giovedì 12 settembre 2013

L'abito non fa il monaco, né la suora

Nella redazione dei panini del mercoledì c'è Clelia. Clelia ha 25 anni, è siciliana, bella e molto appariscente. Sempre truccata, con labbra e unghie rosso fuoco, pantaloni skinny su vertiginosi tacchi e sgargianti top.
Clelia è seduta alla scrivania di fronte a quella di M.
Non si sono mai scambiate gran chiacchiere, ma tra di loro scorrono una simpatia e una reciproca curiosità.

Ieri sera, finito il lavoro, Clelia ha chiesto un passaggio in macchina a M e al collega siamese, che non prova simpatie né curiosità per alcuno.
"Mi pòtéte lasciare dòve volète poi prosèguo in taxi..sé vi ddico dòve abito vi mèttète a rridere ddi sicuro!"
"Perché dove abiti?"
"Abito in un convento ddi suòre..era il mio ssògno abitare in un convento di ssuòre.. Tutte lè mattine alle ssette vado a mmessa e se non cci vado rrecito il rròsario.."
"...tu abiti in un convento di suore?"
"Sì ma non cci potète crèdere a che bello che è..il silenzio, la pace.."
"Scusa Clelia ma tu non hai proprio il fisique du ròle di una che abita dalle suore.. Ma...sei.. illibata?"
"Sì..per òra, sì.."

E così M ha scoperto che Clelia scrive poesie passionarie, dorme in un letto singolo, ha la tele in stanza ma senza sky, mangia con le suore a colazione e cena, non può rientrare la sera dopo le dieci, a parte il permesso speciale ottenuto per il mercoledì, e non può ospitate nessuno.
E soprattutto ha scoperto che l'apparenza a volte inganna.

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