lunedì 1 aprile 2013

Lacrime di pasqua

Durante questi tre giorni trascorsi a casa per le vacanze di pasqua:

1) il nano, a dispetto  di tutte le nefaste previsioni di M, ha imparato ad andare in bicicletta senza rotelle. M ha pianto lacrime di gioia, incredulità, sollievo perché ormai era sicura che non avrebbe imparato mai.

2) venerdì sera ha visto il remake di un film straziante che era anch'esso la riproposizione cinematografica di un romanzo lacerante. M ha pianto lacrime di rabbia, amarezza, empatia e disperazione.

3) sabato sera ha visto un film strano e spoetizzante. M ha pianto lacrime di commozione e immedesimazione.

4) domenica ha finito di leggere il libro iniziato pochi giorni prima che raccontava la storia di un uomo con tre figli che viene abbandonato dalla moglie alla vigilia di natale senza apparente motivo, ma con un milione di motivi non apparenti e ampiamente condivisbili. M ha pianto lacrime di solidarietà e comprensione.

5) lunedì il mezzonano ha fatto un volo con il monopattino e si è andato a schiantare per terra sbattendo la fronte sull'asfalto esattamente dove quest'estate gli avevano incollato i due lembi di pelle. M a stento ha trattenuto lacrime di preoccupazione, sfinimento e esasperazione.

6) stasera ha visto un film terribile, seppur a lieto fine, una storia vera che ha dell'impossibile. M ha pianto lacrime di struggimento, afflizione, angoscia. In una parola lacrime di mamma.

E' stata una pasqua un po' così e menomale che è durata solo tre giorni.
La conquista

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