martedì 25 febbraio 2014

Back home

All'inizio ti senti spaesata.
Ti guardi intorno per capire dove andare, per orientarti, per vedere com'è. Ti sembra tutto brutto, che i giorni non passeranno mai e che non riuscirai a abituarti a stare lì con tutte quelle persone dappertutto e la musica alta per strada e le luci di natale ancora appese.
Poi piano piano tutto diventa familiare: la strada sul mare, i semafori sempre lampeggianti, la rotatoria, la  Chiesa russa che sai già che non avrai occasione di visitare dentro, la pasticceria con i biscotti più buoni del mondo, il forno sulla piazza che chiude proprio a ora di pranzo, la gelateria con il migliore cioccolato d'Italia, ma che non assaggerai e quindi non potrai confermare, il parcheggio sotterraneo, il teatro che visto alla tele fa un certo effetto ma a starci dentro è piccolo vecchio tenuto male.
Tutto diventa quotidiano, normale. Cominci ad avere dei ricordi lì, dopo qualche giorno ti sembra di stare lì da sempre, forse ti ricordi addirittura di aver festeggiato un compleanno, di averci trascorso un'estate.
Le giornate prendono il loro ritmo e ti trasportano con loro.
Poi torni a casa e ti sembra, da subito, di non essere mai andata via.

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