giovedì 27 marzo 2014

Assente ingiustificata

M ha la fortuna di godere di ottima salute e la sfortuna di avere un fortissimo senso del dovere. Per questo raramente si assenta dal lavoro. Raramente significa che l'ultima volta che è stata a casa malata risale al 29 maggio 2012. Da quel giorno non è mancata mai.
Da qualche giorno tuttavia è afflitta da un insopportabile e sfinente raffreddore. Sarebbe restata volentieri sotto le coperte ma ieri aveva delle cose da consegnare e una riunione alle 15 con gente che veniva da Milano.
Oggi aveva la famigerata intervista, a dire di Lui "in alcun modo valutativa", con il personale, organizzata da settimane.
Quindi seppure non in forma smagliante e perfettamente somigliante alla sua nonna paterna, perché il raffreddore ha su di lei questo effetto, si è presentata in ufficio e ha onorato gli impegni presi.
Alle 4 però davvero non respirava più, sentiva freddo e approfittando dell'assenza di Lui in trasferta a Perugia, e della lezione di calcio dei nani, è uscita e è andata  a casa.
Il tempo di sistemarsi e stendersi sul letto e ha squillato il telefono.
"Pronto?"
"Ciao M sono Lui"
"Sì vedo il faccione sul display..tutto bene a Perugia?"
"Si sto tornando adesso..tu? Che è questa voce?"
"In effetti sono a casa..molto raffreddata..sono uscita prima..Non ce la facevo.."
"Ah mi dispiace senti puoi tirar fuori i dati bla bla bla per il consigliere bla bla bla..?"
"Sì ok domani mattina però.."
"Non riesci a farlo ora?"
"..."
"Non hai un pc a casa?"
"Sì certo, ma non ho con me le credenziali di accesso alla banca dati..."
"Ah...vabbè allora se proprio non riesci, puoi farlo domani mattina."

1 commento:

  1. Il senso del dovere e' fondamentale, ma sulle fondamenta va costruito un perimetro. I dati bla bla bla e soprattutto il consigliere bla bla bla sono fuori dal perimetro. Quello e' il senso della carriera, a cui si può serenamente dire no sorridendo. F4u

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