giovedì 26 gennaio 2012

Open day

In principio fu l'onda: un ambiente grande quanto una sala di un cinema, poltrone imbottite rosse, ampie finestre da ambo i lati, vista sui campi sportivi, circa duecento persone in platea e almeno sei sul palco. Microfoni per i parlatori, puntualità svizzera, religioso silenzio, toni sicuri e risposte decise, obbligo di divisa.

In seguito fu la volta della seconda scelta: un'aula scolastica, l'accoglienza di un coro di natale, seggiole di legno, un centianio di persone accorse a farsi un'idea e a verificare se la realtà è all'altezza della reputazione, quattro parlatori senza microfono e senza palco, una mostra di presepi e un cortile spoglio ma rinnovato e pulito. Dati e numeri presentati in diapositive su un telo, niente grembiule, risposte gentili e disponibilità ad accontentare tutti.

Oggi l'aula al secondo piano era piccola e angusta. Le sedie diverse tra loro e posizionate in maniera casuale e disordnata. Una panchina in fondo. Tende di nylon arancione alle finestre. Una ventina di persone in ascolto di due gentili parlatori seduti al di là di un piccolo banco. Immagini di laboratori e gite scorrevano su un televisore old style. Brusio in sottofondo. Risposte provvisorie e qualche imbarazzo per i troppi "non si sa".

Sono gli open day (giorni di presentazione) delle scuole per il nano che l'anno prossimo andrà in prima elementare.

La prima ci ha scartato.
La seconda ancora no.
La terza, che sarebbe proprio la nostra, quella che non ci leva nessuno, che ci spetta di diritto, quella che abbiamo tutti i requisiti, quella che faciliterebbe la vita della muta Mar e di M, l'unica che permetterebbe a M di mantenere la sana abitudine del nuoto mattutino, perchè non prevede cambiamenti rispetto allo status quo e che financo richiede il grembiule blu con il colletto bianco, la scartiamo noi?

5 commenti:

  1. Facciamo di no???? Diamo un'altra possibilità alla scuola con l'aula al secondo piano piccola e angusta? Vediamo un po'.
    Le sedie sono diverse tra loro perchè comprate/ricevute in dono in tempi diversi ed erano posizionate in maniera casuale e disordnata...o forse meno formale e volutamente "amichevole".
    Una panchina in fondo, in realtà 2-3 appoggiate ai muri della sala (per noi abbastanza grande, direi!) Le panchine fanno stare uniti e vicini, insegnano a stare seduti rispettandosi e sono di un bel legno solido e tradizionale. Tutti elementi "pedagogici" forti per quella scuola; la sala è usata spessissimo dai ragazzi. Tende di nylon arancione alle finestre: in realtà materiale - tristissimo, è indubitabile - ignifugo per esigenze legali! Una ventina di persone in ascolto di due gentili parlatori seduti al di là di un piccolo banco. Piccolo banco???? ;-) Immagini di laboratori e gite scorrevano su un televisore old style. E' vero, i fondi per comprarlo nuovo non li abbiamo.Ma questo funziona, ed è bello grande. Davvero è più sano passare il messsaggio che le cose vecchie - anche se funzionanti - sono da scartare? e davvero uno schermo piatto è la spia di una scuola che funziona? E i laboratori e le attività,quelle sì sono reali,concrete e al passo con i tempi...dei nostri ragazzi.
    Brusio in sottofondo. Quanto c'è da imparare, tutti noi,sulla comunicaazione, l'ascolto,l'accoglienza. Verissimo. Ma non siamo a scuola _ tutti: alunni, genitori, insegnanti, per imparare? E il fatto che in 20 si muovano per vero interesse sulla sorte dei loro figli, non è già una gran cosa, un piccolo miracolo?
    Risposte provvisorie e qualche imbarazzo per i troppi "non si sa".... E grande rispetto nel dare risposte solo "reali", senza vendere fumo su informazioni e decisioni che passano per Ministeri, Provveditoriati, o anche solo scelte di singoli.
    Insomma, da un'altra angolatura,una presentazione volutamente semplice, che non nasconde dietro drappi rossi le difficoltà di fare scuola oggi, ma aperta a lavorare insieme, su basi pedagogiche e ricerca di competenze sociali "alte".
    E i grembiuli? Utilissimi in una scuola dai molti laboratori a rischio-macchia e dalle diverse provenienze ( non solo geografiche)...Ma se potrà riparlare...;-)
    Buona scelta, non vi invidio!!!

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  2. @ Carla: i grembiuli li adoro! Grazie per questa "altra angolatura" molto illuminante nel nostro buio peregrinare tra i diversi open day..

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  3. Che una di quelle due persone che stavano dietro il piccolo banco (che in quelle aule ci vive ogni giorno con i suoi/sue colleghi/e e gli alunni)legga il blog di un genitore e commenti con modestia e disponibilità al dialogo e al confronto sulla nostra realtà scolastica e che promuova la nostra "scuoletta" "pubblica" e "di quartiere" mi sembra che possa meritare un'attenzione pari alle altre patinate offerte così magistralmente descritte.
    Scusate se mi sono permessa anch'io un commento, molto di parte, in quanto docente in quella scuola, abitante del quartiere e mamma di una bimba che ha frequentato in questo antico edificio (quest'anno compie 80 anni)la scuola dell'infanzia, la primaria e sta frequentando adesso la secondaria di primo grado con profitto, soddisfazione e comodità per la famiglia.
    un caro saluto
    Marcella

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  4. @ Marcemes: i commenti, anche quelli di parte, sono tutti ben accetti qui!

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