domenica 3 febbraio 2013

Amarcord

Non sembra mai la stessa. Tutte le volte che M ci è ritornata, dopo, non l'ha mai riconosciuta.
Forse per via dei mobili che sono tutti cambiati, quel divano a righe larghe che non le appartiene, il vecchio tavolo dei nonni dove si mangiava in otto tutti i giorni.
Forse per la disposizione delle cose all'interno dello spazio.
Forse per il vuoto, l'assenza, il silenzio.
Non c'è un motivo o forse ce ne sono troppi, ma tutte le volte che M ci è tornata ha fatto fatica a ritrovarcisi. A ripensare alle mattine in cui si svegliava da sola al suono delle campane della chiesa di Santa Maria; alle sere in cui rientrava dall'ufficio, col riscaldamento spento, il frigorifero vuoto, la borsa della palestra trascinata per i quattro piani di scale, la minestrina con il formaggino mangiata da sola sulla piccola mensola davanti alle foto di Sharm el Sheik: M magra e abbronzata con i capelli scomposti dal vento in sella al cammello; M e il maestro di sub sorpresi a ridere in uno dei più bei primi piani che M conservi; M e la compagna di stanza del villaggio vestite da rapper per il solito spettacolo di fine turno, con pantaloni larghi e fascia in testa; M sott'acqua con le bombole e la maschera, irriconoscibile nel blu cobalto del fondo del mare.

Eppure M in quella casa ci ha abitato per sei anni, prima da sola, poi in due e infine per cinque mesi interminabili, terribili e fortunamente rimossi, in tre.
Ma ogni volta che ci è tornata ha fatto fatica a rivedersi lì dentro nelle sue abitudini quotidiane del bucato steso nel ballatoio, lo stendino perennemente aperto in soggiorno, il camino saltuariamente acceso.

Sabato mattina M e H ci sono ritornati per sbrigare alcune incombenze condominiali.
Lei era vuota, ordinata, silenziosa.
M era estranea, distante, diffidente e un po' a disagio.
Perché di tempo da quando è andata via non ne è nemmeno passato tanto, ma le cose che sono successe sono state così importanti e irreversibili che a fermarle nella testa fanno un po' paura.

Nessun commento:

Posta un commento