Senza pelle è il titolo di un bellissimo film italiano di parecchi anni fa.
Nel film "Senza pelle" vuol dire essere molto sensibili, troppo.
Non riuscire a ripararsi dalle cose che succedono, non avere la pelle come ultimo strato di delimitazione tra noi e tutto il resto.
Essere senza pelle può essere molto bello ma può anche essere orribile e spaventoso. Perché si vive tutto senza filtri. Si viene investiti con tutta la violenza possibile dalle cose belle e da quelle brutte che ci entrano dentro senza niente in mezzo ad attutirne il colpo.
M in questi giorni si sente proprio così: senza pelle.
Le sembra di essere soggetta a tutte le correnti, alla pioggia, alla neve che non c'è, al vento che le entra dentro. Ha sempre freddo, le sembra di avere tutti gli organi a vista, come quei mezzi busti di plastica sezionati a metà che si usavano a scuola per conoscere e studiare il corpo umano.
Sarà che è Novembre e M questo mese proprio lo patisce di brutto.
"Non posso impedirti di inciampare. Però posso medicare il tuo piede ferito. E prenderti in braccio, fino a quando non sarai in gradi di camminare con le tue gambe. Avro cura di te."
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