giovedì 28 novembre 2013

La sindrome dell'identificazione

Non so se succeda la stessa cosa in tutte le case ma qui a casa nostra i bambini hanno la sindrome dell'identificazione. La sindrome dell'identificazione sarebbe quella strana ma irrinunciabile abitudine del "io sono tizio, caio, pinco pallo, tu chi sei?".
Finché tizio, caio e pinco pallo sono il protagonista di un film, un cartone, una storia, va bene. Ma qui a casa nostra la sindrome si manifesta in tutte le attività. A tavola: io sono questo (un pezzo di pane, una forchetta, un maccherone) tu chi sei? Nella vasca da bagno: io sono questo (il tappo dello shampoo, il tubo della doccia) tu chi sei? In camera giocando con i Lego: io sono questo (un pezzo piatto da sei, un omino, una tegola da due) tu chi sei?
Stasera M è arrivata molto tardi dall'ufficio, stanca e semiassiderata e loro erano davanti al dvd di goldrake che non si consuma mai.
"Mamma tu chi sei?"
"Non lo so più nemmeno io chi sono.."
"No! Lo devi sapere! Io sono actarus, Mezzonano è alcor e tu chi sei?"
"Sono la vostra mamma"
"Ma no! Noi mica siamo fratelli! Tu sei Maria"
"Ok.. Maria va bene.. È carina..capelli lunghi..mi piace..ok. Trovate che mi somigli?"
"No mamma non ti somiglia, lei è giovane, è la solella di actalus, combatte, guida l'astlonave, va anche in moto velocissima.. Non ti somiglia..pelò tu sei lei va bene?"
Il Mezzonano continua a mostrare evidenti segni di spazientimento e di ammutinamento nei confronti del genitore affettivo.

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