lunedì 3 dicembre 2012

L'età della disillusione

M si ricorda perfettamente il momento in cui Babbo Natale smise di esistere.
Era in casa, oggi casa dei nonni, in salotto. Era pomeriggio ed era seduta per terra con la schiena appoggiata al divano di topolino, tutt'oggi presente.

Era in compagnia del cugino Serio.

Il cugino Serio aveva, come ha tuttora, due anni più di lei. Era maschio, era figlio unico, viveva a casa dei nonni con sua madre, a natale scartava pacchi enormi e aveva la tele a colori in camera, il subuteo e la playstation portatile che a quel tempo si chiamava scacciapensieri.

Il cugino Serio era serio anche allora perché non è vero che crescendo si cambia, crescendo si definisce meglio la forma abbozzata che avevamo da piccoli.
Così, seduti per terra con la schiena appoggiata al divano, il cugino Serio le disse senza giri di parole
"Lo sai M? Babbo Natale non esiste, sono i genitori a comprare i regali e a metterli sotto l'albero."

M rimase in silenzio.
Pensò che fosse uno scherzo.
Si aggrappò alle letterine che iniziavano proprio con Caro Babbo Natale, scritte sotto gli occhi complici delle mamme e dei papà. 
Rivide nella sua testa tutte le rappresentazioni di Babbo Natale che le era capitato di incontrare, per strada, disegnate sulle pagine dei libri, luccicanti sulle carte da regalo, ma non ci fu niente da fare.
Il cugino Serio ribadì che Babbo Natale proprio non esisteva.

M non ha tanti ricordi di quando era piccola e non ricorda quanti anni avesse, forse sei l'età del nano oggi.

Stasera scriveremo le letterine a Babbo Natale, quello vero. Quello che i regali non li compra, li costruisce. Quello che riesce a fare il giro del mondo per portare i regali a tutti i bambini "perché tanto quando qui è giorno a Tokyo è notte" e quindi ha tutto il tempo per portare a termine il suo compito gravoso. Quello vestito di rosso con la barba bianca "come quella di babbo però più lunga" e la pancia rotonda.
Quello che esisterà il più a lungo possibile nella fantasia dei bambini, perché quando non si crede più a Babbo Natale, si perde un po' di magia e di illusione e si comincia a diventare grandi.

1 commento:

  1. per quel po' che lo conosco temo che sia stata un'enorme delusione anche per lui..noi si vive tutto l'anno in funzione del natale ;>

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