mercoledì 5 aprile 2017

New entry

Sono arrivate quasi contemporaneamente nell'ufficio di M qualche mese fa.
Sono alte e magre, determinate e grandi lavoratrici. Entrambe con una leggera fissazione per i capelli.

Una è bionda, sposata, è coetanea di M, romanista sfegatata, ama il mare, sopporta poco le incombenze familiari e i traslochi. Ha una confessata passione per il salame, soffre di acuti e improvvisi mal di pancia e "monta" sempre invidiabili unghie perfettamente laccate di rosso. M l'aveva conosciuta anni fa poi lei era partita per una meta sportiva, esotica e lontanissima e si erano perse di vista. Adesso è tornata e siede alla scrivania di fronte. 

L'altra è mora, giovane, single, sta vivendo la fase degli amori infelici e incompresi che spingono la Emma che alberga in M a immaginare qualcuno da presentarle per farla sentire felice e compresa. Si è trasferita da poco dal nord, dove si era trasferita dal Sud, vive in affitto, spende più in multe che in cene fuori nonostante mangi come un uomo e usa un abbigliamento al contempo particolare e modaiolo. Sempre piena di informazioni da femmine di cui M ha ignorato l'esistenza fino alla sua vener-anta età come magici fili da cucito usati per depilare.

Sono le due nuove colleghe di M.
Insieme sono state a cena fuori e a pranzo, hanno preso qualche caffè alla macchinetta, si sono scambiate libri e racconti, risate e qualche incazzatura.

M è felice di averle conosciute, tanto da aver voluto scambiare con loro perfino qualche filo di questa erba.


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