giovedì 30 agosto 2012

Il principe e il servo

Da quando il nano è nato, M ha sempre pensato che fosse un bambino particolare, pur non avendo lei nessuna esperienza diretta di bambini piccoli, a parte il baby sitting svolto a ventitrè anni presso "musetto" che di anni oggi ne ha diciassette, la supera in altezza di buoni quindici centimetri ed è un gran pezzo di ragazzo.

Da subito il nano ha infatti dimostrato di essere esigente, egoista, bisognoso di attenzioni, egocentrico, affatto rispettoso degli altri, capriccioso, lamentoso, dispettoso, scontentino, in misura di gran lunga maggiore alla media.

Lei lo ha definito nell'arco di questi quasi sei anni di vita in vari modi, a volte a voce alta altre tra sè e sè.
Ha pensato che fosse un viziato, uno stalker, che avesse carenze affettive, che dimostrasse tendenze sadiche.
A volte si è anche preoccupata.

Oggi al ritorno dalla spiaggia sulla salita del mare M ha capito di non aver compreso mai la sua vera natura nè il perché di tali atteggiamenti.
E' stato proprio lui a rivelarlesi:
"Mamma?"
"Sì nano dimmi"
"Tra poco è la mia festa vero?"
"Sì tra tre settimane circa"
"E che regalo mi fate?"
"Non lo so amore che cosa vuoi?"
"Io voglio un servo"
"???"
"Cosa vuoi tesoro?"
"UN SERVO!"
"E scusa cosa è un servo?"

"Uno che fa tutto proprio tutto quello che voglio io".

Tutto chiaro ora: lui in realtà è un principe.

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