domenica 7 agosto 2011

H, il pesce ragno e i consigli da spiaggia

Era stato il migliore degli inizi e quindi non poteva che peggiorare.

Il giorno dopo l'arrivo nella ridente località balneare, H solitamente restio ai bagni di mare, si è lasciato convincere da M e da una temperatura al di sopra della sopportazione umana, a mettere piede in acqua.
Il piede ha però inavvertitamente pestato una tracina che qui, come molte atre cose, cambia nome e diventa pesce ragno. Ovviamente era la prima volta in vita sua e non conoscendo i rimedi, nonostante M (pluritracinata) gli dicesse di mettere semplicemente il piede nella sabbia calda, si è lasciato convincere dal cugnìd e da qualche aiuto bagnino che la sabbia calda non era abbastanza e che dell'acqua bollente versata sul morso sarebbe stata risolutiva. Così M ha visto H allontanarsi in direzione sabbia calda con un piccolo morso sotto il mignolo e tornare dopo qualche minuto con una vescica grossa come mezzo limone causata dall'ustione.

Oggi H ha ascoltato l'ennesimo consiglio da spiaggia e ha iniziato un'autocura di antibiotico per bocca (non quello prescritto ma uno che aveva in casa e che lui, per il solo fatto che appartiene alla categoria antibiotici, ha considerato un perfetto succedaneo), accopagnato da uno ad uso locale (scaduto da due mesi) e da un aulin gentilmente offerto da M.

Stasera il morso del pesce ragno-tracina, ha lasciato il posto a un piede di diensioni inumane, gonfio come un filone di casareccio.
H non riesce a poggiarlo per terra, non può infilare nemmeno le infradito e gira per la spiaggia calzando un calzino corto da tennis.

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