martedì 31 gennaio 2012

Lost and found

A ventidue anni M, eletta migliore alunna della scuola di lingua francese che frequentava da tre anni, vinse una borsa di studio a Parigi per due mesi.
Quando la sua insegnante le telefonò per darle la bella notizia, non le diede il tempo per pensarci sù e rimase in linea a aspettare una risposta.
M, colta alla sprovvista, a metà strada tra l'orgoglio dei vincitori e il terrore delle novità, non se la sentì di rifiutare e accettò.
Era giugno e la partenza era prevista a fine agosto.
A quei tempi M era felicemente fidanzata da tre anni con il suo fidanzato storico, conosciuto proprio al corso di francese, ma meno portato di lei per le lingue.
In questi tre anni non si erano mai separati.
Non era passato un giorno senza che si vedessero almeno cinque minuti.
Non una serata senza che si incontrassero anche tardi, anche per poco, per augurarsi la buonanotte.
All'idea di partire da sola per due mesi M sentiva le budella attorcigliarsi, la gola seccarsi, la nausea sopraffarla e le vertigini farla vacillare.
Gli ultimi giorni prima della partenza M li trascorse chiusa in bagno in preda a improvvisi e terribili attacchi di mal di pancia, sotto gli sguardi partecipi e sgomenti della NonnaG, immaginando scenari crepuscolari e dannandosi l'anima per aver accettato.
E poi un sabato mattina partì con gli occhi annebbiati, il cuore in frantumi e un cugino insolito a farle compagnia fino al lunedì.
Non esisteva internet, non c'rano le web cam, non si chattava sugli instant messenger. Mark Zuckerberg faceva le elementari e perfino i telefoni cellulari erano enormi catafalchi per pochi fortunati.
Partire era davvero un po' come morire.

Domani mattina la sorella piccola di H, che di anni ne ha ventinove, parte per due mesi. Ha vinto una borsa di studio a San Francisco. Anche lei lascia a casa un fidanzato storico, ma porta con sè uno smartphone, un notebook con web cam incorporata, ha un profilo facebook ed è su skype.
Per lei trasferirsi dall'altra parte del mondo non è un po' come morire. E' un po' come restare.

3 commenti:

  1. "come sei veeeeecchia" direbbe una pischella di Fiorello
    ....Avevo rimosso la presenza del cugini insolito, che coppia!

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  2. e intorno a mezzanotte non ti è mai capitato di incontrare famosi scrittori o pittori come nel film di Woody Allen?

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  3. Il fidanzato storico6 febbraio 2012 alle ore 16:20

    ho rivissuto quei giorni, condividendo quelle stesse sensazioni, magone.
    Dissento su non era portato x le lingue..............
    tanti baci.

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