martedì 4 ottobre 2011

Casa dolce casa/2

Ieri sera M è tornata dall'ufficio piuttosto tardi. I nani erano già saliti in casa dal giardino, il grande era nella vasca da bagno e il piiiccolo piagnucolava intorno nel tentativo di sottrarvisi. H era tornato a casa da pochi minuti, ma già aveva avuto modo di arrabbiarsi, innervosirsi e sgridarli.
Alla richiesta di spiegazioni di M, la risposta è stata che i bambini avevano litigato tra loro per due inutili e dannosi pezzetti di plastica uno rosso e uno verde, che il mezzonano per affermare le sue ragioni aveva morso il nano su un braccio e che il nano per vendicarsi e mantenere il diritto, in quanto "grande", di tenere il pezzo di plastica rosso tanto conteso, gli aveva dato un pugno sulla bocca procurando "una bua cossangue" e facendo piangere il mezzonano per ore.
La prima frase che M ha rivolto ai nani appena entrata in casa è dunque stata: "voi due non vedete la televisione per una settimana".


Dopodichè ha ignorato l'irrefrenabile desiderio di uscire da dove era entrata per dirigersi in un qualunque luogo diverso da quello, fosse pure l'ufficio, ha preso il posto della muta Mar al timone della vasca e ha continuato a fare il bagno ai bambini uno sempre in lacrime e l'altro che aveva già iniziato la sfinente trattativa per abbreviare i tempi della punizione.


La conclusione della serata è stata:
1) che il mezzonano ha piagnucolato per tutta la durata del bagno e della cena per la ferita nella bocca mangiando a fatica;
2) che H non ha più parlato con nessuno, non li ha nemmeno salutati per la buonanotte;
3) che al primo boccone di pastina con formaggino, M ha desistito sfiancata e ha acceso la tele con il dvd della Pimpa con uno sconto di pena di sette giorni su sette
4) che al momento dei saluti al buio, dei baci, delle tenerezze, del "buonanotte ragazzi, sogni d'oro" d'ordinanza, il mezzonano ha espresso il suo desiderio:
"non devi pù andare in uffiso mamma"
"ah no tesoro? e devo restare qui con te?"
"no, devi andare all'oppedale".

1 commento:

  1. ma magari all'oppedale a trovare lui, povero infortunato.
    non drammatizziamo.
    la minaccia di una settimana senza televisione è per te non per loro. regola n. 1 dare solo punizioni fattibili...tipo venerdì non ti do il giocattolo da portare a scuola, oppure oggi pomeriggio non giochi con i tuoi amichetti...così tu te ne vai al lavoro e...ciao ciao...sono terribile, lo so

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