martedì 28 febbraio 2012

Se non che

Venerdì mattina
"Ehi come ti chiami?"
"M"
"Ah io mi chiamo (non sono riuscita a leggere il labiale)"
"Ah"
"..e ascolti musica nelle cuffie?"
"Sì"

"Ah quindi sono delle cuffie speciali.."
"Direi che è proprio il lettore a essere speciale, subacqueo più che speciale..scusa eh.."
Splash.

Stamattina
"Ehi? M?"
"Sì?"
"Allora è questo il lettore speciale.."
"Sì.."
"..e che fai di bello M nella tua vita.."
"Di bello faccio la mamma di due nani"
"Ah."

Non ci sarebbe niente di strano in questi timidi approcci di un ragazzo con M. E ancor meno nelle stroncanti risposte di M. Davvero niente di speciale. Non ci sarebbe motivo di scriverlo qui sull'erba. Di lasciarlo ai posteri.

Se non che M nelle due occasioni era in piscina.

Nella prima occasione era in acqua con solo la testa fuori, nella breve pausa tra una serie di vasche e un'altra. Nella seconda M era FUORI dall'acqua, in direzione spogliatoio, come sempre super di corsa. 
Con la cuffia azzurra di gomma ben calcata sulla testa.
Con il costume intero di nonna Abelarda color malva stinto.
Con la maschera e le ciabatte ai piedi.
Con quel biancore che solo l'inverno inoltrato sa donare.
Con tutte le sue brutture esposte alla luce del neon.

Mai nella vita M avrebbe pensato di poter essere considerata come essere umano in queste condizioni. Figuriamoci come essere umano femminile. Mai dire mai.

3 commenti:

  1. Ma non mi dica...
    (ipocrita)
    La policy di questo sito e la evidente naturale ritrosia dell'autrice impediranno l'ostensione fotografica del costume malva di nonna Abelarda, ma ci sono fondati sospetti che il ragazzo stroncato diventerà un trend setter.
    F4u

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  2. ...e la lista si allunga

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