giovedì 20 febbraio 2014

Senza pietà

DRIIIN DRIIIN

"Pronto?"
"Ciao M, sono Lui"
"Ciao sì (vedo il tuo faccione sul display ogni volta che mi chiami).. come stai?"
"Tutto bene.. tu come stai? come va lì?"
(va che non prende il telefono mai, che dividiamo la redazione con la mia rivista preferita e che mi sento più abbonata loro che tua; che pagherei perché il direttore della mia rivista preferita, al quale sono andata a presentarmi, vedesse questa attività che stiamo facendo se ne invaghisse e mi chiedesse di passare da loro perché da loro si beve champagne francese, e noi l'acqua l'abbiamo dovuta comprare alla coop, perché da loro si mangiano dolcetti squisiti di pomeriggio e cenette a base di bicchierini multicolori di finger food la sera, mentre noi alle due di notte quando usciamo affamati a fine turno giriamo raminghi per la città alla infruttuosa ricerca degli avanzi, perché loro hanno delle poltrone che sembrano fatte con dei mattoncini lego imbottiti, mentre noi sediamo su sedie di plastica trasparente che ci litighiamo tutti i giorni perché non sono mai abbastanza per tutti, perché da loro passano gli ospiti superfighi e da noi le quarte scelte)
"Tutto bene grazie"
"Dai raccontami qualcosa.. come vanno i rapporti con le altre strutture? Il lavoro com'è?"
(Il lavoro è che devo stare seduta qui dalle 17.30 alle 02:00 di notte a leggere messaggi su internet selezionare quelli che ritengo più adatti divertenti dissacranti ma non troppo, cattivi ma non offensivi, ironici ma con garbo, senza parolacce, senza critiche troppo dure ma nemmeno troppo benevoli, che mi chiedono di essere selettiva e veloce e quando arrivano una media di mille messaggi al minuto non è sempre facile e poi quando vado a dormire alle 3:00 punto la sveglia alle 8:00 e so già che mi sveglierò con la sensazione della sabbia negli occhi e poi di nuovo alle 9:00 torno qui e ancora messaggi e pc fino alle 12:00 e poi in conferenza stampa a subire l'umiliazione di aspettare all'infinito, che nemmeno la zita di Puzano, che qualcuno parli dei nostri dati ma non accade mai e poi alle 14:00 mangio qualcosa in giro e poi alle 15:00 torno in albergo e prepararmi perché alle 17:00 si riparte nella speranza di trovare una sedia trasparente libera)
"Tutto bene giornate molto piene, un po' stancanti, si dorme pochissimo, si sta sempre davanti al pc.. a parte la pausa pomeridiana che siccome dobbiamo lasciare la redazione alla mia rivista preferita, dobbiamo per forza andare in pausa.. con gli altri colleghi tutto ok.. non è che ci si filino poi tanto.. ma ok.."
"Va bene senti.. ti volevo chiedere nella pausa pomeridiana.. potresti finalizzare il documento sulle news?"
"..."
"M?"
"Sì ti sento.. bè non ho la postazione, né il collegamento internet, né la sedia trasparente nella pausa pomeridiana appunto perché è una pausa e in albergo non c'è wifi e insomma però potrei provare a organizzarmi.. cercare una postazione diversa.."
"Bene. Allora fammi sapere se ti organizzi, il documento è per dopodomani".

1 commento:

  1. della serie " chiamavo così, giusto per un saluto.."
    le muert!
    me

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