giovedì 28 aprile 2011

La mela il serpente e l'atavico senso di colpa

Dai tempi di Eva del serpente e della mela, il senso di colpa è attaccato a noi M (dVR e non) come l'ombra a Peter Pan: CUCITO. Le giornate delle M si svolgono intrise di senso di colpa verso tutti: se stesse, i familiari stretti, gli sconosciuti. Senso di colpa nei confronti dei nani per il poco tempo che passiamo con loro, le ultime ore della giornata, quelle più stanche, scariche di forza e motivazione. Verso gli H perchè spesso siamo prima M che donne mogli amanti e tutto quello che il nostro ruolo richiede. Verso i nonni perchè non abbiamo mai tempo per passarli a trovare o per fare una telefonata. Verso noi stesse perchè non facciamo sport e se i nostri H ci lasceranno per ragazze più toniche e scattanti sarà solo colpa nostra. E se lo facciamo, è peggio: ci sentiamo in colpa anche verso i nani perchè il tempo dello sport è ulteriore tempo levato a loro. Ci sentiamo in colpa se mangiamo perchè le ragazze toniche e scattanti sono in agguato e se non mangiamo perchè non siamo un buon esempio per gli inappetenti nani. Se lavoriamo e se non lavoriamo, se andiamo alla recita della scuola uscendo di nascosto dall'ufficio e se non ci andiamo deludendo mortalmente i nani che, molto probabilmente, svilupperanno la sindrome dell'abbandono. Ci sentiamo in colpa verso i meno fortunati di noi, finanche sconosciuti, perchè ci lamentiamo senza avere seri motivi per farlo.

All'asilo nido le premurose seppur infide maestre hanno istituito la giornata del genitore (= M), hanno appeso un calendario all'ingresso e i genitori (=M) devono scegliere un giorno, segnare il nome e siglare così il loro impegno a trascorrere una mattinata al nido con nani propri e altrui per partecipare alle attività quotidiane (pranzo compreso). Le celle della colonna "genitore" (= M) si sono andate via via riempiendo.
Oggi era il giorno di ME che ha assistito a giochi e canzoncine (ma non al pranzo) davanti al suo nano biondo in visibile tripudio.
Il nome del mezzonano e del rispettivo genitore (= io) non è ancora apparso sul calendario. Nessun tripudio all'orizzonte, solo sensi di colpa a nastro.
Il calendario del genitore (privo del nostro nome)

1 commento:

  1. ME prova a sollevare un po' MVR:
    la mi giornata del genitore si e' rivelata di fatto "un quarto di giornata del genitore". 2ore rubate al lavoro per far spegnere allo sdentato 3candeline in compagnia.
    Devo ammettere,xo',che nonostante le infide che mi squadravano malamente quando tagliavo la corda ben prima del "loro" previsto,lui era entusiasta e ne e' valsa la pena.
    (Naturalmente tornavo al chiodo con sensi di colpa..)
    eva.p

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