martedì 25 marzo 2014

Car2go ben arrivato

L'Arch l'aveva immaginato circa quindici anni fa, forse venti. Che lui è parecchio avanti. 
E insieme al body phon, che in mente sua era un'oggetto tecnologico e invisibile che, installato in ogni bagno all'uscita della doccia, avrebbe sostituito chilometri e chilometri di ingombrantissimi asciugamani, con un notevole risparmio di acqua, detersivi ed energia, si inventò la pratica del car sharing.
Noi lo guardavamo come se venisse dallo spazio mentre ci spiegava la genialata di queste macchinine piccole (le smart non avevano ancora visto la luce) che erano di nessuno e di tutti, che si prendevano e si lasciavano dove si voleva e che potevano andare ovunque indisturbate, senza dover rispettare aree di sosta o appositi parcheggi.
Domenica, M si è iscritta al car2go, che è proprio quella genialata che il marziano Arch tentava di farci capire quindici anni fa, forse venti.
E anche se ancora non ne ha usufruito, si collega mille volte al giorno per vedere se, nel caso si rendesse necessario, nel raggio di 400 metri da dove si trova c'è una macchinina azzurra pronta per portarla ovunque voglia.
E anche se in queste macchinine si può andare solo in due, e quindi il problema trasporto bambini a scuola resta irrisolto; anche se non sono proprio economiche; anche se il motorino è sempre la migliore soluzione; anche se una volta percorsi 400 metri avrebbe già fatto la metà delle strade che percorre di solito, perché la sua vita si svolge in un chilometro quadrato, le sembra, iscrivendosi, di aver reso giustizia a quel marziano dell'Arch e alla sua antesignana e geniale intuizione.

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