domenica 28 dicembre 2014

Piane tempestose ovvero "che tempàz"

M ha provato a ricordare da quanto tempo non trascorresse un capodanno all'Altro Mare e con un grosso sforzo di memoria, è risalita al capodanno del 2007 quando con l'insfangabile nano di tre mesi e H appena tornato dal Venezuela ci andò in occasione dell' imminente parto della cugnida.
Quindi 8 anni fa.

In questi 8 anni M aveva dimenticato:
Il freddo insistente e umido che penetra nelle ossa e non ti lascia più;
L'inspiegabile idiosincrasia degli Altri Nonni nei confronti del riscaldamento, anche se fuori il termometro indica 0,5;
Il brivido gelido quando si appoggia la testa sul cuscino talmente freddo da sembrare bagnato e il vento che soffia dentro "le gobbe" adibite ad armadi;
Il paesaggio del mare con la neve, che per lei invece sono elementi distanti e inconciliabili;
Quella pigrizia atavica che la prende quando il freddo le fa passare qualsiasi fantasia e la relega sul letto sotto la coperta, tutta imbacuccata.

M si ricordava perfettamente:
La difficoltà di buttare qualsiasi cosa nel giusto cassonetto, perché è la stessa difficoltà che incontra d'estate;
Il piacere di un piatto caldo sempre diverso e pronto come per magia a pranzo e a cena, perché è una magia che non conosce stagioni;
Le lenzuola blu, che anche loro sono un immancabile presenza nel letto 12 mesi l'anno;
Il viaggio accompagnato dall'ansia della neve.

M è arrivata oggi all'Altro Mare, dove si fermerà una settimana e festeggerà il capodanno 2015 insieme agli amici di H che sono diventati un po'anche suoi.

Ps. In ogni caso M non si è fatta sorprendere e per i nani ha portato le tute da sci. Queste:

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