M è addestrata dalla nascita a vivere con disciplina e con senso del dovere.
Se prende un impegno, lo porta a termine con ostinata determinazione.
Se ha un nemico, lo combatte per tutta la vita.
Se ha una missione da compiere, non ha pace fino a quando non l'ha conclusa.
Se ha una battaglia da affrontare, ci si butta con tutta se stessa.
Non capisce la sciatteria, non sopporta l'approssimazione, non concepisce l'abbandono.
A scuola è stata sempre brava, diligente, attenta.
Mai una materia a settembre, mai una nota di demerito.
Mai un giorno di "sega".
All'università non un mese fuori corso. E dopo due mesi aveva già trovato il primo impiego anche se aveva 23 anni e non le piaceva per niente.
E' fatta così, non può farci niente.
Non è per lei un vanto, come non è una vergogna.
E' uno stato di fatto.
Fino a stamattina M era convinta che questo suo modo di essere, fosse invisibile agli altri. Impercettibile.
Nello spogliatoio della piscina dopo la lezione, mentre velocissima e instancabile cercava di battere l'imbattuto record personale dei 27 minuti per uscre dalla vasca, entrare nella doccia, lavarsi (shampo e balsamo compresi), asciugarsi (capelli compresi), incremarsi, vestirsi, truccarsi e dirigersi in ufficio, chiacchierando con compagnadicorso, ha capito che si sbagliava.
"Io vengo anche domani a pinnato"
"Ah io penso di no.."
"Dai vieni è divertente.."
"Sì ma mi fa fatica..di nuovo domani nuoto.. doccia.. shampo.. già è tanto quando riesco a venire due volte.."
"Ah io sto venendo sempre tre volte, ormai sono programmata così"
"Sì l'ho capito, sei una specie di soldato te.."
chiamiamo Spielberg per girare "Salvate il soldato Lokki"!
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