mercoledì 26 novembre 2014

Le amiche geniali

Una ha tre figli, un cane, intolleranze alimentari a nastro, un lavoro full time per cui è pagata tutti i 27 del mese e uno, sempre full time, per cui non è pagata nemmeno un centesimo e che comincia a pesarle un po'.
Una è una neo-mamma, espatriata ob torto collo in una ridente località non abbastanza lontana dalla città da dimenticarla, ma nemmeno abbastanza vicina da poterci tornare solo per una cena tra amiche. Scrive per lavoro e per hobby, racconta storie che la ascolteresti per ore con quel suo accento meridionale infarcito di parolacce, eterna indecisa come si definisce lei stessa e aspirante maschio.
Una è felicemente separata, forte, decisa, un po' egocentrica e, per chi ancora non lo sapesse, ha un ex fidanzato storico con cui è stata 14 anni da lei nominato sempre tra il venticinquesimo e il quarantesimo minuto dall'inizio di ogni incontro. Lei è quella che chiacchiera di più, anche se è quella che meno segue le regole, in generale.
Un'altra ha un nuovo taglio di capelli che le giova parecchio, anche lei due lavori, uno artistico e uno meno, una leggera cadenza del Sud, una numerosa e solida famiglia alle spalle. Viene dal mare, va in moto, ha vissuto in un una famiglia di femmine ed è la più dolce tra noi e la più saggia.
Una è silenziosa discreta, a volte distratta, diligente e poco espansiva. Anche lei avrebbe voluto essere maschio in varie occasioni della sua vita, forse perché è cresciuta in una casa con otto femmine e un maschio che non è sopravvissuto all'esperienza.
Une è M.

Sono le girls del club di lettura nato per Jane Austin e a lei sopravvissuto.
Sono le Clubbers. Così diverse tra loro, ma così compatibili che M ogni volta che le vede tutte insieme è contentissima di averle unite.
Ieri sera si sono incontrate per discutere del quarto e ultimo volume dell'amica geniale, davanti ai cassoni, le crepes e i cantucci dell'Altra Nonna.
M, che si è trovata in disaccordo con tutte, sta ancora riflettendo su quello che si sono dette, chiusa nel suo irreale e stonato manicheismo.

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