lunedì 6 novembre 2017

Remember Paris (1995)

E' alta come un uomo alto,
magrissima;
ha i capelli ricci e scuri, un sorriso contagioso e 44 di piede anche se dichiara un paio di numeri in meno.
Parla cinque lingue, tra cui un italiano che sembra musica.

E' instancabile: potrebbe girare a piedi per giorni e giorni senza mai ricordarsi di mangiare nè fare pipì.
E' single e non ha figli e questo è davvero "pena" come dice lei, che sarebbe "peccato" da noi, perché è buona, dolce, paziente, sensibile, affettuosa e ha una memoria da elefante che M le invidia parecchio.

E' l'amica di Barcellona che M conobbe a Parigi nella sua vita numero 1, quando vinse una borsa di studio e per un po' visse lì in un losco monolocale con gli specchi al soffitto e il bagno senza porte nel cuore del quartiere latino.
Da allora (1995) M e Isabel si sono viste nelle poche occasioni in cui M hostess, nella sua vita numero 2 tra il 1997 e il 1999, passava per Barcellona e la invitava a condividere i lettoni a cinque stelle, le chiacchiere, le confidenze e la colazione in camera. 

Poi non si sono più viste. 

M le scrisse una lunga mail, di cui non ha memoria alcuna, quando scoprì di aspettare il nano numero 1, in cui le confidava dubbi e gioie. Poi si sa la maternità il lavoro, case - libri - auto - fogli di giornale (come dice Celestina e Tiziano prima di lei), e non si sono sentite più.

Questo fine settimana Isabel era a Roma e si sono riviste dopo quasi venti anni. M sentiva un leggero imbarazzo mentre andava all'appuntamento sabato ma appena l'ha riconosciuta da lontano altissima in mezzo agli altri, l'ha invitata a cena a casa per farle conoscere i nani e farle assaggiare le due cose che sa cucinare.
Isabel è identica a come era a Parigi, e nei due giorni che è rimasta a Roma ha visitato cose di cui M ignora l'esistenza: catacombe, chiese, strade, musei; ha messo la mano nella bocca della verità e l'ha ritratta tutta intera, ha mangiato supplì scambiandoli per arancini e si è seduta a lungo in una chiesa ad aspettare il sole.

Poi a cena si sono ritrovate a ricordare, ridere e confidarsi come se non fosse passato un giorno, davanti a un paziente e variegato pubblico di tre maschi.

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