giovedì 2 febbraio 2012

Maestri

1984 Il maestro di vela all'isola d'Elba era di Bologna portava i capelli lunghi con la riga al centro e un cappello di paglia per ripararsi dal sole. Dall'alto dei suoi venti anni scarsi la trattava da bambina anche se lei a undici anni si sentiva già grande, e la prendeva in giro per il naso perennemente spellato.

1986 Il maestro di wind surf aveva i capelli lunghi biondi mossi. Era selvaggio e muscoloso. mentre andava, la schiena parallela all'acqua e le braccia tese, sembrava volasse. Qualche volta la portava stesa dietro a pancia sotto e per lei era come in un film. Si sentiva fortunata e felice nel suo giubbotto salvagente arancione.

1988 Il maestro francese di tennis era brizzolato, alto e atletico nel suo completo bianco. Dall'altra parte del campo le parlava lentamente con la voce forte e la erre moscia. Le insegnava il rovescio a due mani, il dritto lungolinea e il passante incrociato. Quando stavano vicini sulla linea di fondo campo, il sole in faccia e le palline accanto nel cesto, le prendeva le mani nelle sue, circoscrivendola con le sue spalle larghe, e le insignava i segreti di un buon servizio.

1999 Il maestro di sub, il siciliano, è stata medicina per il suo cuore ammaccato. Le ha insegnato a scrutare il profondo blu, a fidarsi del mare e dei suoi abitanti. Le ha fatto ritrovare la strada perduta, la fiducia negli altri e in se stessa. L'ha fatta sentire bella e importante. Era alto e magro, con i capelli sbiaditi dal mare lunghi quasi alle spalle, la pelle salata, un sorriso da pubblicità e la sigaretta tra i denti. Coraggioso, viaggiatore, solitario.

2003 Il maestro di vela di Caprera, era moro magro con i capelli lunghi, andava in barca solo con il "ventone", magrissimo e bruciato dal sole. Gentile, sorridente e instancabile. La sera cantavano insieme con la chitarra lì fuori sulla spiaggia, i piedi nell'acqua. Che era così buio che portavi sempre una torcia e attenzione ai cinghiali.

2011 Il maestro di nuoto di quest'anno è carino. Porta gli occhiali, le soprascarpe azzurre e la tuta blu. Ha la erre moscia anche se non è francese. Ha ventisei anni e  guardandolo, lei ha pensato che il nano potrebbe diventare così da grande e non le dispiacerebbe. Un po' si somigliano con i capelli lisci e neri e gli occhiali tondi.

Un tempo la ragazzina era lei e loro "i grandi". Oggi il ragazzino è il maestro e "la grande" è lei. Un tempo li temeva e li ammirava e un po' se ne invaghiva, oggi con sguardo materno ricerca nel suo viso qualcosa che le faccia intravedere come sarà il nano alla sua età.

1 commento:

  1. 1984: il maestro di sci era una sorta di eroe, abbronzato, forte, paziente, con l'accento della montagna e il sorriso piu bello mai visto da una 14enne di citta' che da allora lo ha rivisto per altri 5 anni e le ha fatto sempre battere il cuore con la stessa platonica intensita'. 2012: stesso posto 28 anni dopo, domani la ex 14 enne ha deciso di andarlo a cercare, solo per essere sicura che quel sorriso sia sempre li' ! 

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