lunedì 19 marzo 2012

Quel giorno

Oggi per la festa del papà a scuola del nano le maestre avevano organizzato la giornata della semina.
Nel pieno rispetto del'orario lavorativo, alle tredici i papà si sono presentati nel terrazzo della scuola per piantare dentro vasi grandi delle piccole piantine. Alla fine della semina era prevista una fetta di torta per tutti i bravi giardinieri improvvisati.
La torta era a forma di camicia bianca e cravatta rossa in pieno stile "campagna presidenziale".
Dopo un'ora i papà ritornavano tutti nei loro uffici, senza rubare tempo prezioso al lavoro, oltre a quello che di solito impiegano per la pausa pranzo.

M si è ritrovata a chiedersi il perchè di tanto referenziale rispetto nei confronti dei papà lavoratori, quando invece le mamme sono solitamente chiamate a svolgere le loro attività scolastiche (cucito, cucina, collage e pitture varie) in pieno pomeriggio o a mattinata inoltrata.
E soprattutto M si è chiesta che forma avrebbe avuto una ipotetica torta della festa della mamma. E non si è voluta rispondere.

"C'erano tutti i papà oggi a scuola?"
"E certo!"
"Ah.Quindi è stata bella questa giornata della festa del papà!"
"Sì e ti volevo fare tanti auguri!"
"A me?"
"Sì certo!"
"E perchè? Io mica sono un papà.."
"Sì ma tu una festa tua per la mamma non ce l'hai e allora ti faccio gli auguri oggi"
"Grazie nano è un bel pensiero ma sappi che io la festa della mamma ce l'ho e quindi gli auguri me li devi fare quel giorno"

"Ah e quando era? Ieri?"
"No non era ieri deve ancora venire il giorno della festa della mamma.."
"Ah, ma io quel giorno non si sa dove sono allora te li faccio oggi tanti auguri mamma, oggi è la festa di tutti i papà e anche la tua."

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