si chiama Luigi ma lo chiamano maestro.
Siccome oggi è giorno di piscina, M è andata all'appuntamento direttamente dal nuoto.
Ha spaccato il secondo e alle 10 bussava alla porta aperta del "maestro".

"Buongiorno sono M.."
"Caspita!"
"..."
"Che puntualità non siamo abituati.. infatti temo che non siamo pronti.. aspetta che vedo di convocare gli altri.."

Dieci minuti più tardi.
"Giovanna? Vieni pure, ci mettiamo di qua"
"Non mi chiamo Giovanna.. mi chiamo M.."
"Ah sì scusa.."


Qualche minuto dopo.
"Allora ragazzi abbiamo chiamato qui Giovanna perché ci aiutasse nel nostro progetto.."
"..."
"..Giovanna iniziamo noi a spiegarti di cosa si tratta e poi ci dici cosa ne pensi ok?"
"Sì ok però non mi chiamo Giovanna.."
"Hai ragione.."

Mezz'ora dopo.
"..questa sarebbe la nostra idea.. tu Giovanna cosa ne dici?"
"..."
"Ti sembra fattibile? Hai una faccia strana.."
"Ho una faccia strana solo perché non mi chiamo Giovanna!"
"Oh madonna.. penserai che sono rimbecillito.."

A incontro concluso M si è alzata ha preso le sue cose e si è avviata alla porta.
"Allora ci sentiamo vi faccio sapere"
"Ok grazie mille di essere venuta Giovanna.."
"..."
"Scusa scusa hai ragione.. ma devi capirmi per me M è il nome di una bambina piccola così che conosco al mare, è  mia vicina di ombrellone e mi sembra impossibile identificare con quel nome te.. insomma sei una bella ragazza.. e il tuo nome è anche un bel nome ma io non riesco a pensare che hai lo stesso nome di quella bimbetta.. e  quindi per me sei Giovanna. Mi puoi perdonare se ti chiamo così?"

M non ha capito perché il maestro si sia proprio fissato con Giovanna. Per tutto il tempo ha pensato che forse era per Giovannona (coscialunga) e, anche se non ha mai visto il film, ha sperato di sbagliarsi.

Ma è stata chiamata "ragazza" e questo per lei vale più di mille Giovannone.

lunedì 15 aprile 2013

Priorità

In macchina con il nano e l'amicoG seduti dietro.

"Lo sapete che tutte le mattine che vado a scuola vedo un signore che ha una gamba sola?"
"Sì anche noi lo vediamo, vero mamma?"
"Sì, quello al semaforo?"
"Sì quello!"

Risatine.

"Ragazzi non si ride di queste disgrazie.. ci pensate che quel signore poverino non può camminare, non può correre.. deve sempre muoversi con i bastoni.. non si ride.."
"Mamma ma io ho una soluzione per lui!"
"Sentiamo la tua soluzione nano"
"Lui può farsi crescere il pisello fino ai piedi e usarlo come gamba!"
"..."

"No, non si può fare!"
"Mamma, amicoG dice che non si può fare.."
"Certo che non si può fare!! AmicoG spiega tu al nano perché non si può fare.."
"Non si può fare per due motivi: uno che se ha il pisello al posto della gamba, quando gli scappa la pipì deve infilare la gamba-pisello dentro il water.."
"..."
"..secondo che nella vita è molto più importante avere il pisello che una gamba."

domenica 14 aprile 2013

AAA

"Hai letto cosa ha scritto tua madre su facebook?"
"No.."
"Leggi leggi"
"Perché cosa ha scritto?"
"No tu leggi"
"Ok.."

Vorrei partire per visitare architetture in Pennsylvania, a boston e a chicago. Nel mese di agosto. Siamo in due da roma vorremmo compagnia che condivida il nostro interesse.

"Ho letto.."
"No dico ma tua madre non l'ha visto the hitcher??"
"Ma che c'entra the hitcher.. su facebook le possono rispondere solo i suoi amici mica voleva contattare sconosciuti lei.."
"Ne sei sicura? Prova a chiedere.."


SMS
Ho letto l'annuncio su facebook. ma tu volevi che lo leggessero anche sconosciuti o solo amici tuoi?

Risposta
Anche sconosciuti.

NonnaG è veramente avanti, ma forse dovrebbe rivedere the hitcher.

mercoledì 10 aprile 2013

Soddisfazioni grandi e piccole

"Grazie! Il tuo lavoro è ricco di impegno e volontà, ne sono felice! Bravo!"

La maestra del nano ha apprezzato la ricerca sul falco fatta ieri sera durante la cena a casa con i nonni.

Il nano non aveva detto niente in proposito perché lui non racconta mai niente di quello che succede né le cose brutte né quelle belle e perché per lui un messaggio della maestra non ha alcuna importanza e alcun valore. M invece lo ha molto apprezzato e si è emozionata a leggerlo.

A tavola qualche minuto dopo.
"Sai nano anche io oggi ho avuto i complimenti per una ricerca che ho fatto.."
"Ah si?"

"Sì.."
"E chi te li ha fatti i complimenti?"
"Il mio capo che è un po' come se fosse il mio maestro.."
"E che complimento ti ha fatto?"
"Mi ha detto ricerca fichissima!"
"E com'era la tua ricerca?"
"Un po' come la tua.. con delle immagini e delle scritte.."
"E te che animale avevi scelto?"

martedì 9 aprile 2013

Il falco

Il nano nel fine settimana si è dimenticato di dire che oltre al problema di matematica da inventare avrebbe dovuto fare un ricerca su un animale a piacere.
Lo ha scoperto H lunedì mattina quando lo ha accompagnato a scuola e un compagno di classe gli ha sbandierato davanti la sua ricerca sul leone.
M era in trasferta a Milano.

Stasera quando M è tornata a casa fervevano i preparativi per la cena perché gli Altri Nonni, in visita a Roma, avevano invitato a cena NonnaG, l'Arch e lo zio matto.
"Mamma mi hai portato la ricerca?"
"Che ricerca tesoro?"
"La ricerca del falco!"
"???"
"Sì a scuola ogni bambino deve fare una ricerca su un animale a piacere e io ho scelto il falco e mi serve la foto, la devo attaccare con la colla sul quaderno e poi devo scrivere la ricerca sul falco"


M ha fatto dietrofront, è uscita e è andata dalla ziaG a stampare due immagini del falco.
Quando è tornata a casa erano tutti a tavola, si è seduta anche lei e ha pensato che la ricerca poteva aspettare domani.
"No mamma io la voglio fare proprio oggi. L'ho promesso alla maestra"

M si è alzata ha preso il volume E-F dell'enciclopedia e si è seduta alla scrivania accanto al nano. Hanno attaccato le due immagini sul quaderno e M ha iniziato il dettato. L'entusiasmo del nano si è completamente volatilizzato subito dopo aver incollato le foto.
M ha messo tutta l'enfasi di cui era capace nella dettatura del falco con bocca piccola e a forma di uncino, zampe robuste con potenti artigli e occhi grandi per guardare lontano.
"..a volte volano a velocità supersoniche.."
"..mamma davvero c'è scritto supersoniche???"
"..in verità no.. vedi c'è scritto sorprendenti..ma ho pensato che ti sarebbe piaciuto di più scrivere supersoniche.. quale preferisci supersoniche o sorprendenti?"
"mmm.. fami pensare.. qual è la più corta?"
"...temo siano uguali nano"
".. allora possiamo scrivere super?"

E così la ricerca si è conclusa con due giorni di ritardo e qualche riadattamento, mentre di là si concludeva anche la cena.

lunedì 8 aprile 2013

Roma

Oggi M è andata in trasferta a Milano per lavoro.
Si è svegliata alle sei, alle sette e un quarto era in stazione con largo anticipo perché partiva con il collega ansioso e alle otto è partita. Alle 11 è arrivata a Milano dove ha trovato la solita pioggia che non bagna, ha preso il taxi e alle undici e quarantacinque era alla sua riunione. Alle tre e mezza, a riunione finita, ha ripreso il taxi ,è tornata in stazione, ha cambiato il biglietto del treno ed è ripartita per Roma un'ora prima  del previsto sulla carrozza silenzio.

Arrivata a Roma alle otto e mezza si è messa in fila per il taxi.
Alle otto e tre quarti toccava a lei.

"Buonasera"
"Buonasera"

"Lungotevere Flaminio per favore"
"Scusa??"
"Lungotevere Flaminio per favore"
"Flaminio???"
"..sì.."
"Ma che te sei impazzita?? Ma non lo sai che c'è er derby?"
"Sì ..ma credo che sia iniziato ormai e quindi.."
"E quindi che?? E' dalle sei che hanno chiuso tutto.. io lì nun ce torno manco morto che rischiamo de stà in macchina due ore e te paghi 40 euro e io m'encazzo come na iena.."

"..."
"Guarda al massimo te posso lascià  a piazzale Flaminio e là te inventi qualcosa oppure te la fai a piedi che tanto saranno 500 metri.. e ringrazia che so onesto.. che io manco ce guadagno a stà due ore in macchina fermo nel traffico.. io guadagno se me movo..e io devo guadagnà perché c'ho er mutuo.."
"..chi non ne ha uno.."

"Sì ma io ce l'ho pesante! Vuoi sapè quanto pago io? Milleduecento euro al mese! Te?"
"Io meno.."
"Ah ecco e immagino che te l'hai preso pe na casa.."
"...sì.."

"Ecco, che almeno quando l'hai finito de pagà te rimane la casa, io invece l'ho preso pe sta cazzo di licenza che sti quattro stronzi mo manco si sa se me la lasciano o se tra cinque anni me ce posso lavà..."
"Piazzale Flaminio va benissimo grazie".

M alle 21.05 alla fermata del tram di piazzale Flaminio ha rivalutato la pioggia milanese.

domenica 7 aprile 2013

Il problema di matematica

La mamma di amicoG, il compagno di classe del nano, e M si conoscono ormai da quattro anni, hanno condiviso giardino, feste, pizzette, capodanni e riunioni scolastiche e sono abbastanza in confidenza. Sabato pomeriggio lei confidava a M le sue preoccupazioni riguardo l'eccessivo interesse di amicoG per i gentil sesso.
"Se continua così dovrò portarlo alla clinica di Michael Douglas.."
"Ma che esagerata!! Gli piacciono le ragazze.. è carino.. si vede che è più avanti.. che male c'è?"
"Ma no lui esagera ti dico.. sono davvero preoccupata è fissato!"
"Ma quale fissato..."
"Ma sì ti dico!"

Dopo circa un'ora M, di ritorno dalla festa di un compagno di classe, era in macchina insieme al nano e amicoG. Lei era seduta davanti a guidare e loro due dietro nella 500 blu del 1968 di NonnaG.

"Allora ragazzi.. le mamme alla festa mi hanno detto che come compito per lunedì dovete inventare un problema di matematica"
"Io l'ho già fatto al doposcuola mamma.."
"Anche io l'ho già fatto al doposcuola.."
"Ah bravi e vi ricordate che problema avete inventato?"
"Sì!!"
"Raccontate"

"Allora mamma il mio è: io ho sette macchinine il mio amicoG ne ha quattro, quante macchinine abbiamo in tutto? Ragiono: sette+quattro=dieci"
"Ragiona meglio nano sette + quattro non fa dieci.."
"Ah è vero undici.."
"Ok e il tuo problema amicoG te lo ricordi?"
"Certo! Il mio probema è: la mamma di Marco ha cinque reggiseni.."
"..."
"..ne presta tre alle maestra Ida.."
"..."
"..quanti reggiseni restano alla mamma di Marco? Ragiono: cinque-tre=due".

giovedì 4 aprile 2013

Sinonimi

"Stasera invece del gioco dei contrari facciamo il gioco dei sinonimi.."
"Che cosa sono i sinomini?"
"Sinonimi nano. Allora i sinonimi sono parole che hanno lo stesso significato, non il significato contrario ok?"
"Ci fai un esempio?"
"Certo.. andare veloce e andare forte.. oppure bello e carino"
"Ah ho già capito.."
"Allora nano se hai già capito, fammelo te un esempio.."
"Qualsiasi?"
"Sì un qualsiasi esempio di sinonimi"
"Ok ce l'ho.. anzi  ne ho due!"
"Bravo! Sentiamo.."

"Il primo è cacca e merda"
"..."
"E l'altro simonimo è sedere e culo".

Il nano ha capito perfettamente il significato di sinonimo, ma M non è sicura di aver avuto una buona idea.

mercoledì 3 aprile 2013

Tana per M

Ma come fanno dal loro metro e venti di altezza a capire subito tutto.

Li vai a prendere a scuola e magari piove o hai lasciato una riunione a metà, il capo a dir poco contrariato, un lavoro da finire la sera a casa. Oppure hai litigato con un'amica, discusso con H, risposto male a NonnaG, o magari sei soltanto in quei giorni lì e non avevi voglia di uscire, di andarli a prendere, di portarli a nuoto.

Ti presenti all'uscita di scuola sorridente puntuale e armata delle migliori intenzioni e loro senza nemmeno avvicinarsi: "Sei arrabbiata?"

Roba che gli Husbands non se ne accorgono nemmeno se glielo racconti, gli fai un disegnino e glielo mimi.

Ma questa sensibilità così acuta nei primi anni di vita, i maschi quando la perdono?

martedì 2 aprile 2013

Pasqua con chi vuoi

Una pasqua di parecchi anni fa, nella sua vita precedente, M si trovava a Ragusa.
Era andata a trovare il suo fidanzato maestro di sub siciliano, di tre anni più giovane di lei pur essendo lei già parecchio giovane. Accadeva nella vita numero due.
M faceva la hostess, portava calze contenitive cento denari color carne e per pasqua era capitata proprio da quelle parti. Dormiva in un una mansarda sul mare piena di gatti e con un grosso terrazzo intorno e anche se fumava troppo, odiava i gatti e rimbalzava da una parte all'altra del mondo ogni tre per due, era felice.
La mattina di pasqua i genitori giovanissimi del maestro di sub la invitarono a pranzo. Lei non li aveva mai visti ed era piuttosto imbarazzata: quella con il maestro di sub era stata una storia da villaggio vacanze che si era prolungata a dismisura in maniera libera e divertente. Un pranzo di pasqua a casa dei genitori non era davvero previsto.
In ogni caso accettò perché i siciliani sono molto gentili e rifiutare può diventare uno sgarbo.

Ogni casa ha le sue tradizioni e M seduta a tavola con quegli sconosciuti che più o meno avranno avuto l'età che ha M oggi, si trovò di fronte un piatto di brodo giallo semi trasparente e leggermente unto con una zampa di gallina dentro.

Ora, per chi non avesse presente come è fatta una zampa di gallina ecco una foto:

Zampa di gallina (cruda)




M si guardò intorno per capire come comportarsi ma si accorse che era l'unica ad avere quella zampa nel piatto, una specie di omaggio all'ospite d'onore le spiegarono.
E lei, seduta a tavola con quegli sconosciuti, vomitò pure l'anima.

lunedì 1 aprile 2013

Lacrime di pasqua

Durante questi tre giorni trascorsi a casa per le vacanze di pasqua:

1) il nano, a dispetto  di tutte le nefaste previsioni di M, ha imparato ad andare in bicicletta senza rotelle. M ha pianto lacrime di gioia, incredulità, sollievo perché ormai era sicura che non avrebbe imparato mai.

2) venerdì sera ha visto il remake di un film straziante che era anch'esso la riproposizione cinematografica di un romanzo lacerante. M ha pianto lacrime di rabbia, amarezza, empatia e disperazione.

3) sabato sera ha visto un film strano e spoetizzante. M ha pianto lacrime di commozione e immedesimazione.

4) domenica ha finito di leggere il libro iniziato pochi giorni prima che raccontava la storia di un uomo con tre figli che viene abbandonato dalla moglie alla vigilia di natale senza apparente motivo, ma con un milione di motivi non apparenti e ampiamente condivisbili. M ha pianto lacrime di solidarietà e comprensione.

5) lunedì il mezzonano ha fatto un volo con il monopattino e si è andato a schiantare per terra sbattendo la fronte sull'asfalto esattamente dove quest'estate gli avevano incollato i due lembi di pelle. M a stento ha trattenuto lacrime di preoccupazione, sfinimento e esasperazione.

6) stasera ha visto un film terribile, seppur a lieto fine, una storia vera che ha dell'impossibile. M ha pianto lacrime di struggimento, afflizione, angoscia. In una parola lacrime di mamma.

E' stata una pasqua un po' così e menomale che è durata solo tre giorni.
La conquista