giovedì 9 gennaio 2014

Nella città dell'ordine

M è in trasferta nella città dell'ordine.
Nelle città dell'ordine tutto è simmetrico, regolare, armonioso, geometrico.
Qui non c'è caos, non c'è casino, non c'è rumore, non c'è caso.
Le strade pulitissime si incrociano le une con le altre a formare perfetti angoli retti.
Le piazze sono rettangoli precisi, maestose, pulite, regali.
Il fiume silenzioso enorme riflette le luci di natale che narrano storie colorate da leggere lungo le strade.
Tutt'intorno le montagne con le punte innevate, sovrastano e circondano ordinate e geometriche anch'esse.
Nelle vetrine, sotto i portici simmetrici, le merci, qualsiasi esse siano: pesce, formaggi e salumi, medicine, cioccolatini, guanti e capelli, profumi, filoni di pane e biscotti, sono disposte secondo un ordine maniacale che ricorda gli incastri del gioco del Tetris e che sembra talmente perfetto da risultare innaturale.
Qui, camminando con il naso all'insù, in serata M ha fatto una lunga passeggiata; ha registrato sul telefono la storia raccontata da via Lagrange per farla ascoltare ai nani; ha comprato gianduiotti per i Nonni e biscotti buonissimi per sé e ha pensato che quando c'è ordine fuori è più facile che ci sia pace dentro.

1 commento:

  1. M non dice niente a me quando va nella città dell'ordine??? E cmq è un ordine assolutamente insano! (p.s. cioccolatini di Gobino spero...) bacio
    MB

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