mercoledì 11 maggio 2011

Una fila lunga una vita

Fila di nani in gita
Viviamo con un numeretto in mano, iscritti in una lunga lista d'attesa.
Si comincia prestissimo: dopo poche ore dalla nascita in occasione dell'iscrizione dal pediatra; poi chi a tre mesi, chi a nove, chi dopo si ritrova nelle graduatorie provvisorie prima e definitive poi per l'ammissione all'asilo nido comunale. La stessa cosa si ripete a tre anni per l'ammissione alla scuola materna comunale, e a sei per l'iscrizione alle elementari; a undici per le medie e così via fino alle facoltà a numero chiuso, agli stage, ai concorsi per i posti di lavoro. Per superare le barriere all'ingresso a volte ci è richiesto di essere migliori degli altri, altre invece occorre essere quelli messi peggio, i famosi ultimi che diventeranno primi.
Parallelamente alla vita scolastico/professionale, ci ritroviamo inseriti in liste anche nella vita privata: per entrare nei locali, per prendere un volo, per andare a uno spettacolo, per accedere a un servizio: "please hold on". Insomma c'è sempre qualcuno che è arrivato prima di noi o che, seppur arirvato dopo, risulta più meritevole.

Prendiamo il numeretto in banca, alla posta, in farmacia, dal macellaio, al forno. All'inps esiste il numeretto fuori prima dell'apertura, per poter prendere il numeretto dentro.
Prendiamo il numeretto negli studi medici e ci sediamo in sale d'attesa di aeroporti, stazioni, ospedali.
A New York si fa la fila per vedere le vetrine a natale, e a gennaio in tutto il mondo si sta in fila per i saldi. File alle casse e file agli infopoint. File lunghissime, corte, che scorrono veloci o che restano immobili, file disciplinate per uno oppure informi a sciame di insetti, che dopo tutti questi anni di file ancora non abbiamo imparato come si fanno.

Sono finalmente uscite le graduatorie definitive della scuola comunale dell'infanzia. Il "fortunato" mezzo nano è stato ammesso senza riserve perchè evidentemente è un ultimo rispetto a molti altri che, non ammessi, possono sperare di entrare in lista di attesa prima di doversi arrendere al reindirizzamento alla capiente ma lontana scuola statale del municipio di appartenenza.

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