giovedì 21 febbraio 2013

Il fantastico mondo di Mariadora

Il nano ha iniziato la prima elementare quest'anno. Ha imparato a leggere e a scrivere, fa le prime operazioni di aritmetica, impara piccole poesie a memoria, fa esercizi per l'orientamento: sopra, sotto, di qua, di là, dentro, fuori e studia il copione per la recita teatrale prevista a metà marzo.
L'unica materia che per lui non è una novità perché se la porta dietro dall'asilo è religione.
L'ora di religione settimanale è l'unica per la quale si ha facoltà di scelta: si può frequentare e si può non frequentare. M, nonostante non abbia un gran rapporto con le istituzioni religiose, ha deciso per la frequenza perché non esistono programmi alternativi e perché è sempre meglio imparare qualcosa sia pure di religione che passare il tempo in corridoio.
La maestra di religione di quest'anno s chiama Mariadora. E' molto giovane, porta lunghi capelli neri e veste parecchio colorata. Nelle uniche due occasione in cui M l'ha incontrata è stata gentile e affettuosa e M non ha avuto il coraggio di dirle niente a proposito della luna che secondo lei e ora anche secondo il nano è il sorriso di Dio e del sole che li nano non si ricorda bene se sia il di lui naso o occhio.

Ieri sera al termine di un qualsiasi mercoledì, dopo la piscina, tornando a casa.
"Mamma guarda quante stelle..."
"Sì.. si vedono bene da qui perché è buio.."
"Lo sai cosa sono le stelle mamma?"
"Le stelle sono dei corpi celesti e noi riusciamo a vederle anche a tantissimi chilometri di distanza perché brillano di luce propria, una luce fortissima che arriva fino a noi"
"Non è proprio così mamma"
"Ah no?"
"No."
"E cosa sono le stelle?"
"Sono i nostri amici che sono morti e che ci guardano da cielo e ci proteggono."

Mariadora ha colpito ancora.

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