lunedì 15 ottobre 2012

Meritata ricompensa

Improvvisamente ritrovarsi nella sua stanza perché alla terza convocazione non se te la sei sentita di rispondere con il terzo rifiuto, seduta di fronte a lui che tira fuori da uno zaino un librone nero sui tarocchi e una bustina di plastica trasparente contenente ventidue carte.

Vedersele passare davanti una dopo all'altra, la papessa, l'imperatrice, le stelle, la luna, il sole, il baratto "ecco il baratto siamo noi io e te.. te che stai sempre a pinciare sui tasti vatti a vedere cosa significa la carta del baratto su internet e dopo capirai.." e poi il papa, l'imperatore.. che "messe tutte insieme secondo un progetto a una intelligente come te la fanno arrivare alla divinazione.."

Doversi giusticare dicendo di non essere religiosa, di non credere all'incredibile, di non voler essere oggetto di lettura di tarocchi, di non essere minimamente interessata all'argomento "quanto sei cocciuta te..credevo che fossi molto più profonda.."

Alzarsi dalla sedia per infilare la porta e dover subire i suoi "quanto sei bella" anche se hai un informe poncio addosso che ti fa sembrare una tenda canadese, gli occhiali da nerd e gli stivaloni da pioggia, che oggi era previsto un nubifragio e invece splendeva il sole, sbuffare e guardare in su, prendersi una parolaccia qualsiasi dal mazzo e finalmente guadagnare il corridoio con la minaccia che "ti leggerò le carte e vedrai che ti piacerà e ti introdurrò in questo mondo che ti farà capire tante cose importanti per la tua vita!".

Per tutto questo M sente di essersi meritata non solo l'angolo di torta alle mele offerto dell'ingegnerino dopo pranzo, ma anche un pezzo di cioccolata, magari dopo cena.

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