martedì 15 gennaio 2013

Bentornato H e bentornato Sanitrit

M non aveva immaginato rincorse al rallentatore per venirsi incontro, abbracci e giravolte su se stessi. Non credeva che il ritorno a casa di H sarebbe stato commovente o ropmantico e nemmeno che sarebbe stato speciale.
M si sbagliava.
Il ritorno a casa di H è stato decisamente diverso da tutte le altre volte.
Quando H è rientrato a casa dopo una trasferta di 8 giorni in un bunker di un porto di mare ha trovato:
M in ginocchio davanti al water della muta Mar con un braccio infilato dentro fino all'ascella e tre stracci arrotolati sul pugno a stantuffare acqua;
l'Arch corso in aiuto nella stessa identica posizione di M e con le stesse mansioni, nel bagno dei bambini.

Di fronte a questo spettacolo H che quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, non ha potuto esimersi, si è unito al volenteroso gruppo per smontare metà del mobile della cucina e arrivare all'origine di tutti i mali: il sanitrit.
Il sanitrit per chi non lo conoscesse è un aggeggio infernale e salvifico allo stesso tempo che serve per inventarsi uno scarico quando di scarichi non ce c'è.
A casa di M e H c'è un sanitrit unico per il bagno dei bambini e il bagno della muta Mar.
Ieri sera al rientro di M dall'ufficio il sanitrit unico si era bloccato.

Il nano confessava incerto l'inserimento nel water di un chilometro di carta igienica, M si trasformava in strega cattiva, mandava tutti a letto senza svaghi e senza smancerie e si dedicava alla missione impossibile dello sblocco del sanitrit.
L'intenzione era quella di sbrigarsela senza H, di fare finta di niente al suo rientro.
Ma non ce l'ha fatta.
Davanti a una Mar più muta del solito ha fatto il meglio che ha potuto senza mostrare alcun segno di fastidio, schifo, imbarazzo.

Chi ha un sanitrit sa di cosa si stia parlando qui, chi non lo ha si fidi. L'esperienza è una delle più umili in cui ci si possa imbattere nell'ambiente domestico, ma se risolta è una delle più grandi soddisfazioni di cui si possa godere nello stesso ambiente.
Alla fine il nano non aveva colpe: nell'elica era finito un pezzo di plastica, che non è stato identificato, ma che per certo non appartenea ai bambini.

Sventato il rischio di dividere il bagno con M e H, la muta Mar si è chiusa felice nella stanza con il suo bagno e la sua mezza parte di sanitrit funzionante.

2 commenti:

  1. la muta Mar che ti era stata di prezioso aiuto mi sembra di capire..
    >:(
    me

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  2. MERDA DA VICINO..mi pare fu detto molti mesi fa..

    i.

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