mercoledì 28 novembre 2012

Tre eccezioni

M vive in un mondo fatto di regole.
Alcune regole sono le regole di tutti, altre se le è date da sola.
Una di queste regole è "evitare di unire mondi diversi".
La regola "evitare di unire mondi diversi" è la regola secondo la quale i vari ambiti della vita devono rimanere separati: lavoro, scuola, mare, piscina, parenti.
La regola nacque tantissimo tempo fa quando M decise in quinta elementare di invitare la sua compagna di banco qualche giorno al mare.
L'esperienza fu disastrosa: quella che sarebbe dovuta essere la sua migliore amica si rivelò antipatica poco socievole, per niente abituata ai ritmi marini di M e fotofobica: una palla al piede.

In numerose altre occasioni M ha avuto modo di confermare questa teoria e quindi a lungo andare M ha creato una serie di pacifici gruppi separati tra loro che percorrono strade parallele senza incrociarsi mai.
Tuttavia, come ogni regola che si rispetti anche la regola dei mondi separati ha una serie di eccezioni che altro non fanno che confermarla:
1) quando dieci anni fa M ha deciso di far incontrare l'amica dell'ufficio con il cugino serio perché aveva intravisto qualcosa di bello, che oggi ha quattro anni gli occhi blu e i ricci;
2) quando, su richiesta e non senza preoccupazione, ha presentato l'Arch all'amica trimamma della macchinetta per la realizzazione di un progetto impossibile;
3) quando circa nove mesi fa ha selezionato le partecipanti al Club di Jane Austen, mischiando ufficio, giardino, parentele e simpatie in un unico impasto.

Stasera il Club si è riunito per la quarta volta e ha visto la partecipazione di un nuovo membro proveniente dall'acqua clorata mattutina. I mondi di M cominciano ad avere confini sfumati e lei si sente un po' confusa.

2 commenti:

  1. confusa e felice? ;>
    me
    (che ha preso parte a ben 2 fusioni dei tuoi mondi e della prima non te ne sarà mai abbastanza grata)

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  2. un Darcy con le pinnette

    i.

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