martedì 25 ottobre 2011

Primi e ultimi appuntamenti

Nelle vite precedenti M ha avuto come tutte le ragazze del mondo una serie di primi appuntamenti.
Alcuni impeccabili, altri decisamente meno.
In questa settimana da single, gliene sono tornati in mente in particolare tre.
Uno perfetto.
Due no.

Quello perfetto:
1999 un ragazzo intelligente, simpatico, ironico, colto e brillante si innamorò di M, che era nel periodo più buio della sua giovane vita e non era disponibile nel corpo e nell'anima, e dopo una corte leggera e divertente riuscì a strapparle un appuntamento. Si presentò a prenderla a casa dei genitori, la portò a cena nel posto che lei aveva immaginato e sperato, risero, scherzarono, chiacchierono di tantissime cose scoprendo molti interessi comuni. Dopo cena passeggiarono per le vie del centro e quando lui la riportò sotto casa, lei disse che era stato tutto perfetto e aggiunse scherzando "mancano solo i fiori!"
Lui scese dalla macchina, aprì il portabagagli e ne estrasse un enorme mazzo di rose rosa. Gliele offrì dicendo "i fiori c'erano.., ma mi sembravano esagerati..."

Quello decisamente meno:
2000 M si era invaghita del bello e tenebroso del gruppo. Quelli che girano sempre da soli, che non si sa mai cosa abbiano in testa, che non hanno mai la ragazza. Lui un po' la corrispondeva e molto no e la faceva vivere in uno stato di perenne altalena. Una sera d'estate finalmente uscirono da soli. Lei era al settimo cielo indossò un paio di pantaloni bianchi e un paio di sandali con il tacco di legno. Passeggiarono per le vie di T, attraversarono il ponte dell'isola T e si sedettero sulla sponda del fiume, i piedi a penzoloni. Parlavano poco, si guardavano di sbieco. M era cotta stracotta, ma come Cenerentola al momento di alzarsi e tornare a casa perse una scarpa nel fiume e la vide galleggiare e allontanarsi tra le onde. Come Cenerentola tornò a casa scalza, come Cenerentola tra i topi, con i piedi luridi, come Cenerentola con i vestiti (pantaloni) malmessi e da buttare, e come Cenerentola con l'altra scarpa in borsa. Non seguì un secondo appuntamento e non vissero per sempre felici e contenti.

Quello decisamente ancora meno:
2002 come quasi tutte le ragazze che si rispettino, anche M ha avuto la sua storia alla Bridjet Jones con il bello e impossibile dell'ufficio, il Daniel Cleaver che tutte sognano ma nessuna conquista. Quello ricco, affermato, col fisico statuario, il mascellone americano e i capelli lunghi. Un giorno non si sa come e non si sa perchè lui la chiamò per uscire.
Il sogno che diventava realtà.
Uscirono.
Lei ci mise ore a decidere l'abbigliamento, non si erano mai visti fuori dall'ufficio e non aveva idea di dove sarebbero andati. Alla fine scelse per una via di mezzo, carina ma sportiva. Lui si presentò all'appuntamento in pantaloncini da jogging corti all'inguine, maglietta a maniche corte calzini e scarpe da ginnastica. Andarono a prendere un gelato in centro a piedi, per fortuna non di corsa. Con il gelato in mano si sedettero sul muretto e lui le disse guardandola dritta negli occhi a distanza ravvicinata:
"Sai qual è la prima cosa che ho pensato la prima volta che ti ho vista?"
Lei cuore a mille
"No, dimmi.."
"Ma questa ragazza è... zoppa'?"
"(...) come zoppa?"
Cuore in decelerazione
"Sì camminavi zoppa, storta.. ma stasera no".

Nessuno dei tre appuntamenti fu l'inizio di qualcosa di buono. E poi arrivò H.
Il primo appuntamento con H non fu perfetto, non fu neanche decente a dir la verità. Tuttavia merita un post a parte.

10 commenti:

  1. Aspetto con ansia il mio post....h

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  2. Ho riso tanto, l'episodio della scarpa mi ha rammentato Hollywood Party. I tre dell'appuntamento dovrebbero leggere il tuo blog: riderebbero..forse..

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  3. Ancora rido! La scarpa nel fiume..hahahaha
    me la ero proprio scordata!
    P.S.
    ma lo sai ke non mi ricordo il primo?!?! ho una mezza idea....
    K.

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  4. ahahahahahahahahahaah mi sento male!!!!!!!
    p.s. il primo...mi sa che lo conosco bene...
    baci
    dada

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  5. ti è caduta una scarpa nel fiume?.. ma come cavolo è successo?..
    pazzesco! rido troppo...

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  6. Grazie! ho riso tanto e oggi.. ci voleva!!!
    Sei geniale!!

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  7. Se la capisco mi incazzo... ;-) Estragone.

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  8. per il primo,e parlo con cognizione di causa,aggiungerei che è anche un gran signore ...ma il sandalo di legno che galleggia mi mancava!!prevedo di ridere per un paio di settimane circa,grazie :D

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  9. signore un ciufolo! belli e impossibili, belli e tenebrosi... intelligente (colla gobba), simpatico (rotondetto), ironico (strabico), colto (fiatella) e brillante (tartaglia)! Estragone

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