lunedì 19 dicembre 2011

L'uomo delle sorprese

La mattina del suo sedicesimo compleanno, M si svegliò in una luce insolita. Bassa, calda, fioca. Non era il buio della notte e non era nemmeno il leggero chiarore del giorno che quotidianamente filtrava dalle righe delle serrande e che lei combatteva indossando la mascherina dell'aereo. Era una luce romantica, da cenetta a due, molto simile a quella delle lucine dell'albero di natale, o del barlume delle candele in una stanza buia.

Ci vollero un po' di minuti perchè M capisse che la luce proveniva da un oggetto nuovo e misterioso che nella notte si era materializzato nella sua stanza. L'oggetto nuovo e misterioso era un mobile da "toletta", di quelli che le donne dell'inizio del secolo scorso usavano per truccarsi prima di uscire o per pettinarsi prima di andare a letto. Quelle che si vedono nei film in costume quando la protagonista prima di andare a dormire si spazzola i lunghi capelli, seduta davanti al piccolo specchio ovale, indossando una vestaglia lunga fino ai piedi.
L'emozione di trovare questa sorpresa la mattina del suo sedicesimo compleanno, è una di quelle cose che M ricorda tuttora.

L'altro giorno, senza che fosse il compleanno di nessuno, M è tornata a casa dall'ufficio e ha trovato un'altra sorpresa: un divano nuovo si era materializzato nel suo salotto. I bambini ci stavano seduti sopra come se fosse sempre stato lì.

La paternità delle due sorprese non è sconosciuta e non ci è voluto nemmeno molto per sapere che c'era lo zampino dell'uomo delle sorprese, che a casa nostra non è babbo natale, è l'Arch.
il divano dell'uomo delle sorprese

2 commenti:

  1. ce ne vorrebbe uno nella vita di ognuno..
    me

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  2. Mamma mia quanto mi piaceve era bellissimo!!!!
    baci dada

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