giovedì 29 settembre 2011

Incontri del terzo tipo

Ieri M mentre usciva trafelata dall'ufficio per andare a prendere il nano a scuola e portarlo in piscina, in ascensore ha incontrato un collega, conosciuto prima delle vacanze in occasione di un paio di incontri su argomenti a lei poco comprensibili.
In ascensore si sono salutati e lui ha cominciato ad aggiornarla con un linguaggio sconosciuto su un certo progetto che per lei era una specie di Unknown (Flying) Object (UFO), ma che pensando le dovesse suonare familiare, e colta da quel senso di inadeguatezza che prova quando non si sente padrona della materia, ha cominciato a seguire interessata, asserendo seria e pronunciando qualche "ah ah" di comprensione.

Per fortuna sei piani non sono infiniti e M e il collega si sono salutati.

M pensava di essere riuscita a simulare, ma nella testa non riusciva assolutamente a ritrovare coordinata alcuna che la riconducesse a quel progetto.

Stamattina nella posta M ha trovato una mail del collega che, imbarazzato, si scusava per aver condiviso con lei delle informazioni su un progetto che in realtà aveva seguito con un'altra persona e di cui M non poteva essere al corrente.

Simulare interesse e partecipazione non sempre è cosa buona e giusta. E soprattutto non sempre è indice di professionalità.

1 commento:

  1. A me capita continuamente. Il problema è che succede anche quando dovrei conoscere l'argomento a menadito ....:)

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