martedì 2 ottobre 2012

La maestra della IB

Era la prima volta per M. Aveva aspettato con ansia quel momento nelle ultime settimane, aveva pensato che non si poteva giudicare senza conoscere, cercare di capire senza sapere. Bisognava aspettare la prima riunione di classe della prima elementare del nano per poter farsi un'idea.
La prima riunione di classe era oggi.

La maestra incaricata "fino alla fine dell'attività didattica (di quest'anno)" si chiama con la I come la maestranumerouno della scuola materna. Che poi è un caso strano perché di nomi con la I non ce n'è poi così tanti.
Ma con la maestranumerouno in comune ha solo quella I.
E' una bella ragazza sui trentacinque anni, riccia castana, capelli lunghi sciolti sulle spalle, ha grandi tette finte rotonde e sporgenti che lascia intravedere da una canottiera trasparente. Un paio di jeans strappati da parte a parte proprio sotto la chiappa sinistra, una perfetta manicure, i tacchi alti, il rossetto un po' fuori dai margini e non ha un profilo facebook.
Parla con un leggero accento del sud, non conosce l'uso dei pronomi e degli avverbi di modo e sovente li scambia. Sorride calma e risponde senza nessuna ansia alle ansiose domande delle mamme.
"Quante ore starà con i ragazzi ogni settimana?"
"Molte, non le ho contate"

"Quanti quaderni devono portare i ragazzi a scuola tutti i giorni?"
"Tutti.."

"Che materie insegna lei?"
"Italiano, matematica, inglese.. ah sì educazione motoria.."

"Cosa fanno i bambini in classe?"
"Bé la prima elementare..imparano a leggere e a scrivere.."

"Non esiste un orario delle materie in modo da sapere prima quali materiali servono e evitare di portarli sempre tutti?"
"Non che io sappia"

Adesso l'idea M se l'è fatta: la maestra I non è severa, non è precisa, non è agitata, non è formale, forse non è nemmeno troppo organizzata. 
E' l'esatto opposto di quella discendente in linea diretta della signorina Rottermaier che M aveva sperato ricercato e fortemente voluto per la prima elementare del nano.
Ma sembra dolce, pacata e ha parlato bene dei bambini e forse per loro è meglio così.

4 commenti:

  1. La descrizione e' così precisa che mi sono venuti i brividi...posso solo dire che il commento di g stasera al mio finto entusiasmo di aver conosciuto la maestra e' stato..."ah, quella..."
    Non so se allora, e' veramente meglio così...

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  2. Forse non piace ai bimbi ma sono sicuro che gli H staranno facendo i salti di gioia ...
    H_Olè
    PS: L'anonimo qui sopra è un H ... ;)

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