lunedì 20 aprile 2015

Otherwise

"I still dont know if I can come back at 6. So you are the one one who will come at 6, OTHERWISE I will call".
"Ok mam".

Si erano lasciate così davanti al cancello della piscina dei nani oggi pomeriggio alle 5.
Poi la muta Mar è tornata a casa e M in ufficio perché aveva appuntamento con il nuovo capo e non poteva mancare.

Un'ora e mezza più tardi, lei ancora dal capo, squilla il telefono.
L'Espaniola.
M non può rispondere perché il nuovo capo non gradisce si portino i telefoni alle riunioni, dice che sono elementi di distrazione.

Quindici minuti più tardi, alle 6.45 circa, M finalmente liberata richiama l'Espaniola.
"Pronto scusa non potevo rispondere..tutto ok? Successo qualcosa?"
"No figurati niente..volevo solo avvisarti che li porto da me.. sai in piscina non è venuto nessuno.."
"La muta non c'era???"
"No, non c'era nessuno..ma non ti preoccupare ci ho pensato io..e adesso li porto a casa da me..gli faccio anche due fili di pasta?"
"No no grazie adesso esco e vengo subito a prenderli.. mi dispiace scusa sarebbe dovuta venire la muta..alle 6..eravamo d'accordo così.. Non capisco"
"Magari si è sentita male.."
"Lo spero per lei..".

Naturalmente non si era sentita male.
Era a casa, serena.
"Nobody goes at 6 to fetch them at swimmingpool..!"
"...why mam?"
"...."

martedì 14 aprile 2015

Il tampone antiesplosivo

BZZ BZZ 
Fatto tutto, anche tamponi antiesplosivi. Abbiamo già un'ora ti ritardo... mi hanno detto che è normale per la el al.. sono già stanco morto"

Questo era l'ultimo messaggio whatsapp che M aveva ricevuto da H domenica mattina. H era all'aeroporto in partenza per Tel Aviv. La El Al è la compagnia aerea israeliana che a detta di wikipedia è la più sicura del mondo, e non è la Quantas come diceva rain man negli anni 90. Ed è considerata tale perchè fa dei controlli molto molto approfonditi su ogni passeggero. Per questo è richiesta la presenza dei passeggeri in aeroporto 4 ore prima del decollo.

M era rimasta abbastanza colpita dal tampone antiesplosivo. Si era immaginata due posti in cui il tampone potesse essere stato inserito. In entrambi i casi si era immaginata una lunga fila di passeggeri rassegnati e pronti a farsi ispezionare dal tampone antiesplosivo. Si era immaginata tutti questi tamponi con nome e cognome sistemati in fila e analizzati. 

Dopo alcune ore.

BZZ BZZ
Appena atterrati tutto bene.. appena posso ti chiamo.. baciiii

E poi effettivamente H aveva chiamato, una volta arrivato in albergo. Fatto alquanto inconsueto visto che lui quando parte un po' si dimentica della nostra esistenza e sparisce.

M ha approfittato della telefonata perchè era dalla mattina che si arrovellava sulla storia del tampone.

"Senti ma dimmi un po' di questi tamponi.."
"Eh sì.. li hanno fatti a tutti.."
"Ma scusa e nessuno si è ribellato, stranito.."
"No per loro è normale"
"..."
"è per quello che devi arrivare con tanto anticipo ti fanno aprire le valigie ispezionano tutto il contenuto molto meticolosamente, levano tutto.. e poi fanno il tampone antiesplosivo.. menomale che io avevo fatto una valigia perfetta non hanno trovato niente che non andasse.. perfetta,.. fierissimo io.."
"Sì ma la valigia ok.. posso capire.. ma il tampone.. a tutti.. ma proprio nel sedere o nella gola?"
"..."
"..dove?"
"M il tampone antiesplosivo lo fanno nella valigia, è per quello che la svuotano."
"Ahhhh ma io avevo capito... credevo.. che tutti in fila.. per il tampone... fisico... diciamo.."
"..."

Forse H non chiamerà più.

lunedì 13 aprile 2015

Fifties

Quella della mia eta' non si mettono le magliette con le maniche corte perché hanno le braccia flaccide e dicono che dopo la gravidanza il corpo non torna più quello di una volta (figuriamoci poi con la menopausa).

Devono truccarsi per forza perché senza trucco si sentono nude e usano il fondotinta meno neutro che c’è.

Parlano solo dei figli adolescenti e di cosa cucinare la sera.

Se si sono perse un marito per strada, si sfiancano su internet per trovare quello di un'altra che faccia al caso loro.

Quelle della mia età si  depilano le sopracciglia e ogni volta che c'è un rinfresco si ammazzano di dolci (tanto … chilo più chilo meno…), si vestono da vecchie (o peggio da ragazzine con le minigonne 'scopami scopami') e si fanno crescere le unghie lunghe e arrotondate come le streghe dipinte con smalti perlati come le zoccole d'altri tempi.
Portano il reggiseno rinforzato e i pantaloni a vita alta (che e' meglio tenere i reni caldi).
Il giorno della festa delle donne escono solo amiche.
Hanno l’abbonamento a teatro e ci vanno rigorosamente con le amiche.
Hanno le vene varicose.
Non si comprano i vestiti su internet perché ‘devo vedere come mi sta’.
Usano gli occhiali con le montature da vecchia.
All’ora di pranzo quando è bel tempo si fanno ‘una passeggiatina al mercato’ e quando tornano entrano in stanza dicendo ‘non sai quanto si sta bene’.
Escono il sabato sera e cucinano la domenica per tutta la settimana.
Vanno dall’estetista a farsi schiarire le macchie in faccia.
Hanno la ricrescita e sono convinte che non si veda.
Hanno i pigiamoni di felpa, le vestaglie pesanti e le mutande ascellari.

Si sono dimenticate cosa vuol dire essere innamorati e hanno smesso di pensarci.

Hanno sbavato quando hanno letto ‘cinquanta sfumature’ e poi hanno mentito dicendo che non gli era piaciuto.

Inoltrano sempre alle dieci amiche del cuore le mail sul significato dell’amicizia e quelle con le immagini dei ragazzi più fichi del mondo (compagni di classe dei loro figli) sperando che nei prossimi venti minuti ‘qualcosa di bello ti accadrà’
Sono convinte (giustamente) che un bel paio di tette facciano la differenza e che per questo sia giusto che gli uomini paghino quando le portano fuori a cena.

Sono sempre stanche e quando non sono stanche sono acide. Spesso sono stanche e acide. Ma difficilmente sono felici.

A maggio si mettono inutilmente a dieta e a settembre si rilassano.
Vanno in ferie ad Agosto.

Molte (moltissime) non si lavano le mani dopo aver fatto pipì.

Io
Ho scoperto da poco che c’è una sensazione molto più brutta di quella che provavo ogni mese quando avrei disperatamente desiderato rimanere incinta della terza.
E’ la consapevolezza che quel tempo è passato e che non mi daranno più un neonato da abbracciare. Perché quello davvero è un momento magico. Il momento più bello della vita.
Adesso ci sono tanti occhi da guardare, tante mani da stringere e baci da dare, tanti cuori a cui pensare.
E mentre faccio tutte queste cose davvero non mi riesco a sentire e a vedere come quelle della mia età.
Continuo ad avere sedici anni con la testa e con il cuore.


Questo post è pervenuto nella casella di posta di M oggi pomeriggio. 
L'età a cui fa riferimento non è l'età di M, ma ancor meno è l'età dell'autrice, se non anagraficamente.

domenica 12 aprile 2015

Il libro e il senso

Non è che M avesse ben chiaro se e quando sarebbe successo.
Non era nemmeno certa che sarebbe successo, sarebbe anche potuto non succedere mai.
Non aveva programmato niente e, anzi, c'eri chi le aveva consigliato di fare in modo che non succedesse mai.
Perchè avrebbero potuto rimanerci male.
Sentirsi messi alla berlina.
Sentirsi presi in giro nelle loro piccole manie.
Insomma non era detto che sarebbe successo, nè come sarebbe stato l'esito.

Ieri sera i nani hanno cominciato a leggere l'erba.
M aveva preso una versione stampata che le avevano regalato al primo natale quindi nel 2011, che raccoglie quindi i primi otto mesi dell'erba perchè cercava un post in particolare.
Il nano le si è seduto accanto e ha riconosciuto, mentre lei sfogliava le pagine, una foto di loto due di spalle con il cappellino a cloche in testa, in piedi in riva al mare.
"Questi siamo noi!"
"Sì"
"E perchè siamo in questo libro?"
"Non è proprio un libro.. sono le storie che io scrivo la sera.. sai quando mi vedi al pc certe volete e mi chiedi cosa faccio e io ti dico che scrivo delle piccole storie? Ecco queste sono alcune delle storie che ho scritto.."
"E puoi leggercene qualcuna?"
"..se vi va.."
"Sìììì.. mezzonano vieni che mamma ci legge delle storie che scrive proprio lei!"

M ha letto questa storia e loro hanno riso con le lacrime per un sacco di tempo, non riuscivano a smettere di ridere e hanno trascinato nella loro risata anche eM e H che stava seduto alla scrivania intento ad attaccare figurine sull'album dei calciatori.
Poi ne hanno voluta ascoltare un'altra e M ha scelto questa per par condicio e se possibile loro hanno riso ancora di più.
L'ultima che M ha letto però è stata davvero quella che ha riscosso il maggior successo, perchè le parolacce si sa a questa età non hanno rivali.

Per tutta la giornata di oggi i nani hanno chiesto insistentemente a M di leggere ancora altre storie da quel libro divertentissimo che scrivi la sera. 
Forse il senso era anche questo.

mercoledì 1 aprile 2015

Ex sconosciute

Ieri sera Il Club di lettura fondato da M e dalla Collega Alta si è riunito e ha festeggiato:
i tre anni del Club, di cui la prima riunione, qui documentata, risale al 25 marzo 2012;
un quaranticinquesimo che cade il 5 aprile;
un quarantreesimo (?) caduto il 14 marzo;
e il primo anno di vita di Pi, 26 marzo.

In questi tre anni di cose ne sono cambiate parecchie nelle vite di noi sei:
una separazione
un trasloco, quasi due
una pancia e una nascita
la fine di un Amore che si credeva Totale
un trasferimento dalla Grande Città a Macondo
due cambi di lavoro e un'assunzione
un volo giù dall'adorato trullo
due tagli di capelli, non radicali
una dieta evidente
due nonne che non ci sono più
viaggi più o meno lontani
e 15 libri letti insieme (tutti o quasi).

Il sedicesimo in programma è Sconosciute, proprio come erano loro sei tre anni fa.