martedì 12 gennaio 2016

Numero 4

E’ molto gentile e non beve caffè. Lui prende il tè; se lo fa portare su un piccolo vassoio e lo gusta lentamente senza aggiungervi niente. 
Veste classico, è sicuramente più alto della media, ha occhi trasparenti, una leggera stempiatura bionda, tutto sommato una bella figura longilinea e curata. 

E’ molto educato, ha un accento del nord, è attento, ascolta tutti e non gli sfugge niente. Sorride volentieri anche se i lineamenti possono sembrare duri. E’ arrivato da un mese nell'ufficio di M in un ruolo apicale ed è un capo diretto per lei. Non in sostituzione dei precedenti, in aggiunta e precisamente il numero 4 e di fatto è capo anche degli altri tre. 
La prima volta che si sono incontrati l’ha voluta conoscere lui e M si è presentata a questo tete a tete incuriosita e piena di speranze e ancor più incuriosita e piena di speranze ne è uscita. Hanno chiacchierato di tante cose davanti alla sua tazza di tè in maniera amichevole e semplice. Da allora non si sono più incontrati da soli, ma in tutte le occasioni quasi quotidiane in cui sono stati nella stessa stanza, lui ha dimostrato preparazione, intuito, competenza, educazione innata e curiosità inusuale per uno nel suo ruolo. 

Nei prossimi giorni M e il collega siamese saranno impegnati nella prima vera attività da lui richiesta e M è molto motivata. E’ la prima volta da quando Lui, il suo ex giovane e iperstimato capo se ne è andato, che si sente in buone mani. 
E forse insperatamente ha trovato la luce in fondo al tunnel, il chiodo che scaccia il chiodo, il portone che si apre dopo la porta, l’altro papa dopo la morte del precedente, un nuovo Lui con la L grande. 

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