giovedì 5 febbraio 2015

Fase 2: la rabbia

Sono ormai passate tre settimane da quando Lui ha dato l'annuncio che l'avrebbe lasciata, dopo un connubio durato 15 anni.
M in queste tre settimane ha avuto momenti di tristezza, sconforto, nostalgia, paura.

Si è sentita sola e abbandonata, tradita e infelice.

Ha pianto.
Ha parlato, emotivamente coinvolta, davanti a un Lui che la guardava, ma a lei sembrava già di spalle.

Ha scritto mail, messaggi.
Gli ha indirizzato pernacchie in corridoio.

Ha speso parole forti come "nessuno ti amerà mai come ti ho amato io", che l'ultima volta che aveva pronunciato questa frase il 9 novembre 1998, si era avverata sul serio.

Ha elemosinato gesti affettuosi e consolatori, carezze e baci sulla testa, un abbraccio.

Adesso da qualche giorno, in maniera del tutto improvvisa, M è passata alla fase 2: la rabbia.

E ha completamente invertito i propri comportamenti:
non risponde alle sue mail;
non passa a trovarlo;
a malapena risponde con freddi movimenti del capo ai suoi saluti mattutini;
le da fastidio il profumo del deodorante al muschio bianco, che lo contraddistingue da 15 anni e che prima adorava;
tutto quello che l'aveva legata e appassionata, è svanito.

Quello che resta è la sensazione di essersi svegliata da un sogno e di iniziare a dimenticarne i dettagli. Per passare alla fase 3.

2 commenti: