mercoledì 16 novembre 2011

Contagion

Qualche tempo fa M scriveva della sua preoccupazione per il mezzonano che stava attraversando una fase critica di perdita di identità. Non era ancora "grande" ma non era più "piccolo", cominciava ad essere preso in considerazione dal fratello, ma solo nella loro intimità domestica e in assenza degli amici. Aveva levato il pannolino, cominciato la scuola materna, conquistato alcune delle consonanti mancanti, era passato dal lettino con le sbarre al letto normale. Insomma aveva affrrontato tutti insieme una serie di importanti passaggi, inesorabili e destabilizzanti.

Ieri sera a tavola, il mezzonano ha dato prova di una identità ritrovata, spavalda e sicura e M può dichiarare senza ombra di dubbio che la fase critica è ormai alle spalle.

"Mamma tu vai a 'cuola?"
"No, io vado in uffico, io lavoro, ma quando ero piccola sì andavo a scuola"
"Piccola come?"
"Piccola come te e tuo fratello e anche quando ero un po' più grande di voi. Sono andata a scuola per tantissimo tempo. Lo sai no che io sono stata una bambina come voi.."
"...e come ti chiamavi?"
"..come mi chiamavo?"
"Sì' da piccola come ti chiamavi?"
"..."
"Maria Vittoria?" (nome di un'amichetta sua coetanea a cui abbiamo fatto visita sabato sera)
"No, io mi chiamavo sempre M, il nome resta lo stesso, non si cambia nome quando si diventa grandi"
"Sì inveze"
"Ah e tu da grande come ti chiamerai?"
"Actarus".

6 commenti:

  1. AHAHAHAHHAHHHAHAAHAHAHAHAHAHHHAHAHHAHAHH!
    E' 1 genio il mezzonano!Lo amo!

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  2. ACTARUS è un gran figo comunque...

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  3. i presupposti ci sono!(bisognerà giusto investire due lire in ingegneria aereospaziale ;>)
    ME

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  4. ...i capelli col ciuffo sono i suoi intanto!
    K.

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  5. questa è da applauso!!ahahahahahah!!

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