mercoledì 3 giugno 2015

Caro nano

La mamma è quella che ti perdona sempre, anche quando o se sarai imperdonabile. È quella che si preoccupa del freddo del caldo della fame e di aver sempre una bottiglietta di acqua in borsa e le salviette del treno.
È quella che al mare ti spalma la crema per non farti bruciare anche se ti dà fastidio e ogni volta è una lotta.
È quella che ti accompagna e ti viene a prendere, il più delle volte.
La mamma è quella che non ti ha insegnato un'alimentazione sana e che ti ha propinato i vasetti di omogeneizzati invece di cuocerti la carne al vapore.

Quella che ti mette a letto la sera, quella che ti corregge i compiti. Quella che ti sgrida e ti rompe.
Quella che ti costringe a fare nuoto come se facesse parte della scuola dell'obbligo.
Quella che ti ha costruito pezzo pezzo come si diverte a raccontarti sempre.
Quella che quando dice di essere vecchia ti arrabbi a morte e metti il muso.

Quella noiosa che le cose bisogna meritarle e bla bla bla.

È quella che pensa che tu sia bellissimo specialmente ora con il tuo ciuffo lungo sugli occhi e quell'abbronzatura appena accennata.

La mamma è quella che ancora ti tiene per mano quando attraversi la strada, che ti allaccia il casco sotto il mento, ti asciuga i capelli col fon, anche ora che in piedi sul water al mare non ci entri più.
La mamma è quella che ti pone i limiti e ti insegna i valori, i suoi.
Quella che vorrebbe vederti sempre felice.

Quella che stamattina piangeva al coro delle terze, sulle note di Pino Daniele.

La mamma è quella che c'è sempre.

Anche oggi all'ultima lezione di catechismo, per metterti il vestito bianco del perdono, anche se lei non lo sa se ci crede a tutte queste cose qua e alla fine nel dubbio si è sposata in comune.

È quella che tu credi immortale e che vorrebbe esserlo.

La tua mamma sono io e non so se ti è andata bene o male, sappi però che ce la metto tutta.

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